IL FIUME DI SIENA

in #ita6 years ago (edited)

L'acqua ha da sempre rappresentato fonte di vita: animali e vegetali basano la propria esistenza proprio su questo elemento imprescindibile per la loro esistenza.
L'uomo e le città non sono stati da meno, in particolare nell'antichità quando la disponibilità immediata di acqua rappresentò veramente un importante crocevia tra la sopravvivenza e la "disfatta": si pensi infatti alle città portuali che hanno basato la loro storia proprio con il legame con il mare ed il riferimento diretto in Italia lo abbiamo con le Repubbliche Marinare; non possiamo tralasciare neppure quelle città che hanno scelto di sorgere lungo un fiume o su un lago: Roma, Firenze e tutte le città che hanno sfruttato il Po come punto di riferimento.
L'importanza dell'acqua era ed è legata alla possibilità di avere un'ulteriore linea di comunicazione con altri porti che si ponesse come alternativa alle strade, ma anche una fonte di sostentamento alimentare derivante dal settore ittico. Non da ultimo però forse la primaria importanza dell'acqua come fonte di vita che vede l'uomo diretto interessato. In particolare, la possibilità di avere un diretta accesso ad essa anche durante assedi o attacchi nemici, soprattutto nel MedioEvo, pose le città fluviali o marinare in una situazione tale da poter essere per lunghi periodi autosufficienti e non cedere all'attacco ostile di chi li stesse minacciando.

Ci sono però città in Italia che non hanno sbocco al mare nè sorgono su torrenti o fiumi ed a questo punto del post, date le premesse, la domanda sorge spontanea:
Come hanno fatto a resistere ad assedi ed attacchi nemici?
La risposta è semplice e per spiegarlo andrò proprio a raccontare quella che in epoca medievale è stata la fonte di sostentamento per la mia città, Siena.

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Fontebranda, 1845, disegno. Siena, Biblioteca Comunale degli Intronati, Ms. E 4. 11,
Il Taccuino senese di Alessandro Romani

I BOTTINI


Siena durante il MedioEvo ha saputo espandersi in tutta la bassa Toscana e raggiungere anche l'alto Lazio: fondò le solide fondamenta della Repubblica di Siena proprio su una stabile base cittadina, che vide la città vecchia, quella contenuta tra le mura, come una delle più tenaci "fortezze" da attaccare ed assediare, tanto che gli stessi fiorentini della famiglia Medici più volte ne tentarono la conquista, ma tornando sempre al mittente a mani vuote (salvo poi prevalere quando ormai la peste aveva ridotto in malora gran parte della città senese).
Siena seppe "sopravvivere" a lunghi assedi portati avanti lungo le proprie mura grazie ad una fonte idrica non indifferente: sotto la città infatti scorre un fiume sotterraneo capace di soddisfare la richiesta di tutta la città anche nei periodi più aridi.
Nel MedioEvo inoltre furono costruite anche delle fitte vie di acquedotti sotterranei che permettessero di convogliare le risorse idriche in tutti i punti della città. Questi acquedotti presero il nome di BOTTINI (dal latino "buctinus" che significa botte) e che avevano quindi lo scopo di alimentare le tante fonti cittadine, luoghi di aggregazione e di vita da sempre (se si esclude l'epoca moderna e contemporanea in cui il servizio idrico è stato spostato a livello domiciliare).
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Fonte Gaia, nella splendida cornice di Piazza del Campo

L'uso di questa fitta rete di canali sotterranei si poneva anche l'obiettivo di ottimizzare al massimo la disponibilità di fonti idriche, senza che ne andasse troppo perduta.

I bottini sono cunicoli scavati nel tufo, il materiale che compone i colli su cui sorge la città, ed hanno scavato nel pavimento un piccolo canaletto, detto gorello, che viene continuamente eroso dalle acque. Ovviamente quando il livello delle acque "esonda" da questo piccolo canaletto rimane comunque all'interno del bottino.

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DA DOVE ARRIVA L'ACQUA


Siena non sorge su sorgenti o fiumi sotterranei, ma la natura del terreno che la ospita, il tufo, ha la proprietà di essere impermeabile, ovvero non permette la penetrazione dell'acqua negli strati sottostanti. L'acqua quindi scivolerebbe sulla superficie e se ne andrebbe. L'opera ingegneristico-architettonica dei bottini gira a vantaggio della città la capacità di impermeabilità del tufo, grazie al quale l'acqua può essere raccolta in falde sotterranee ed indirizzata alle sopracitate fonti o fontane.

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Immagine dell'Autore - Ogni diritto riservato
Iscrizione nel sottosuolo di un bottino

Quindi sotto Siena non scorre un vero e proprio fiume, al quale comunque i senesi nella storia hanno voluto dare il nome Diana. Siena è strettamente legata a questo nome e i riferimenti ad esso sono vari: durante la passeggiata storica, marcia che introduce le contrade e le loro comparse all'interno di Piazza del Campo nel giorno del Palio, viene chiamata Passo della Diana (molto probabilmente per la sua andatura lenta e continua); esiste inoltre anche via della Diana, situata presso Porta San Marco (zona occidentale della città vecchia), dove si dice che il fiume esca dalla città dopo che è "sorto" nei pressi di Porta Ovile, all'estremo orientale della città.

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Lo stesso Dante Alighieri, il "Sommo Poeta" fa riferimento a Siena ed i bottini nella sua opera simbolica quale la Divina Commedia con un chiaro riferimento alla ricerca vana di questa incerto fiume sotterraneo:

Tu li vedrai tra quella gente vana
che spera in Talamone, e perderagli
più di speranza ch'a trovar la Diana;
ma più vi perderanno li ammiragli.

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La mappatura sotterranea dei bottini

Bibliografia

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Tu, caro @moncia90, assomigli un po' al nostro caro amico @serialfiller, perché possiedi una tale versatilità di argomenti degna veramente di menzione, come questo post odierno, davvero molto approfondito e dettagliato, complimenti, caro amico mio, per le precise ed accurate notizie forniteci

Ti ringrazio di cuore.
Ricevere un giudizio simile da un utente che stimo moltissimo mi fa molto piacere.
GRAZIE!

Mi associo ai complimenti e ti ringrazio per avermi accostato al nostro amico @moncia90, è un gran complimento

Una città ricca di storia, dove non siamo ancora stati, dovremo rimediare, è molto interessante. Bel post.

Se scegliete di passare di qui sappiate che la porta di casa è sempre aperta. Sarebbe una bella occasione per incontrarci!

Grazie molto gentile si fa un ritrovo con anche @pawpawpaw! Abitate tutti a Siena!

Siamo in 4 di Siena.
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