IL DIABETE: L'EPIDEMIA DEL 3° MILLENNIO

in #ita6 years ago (edited)

IL DIABETE ED I SUOI NUMERI


Ogni anno nel mondo muoiono oltre 5 Milioni di persone a causa del Diabete (Fonte - 1). La causa di tutto ciò è rappresentata soprattutto dal fatto che molte persone affette da questa malattia non dispongono di cure adeguate.
Ban Ki-Moon, segretario generale dell'ONU ha definito il diabete come un'epidemia. L'accostamento non è insensato, in particolar modo se leggiamo nuovamente il numero di vittime annuo.

La ricerca negli ultimi anni sta comunque facendo veramente passi da giganti: all'Univeristà di Harvard alcuni ricercatori stanno cercando di trasformare staminali embrionali in cellule del pancreas, riuscendo così a ricostruire quella carenza che affligge il corpo dei malati di diabete.

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CC0 Creative Commons

Questa malattia cronica infatti è provocato da un'eccesso di zuccheri nel sangue. Il glucosio in abbondanza comporta quindi una iperglicemia. Le cause che portano allo sviluppo del diabete sono essenzialmente due: familiarità e stile di vita. Mentre sulla prima tipologia di causa ogni essere umano ha poche possibilità di fuga, se non nulle, dato che la probabilità di contrarre tale malattia risiede essenzialmente nei suoi geni, nel secondo caso invece è tutto in mano nostra.
La società odierna sta diventando sempre più sedentaria ed infatti il numero di malati di diabete è in costante aumento. Cito di seguito quanto riportato dall'Istat in base ai dati del 2016:

Sono oltre 3 milioni 200 mila in Italia le persone che dichiarano di essere affette da diabete, il 5,3% dell’intera popolazione (16,5% fra le persone di 65 anni e oltre).
La diffusione del diabete è quasi raddoppiata in trent’anni (coinvolgeva il 2,9% della popolazione nel 1980). Anche rispetto al 2000 i diabetici sono 1 milione in più e ciò è dovuto sia all’invecchiamento della popolazione che ad altri fattori, tra cui l’anticipazione delle diagnosi (che porta in evidenza casi prima sconosciuti) e l’aumento della sopravvivenza dei malati di diabete(2).

Quelli appena riportati sono veramente dati impressionanti, ma soprattutto allarmanti.
L'obiettivo quindi del Ministero della Salute sul tema "diabete" è proprio quello di sensibilizzare la popolazione italiana a preferire uno stile di vita in cui la sedentarietà deve essere abbandonata, in favore di una maggiore attività fisica.
Quello che però deve cambiare è anche lo stile di vita: non esistono più i lavori di una volta in cui l'attività fisica era rappresentata dallo stesso lavoro: lavorare nei campi, allevare gli animali, camminare per spostarsi...Oggi godiamo di moltissimi privilegi che lo sviluppo ci ha fornito.
A peggiorare la situazione è la tipologia di dieta che seguiamo: noi italiani siamo fortunati, con il nostro Made in Italy, ma in un Paese sviluppato come gli Stati Uniti, dove l'alimentazione non segue i canoni della guerra all'obesità, i dati sono ancora più preoccupanti.

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Si parla infatti di numeri che fanno paura: 29.1 milioni di cittadini statunitensi erano malati di diabete nel 2014 e questo valore corrisponde al 9.3% del totale; questo significa che quasi una persona ogni 10 era affetta da diabete; molto probabilmente le cifre sono le stesse anche oggi, se non peggiori (3).
Riguardo ai dati sopra riportati per gli U.S.A. (anche se i dati si riferiscono ad anni diversi) si sta quasi parlando del doppio per dell'Italia in percentuale; questo a dimostrare che l'alimentazione è una variabile imprescindibile per combattere il diabete.

LA RICERCA CI AIUTA!


E' del 10 maggio 2018 la notizia pubblicata su Cell (4), una delle riviste più importanti al mondo per quanto riguarda le pubblicazioni scientifiche, che la vitamina D possa aiutare una delle due forme di diabete (quello di tipo 2).
Il tutto risiederebbe nel fatto che questo tipo di vitamina preserverebbe le cellule beta del pancreas: quelle cellule che riuscirebbero a produrre l'insulina, l'ormone che scoglie il glucosio nel sangue, riducendone la percentuale.
I ricercatori del Salk Institute di La Jolla sono arrivati a queste conclusione grazie alle sperimentazioni sulle cavie ed hanno riscontrato effettivamente benefici in quei soggetti trattati con vitamina D.
Uno dei membri del gruppo degli scienziati, Michael Downes commenta la scoperta affermando che attraverso la stimolazione di quelle cellule recettore di vitamina D, il pancreas del soggetto malato reagisce in modo positivo, ostacolando il processo di infiammazione. Una sua collega Ruth Yu afferma anche che i benefici derivanti dalla vitamina D potrebbero essere utili anche in altra applicazioni riguardanti altre malattie, come il cancro al pancreas(5).
Ciò che rappresenta un dato straordinario è il fatto che il nostro corpo la produca la vitamina D anche solo stando al sole con la pelle scoperta, oltre a poterla ricavare da alcuni alimenti.

ILCONTRIBUTO DELLA TECNOLOGIA


Oltre a quanto la tecnologia è riuscita già a fare nei vari laboratori sperimentali, negli ultimi giorni ha anche dato un grande contributo per quanto riguarda la diffusione dei dati: la Smart Digital Clinic è il nuovo strumento a disposizione dei medici diabetologi. Svolge lo stesso ruolo della cartella clinica, ma lo riesce a fare attraverso vie telematiche.
L’Associazione Medici Diabetologi afferma che questa cartella clinica digitale, nata grazie alla collaborazione tra Roche Diabetes Care Italy e Meteda, permetterà anche un risparmio per il sistema sanitario italiano.
(6)(7)



Bibliografia
1 Articolo del Fatto Quotidiano sul Diabete
2 I malati di diabete secondo l'Istat nel 2016
3 I dati relativi agli Stati Uniti nel 2014
4 La pubblicazione su Cell
5 L'articolo su galileonet.it sull'impiego di vitamina D per combattere il diabete
6 Il Diabete 3.0
7Il video sulla Smart Digital Clinic

Sort:  

Ho avuto il diabete gestazionale durante la seconda gravidanza, una forma piuttosto leggera per fortuna che a parte il disagio iniziale ho vissuto quei mesi senza problemi e grazie al cielo e' scomparso al termine della gravidanza. Non sapevo fosse cosi diffuso bell'articolo.

Quello gestazionale é differente dal tipo 1 o 2 e normalmente scompare dopo la gravidanza.

Si si certo lo so che sono due cose diverse, ma se hai valori alti devi conunque fare l'insulina. In diabetologia mi hanno comunque controllato a fine gravidanza perche' in alcuni casi rimane.

Purtroppo il problema è molto diffuso.
Si tratta effettivamente di un'epidemia, poiché i dati sono effettvamente in costante crescita.
Grazie di essere passata!

Il 90% lo fa l’alimentazione e con le diete odierne che prendono come unità di misura la caloria anzichè gli ormoni è palese che il numero di diabetici aumenterà sempre più.

Una triste verità.
Grazie per aver lasciato la tua opinione!

Articolo molto interessante, ricco di informazioni su di un argomento che realmente è di primaria importanza, perché il diabete è una gravissima malattia, che può portare, nei casi più gravi, anche alla morte o ad essere molto invasivo per la vita delle persone che contraggono questa patologia.
Complimenti per la chiara esposizione dei concetti che hai enunciato, caro @moncia90

I problemi derivanti dal diabete sono veramente gravi.
Grazie @mad-runner!!!

Davvero un problema che affligge sempre piu persone.

Proprio vero.
Grazie del tuo passaggio!

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