Haghia Sophia - Sultanahmet - Istanbul

in #ita6 years ago

Cari amici di SPI, rieccoci in Turchia, dove visiteremo l'antichissima ex Chiesa di Santa Sofia, l'edificio bizantino più bello di Istanbul, diventato ora uno stupendo ed interessantissimo museo.

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Esterno di Santa Sofia al tramonto. Foto dell'autore.

Per circa mille anni, gli imperatori bizantini, hanno esibito la loro potenza tramite la maestosità di questa Chiesa, chiamata in passato Chiesa della Divina Sapienza. Fu ricostruita ben tre volte tra il IV ed VI secolo d.C., l'attuale, che vediamo in piedi tutt'oggi, è l'ultima costruzione avvenuta sotto l'Imperatore Giustiniano I, in seguito alla distruzione delle precedenti. Grazie a due competenti architetti, volle costruire un edificio di grande imponenza, inserendo una grande cupola di 31 metri, anche se anch'essa, in seguito ad un terremoto e ad errori di costruzione, crollò due volte nel giro di 500 anni.

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Vista di Haghia Sophia dalla bellissima fontana Maydan nel parco antistante, foto dell'autore.

La Chiesa subì molti danni in seguito ai saccheggi avvenuti durante le IV Crociata ed in seguito, nel 1453, anno della conquista degli ottomani, con a capo Maometto II il Conquistatore, divenne immediatamente una moschea. Questo causò purtroppo la copertura dei magnifici mosaici cristiani presenti in Santa Sofia. Funzionò come moschea fino agli anni '30, diventando poi museo nel 1934, grazie all'intervento del primo presidente turco Ataturk.

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Foto dell'autore.

Per entrare è necessario fare una breve coda, dato che si passa dalla biglietteria, dove pagherete 40 lire turche (circa 8 euro) per entrare, bambini gratis, per poi passare ai controlli con metaldetector.

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Vista del complesso di Santa Sofia, attraverso uno degli ingressi al giardino della Moschea Blu, foto dell'autore.

Vi troverete nel cortile di fronte all'ingresso alla ex Chiesa che, rispetto alla facciata, risulta essere laterale.
Nel giardino antistante, a parte un punto di ristoro ed un negozio di souvenir dedicato al museo, troverete diversi resti archeologici, risalenti alla seconda costruzione di Haghia Sophia.

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Foto dell'autore.

Vi sono 5 portali di ingresso che portano in un primo corridoio detto nartece esterno, dove domina la semplicità dei mattoni chiari a vista e le volte a crociera. Sulla sinistra del corridoio vi è una grande fonte battesimale in pietra e sulla destra il sarcofago in marmo dell'Imperatrice Irene. Nella foto sopra, possiamo vedere la porta di ingresso al corridoio nartece interno, molto più ricco del primo corridoio, con volte ricoperte da mosaici dorati, con il bellissimo mosaico centrale rappresentante Cristo, con a fianco un Imperatore prostrato che chiede perdono.

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La fonte, foto dell'autore.

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Il sarcofago in marmo dell'Imperatrice Irene, foto dell'autore.

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Questo è il portale dell'Imperatore, la porta centrale tra le 5 presenti, dove poteva transitare solamente l'Imperatore con la sua corte e porta dal nartece esterno a quello interno. I bizantini sostenevano che questo portale fosse costruito con il legno ricavato dall'Arca di Noè. Foto dell'autore.

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Sull'alto della cupola dell'abside, si può vedere il mosaico risalente al IX secolo, che rappresenta la Vergine con Bambino. Foto dell'autore.

Entrando successivamente nella navata, si rimane a bocca aperta per la grandezza e la maestosità dell'interno, con la grande cupola centrale alta più di 50 metri da terra. Grossi lampadari in ferro battuto, scendono dal soffitto ed imponenti colonne in marmo verde e bianco, sostengono le volte delle navate laterali. Purtroppo per quasi metà della navata, sulla sinistra, è al momento in ristrutturazione, ma la maestosità del luogo, si riesce comunque a cogliere in pieno!

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In questa immagine, si può vedere una delle tante targhe risalenti all'epoca in cui Santa Sofia fu una moschea, che riportano i nomi di Allah, Maometto, califfi e profeti. Foto dell'autore.

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Da questa foto della zona dell'abside, si evince come convivano perfettamente elementi cristiani e musulmani. E' ancora presente il minbar, che altro non è che il pulpito tipico delle moschee ed un mihrab, che è una nicchia inserita nella parete, orientata verso la direzione della Mecca.

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Questo "cerchio" di marmo presente sul pavimento sulla destra dell'abside, è chiamato omphalos ed è il punto in cui venivano incoronati gli imperatori. Foto dell'autore.

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Questa colonna in ottone è detta la colonna del pianto e la leggenda vuole che vi apparve San Gregorio Traumaturgo. L'umidità che esce dalla colonna, si dice che sia curativa. Si usa inserire il pollice, nel foro presente sulla colonna e tentare di compiere un giro completo, senza togliere il pollice, come buon auspicio. Foto dell'autore.

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Vista dal piano superiore, foto dell'autore.

A questo punto, si passa al piano superiore, raggiungibile seguendo una salita in pietra interna all'edificio, davvero suggestiva, fatta di tornanti, con la luce che arriva da piccole finestrelle, l'ho trovata molto particolare e ricca di mistero, soprattutto per il fatto di non averci trovato delle scale. Si raggiunge dapprima la zona superiore dell'abside, dove un altro cerchio sul pavimento in marmo, indica la posizione del trono dell'imperatrice.
Proseguendo il percorso, che vi porterà ad ammirare altri tre stupendi mosaici, consiglio di soffermarsi un pochino osservare la vista dalle bellissime finestre in legno, che vi daranno modo di ammirare scorci di paesaggio fino alla Moschea Blu.

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Vista da due finestrelle adiacenti al piano superiore, foto dell'autore.

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Foto dell'autore.

Superando questa antica porta in marmo, passiamo ai mosaici di epoca bizantina, dei quali non è rimasta la maestosità di un tempo, dato che gli ottomani li coprirono. La bellezza di questi mosaici è che sono stati ideati per essere visti con la luce prodotta da una candela. Inserendo con maestria frammenti di oro e di vetro, la luce tremolante della fiamma di una candela, riflettendosi, crea un senso di movimento dell'immagine come se avesse vita.

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Il primo mosaico che si incontra, è purtroppo il più danneggiato di tutti, ma i volti e le loro espressioni, si riescono a distinguere perfettamente. L'immagine ritrae la Vergine, Cristo e San Giovanni Battista. Foto dell'autore.

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Il secondo mosaico rappresenta Cristo con l'Imperatore Costantino IX e l'Imperatrice Zoe. Foto dell'autore.

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Il terzo mosaico invece rappresenta la Vergine con Bambino ritratta tra l'Imperatore Giovanni II e l'Imperatrice Irene. A lato, successivamente, fu aggiunta l'immagine del figlio dei due imperatori, il Principe Alessio, chiaramente raffigurato pallido e malato, che morì poco tempo dopo l'esecuzione del mosaico. Foto dell'autore.

A questo punto, percorrendo una discesa piastrellata in pietra e mattoni, dall'altro lato rispetto a quella della salita, si ritorna al piano inferiore per terminare la visita. Si esce passando attraverso il Vestibolo dei Guerrieri, dove aveva spesso accesso l'imperatore in epoca bizantina, per depositarvi la corona e la spada, prima di entrare nella Chiesa.

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Uscendo dal vestibolo dei guerrieri vi troverete in alto, uno specchio che riflette il bellissimo mosaico che avrete alle vostre spalle. E' forse il più bello di tutta Santa Sofia e rappresenta al centro la Vergine con Bambino, a sinistra l'Imperatore Giustiniano che le porge un modellino di Santa Sofia e, dal lato opposto, l'immagine dell'Imperatore Costantino, che offre invece, un modello della città di Costantinopoli. Foto dell'autore.

All'uscita dal vestibolo, sulla sinistra avrete l'immediato accesso ad un piccolo Battistero, dove da una grande vetrata si possono vedere diverse bare, ricoperte in velluto verde.

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Immagine scattata dal traghetto sul Bosforo, dove si può ammirare al tramonto Haghia Sophia sulla destra e la Moschea Blu sulla sinistra, foto dell'autore.

E' terminata la nostra visita, dalla quale siamo usciti estremamente soddisfatti, scoprendo un luogo ricchissimo di storia che ci ha molto affascinato. All'interno vi è una bellissima atmosfera e, rispetto a quello che può sembrare, vista da fuori, all'interno risulta grande e maestosa. Consiglio la visita al mattino perché non risulta troppo affollata come nel pomeriggio. Inoltre, aggiungendo 30 lire turche (sei euro), potrete noleggiare l'audio guida in italiano se non siete in possesso di una buona guida cartacea. Diffidate da chi vi offre l'entrata veloce con tour in inglese, che troverete mentre siete in coda all'ingresso, è molto meglio girovagare per conto vostro. Se avete pochi giorni a disposizione, prediligete Haghia Sophia alla Moschea Blu, che è molto più interessante.

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Very belle foto e pure info. Devo andarci! (Ma quando?...vedremo)

Ti ringrazio molto per i complimenti, mi fa davvero piacere tu abbia apprezzato. Istanbul è bella tutto l'anno, ma sconsiglio luglio e agosto per il troppo caldo non la godresti come si deve!

Un luogo splendido che ho citato anche in un mio post in cui raccontavo delle città che vorrei visitare bella mia vita.
Mi ricordo proprio che anche in quel caso mi dicesti come Santa Sofia fosse piú bella della tanto blasonata Moschea Blu.

Si assolutamente e lo ripeto trasuda storia da tutte le parti questo luogo a cui serve dedicarci qualche ora di calma per apprezzarlo a pieno. La Moschea Blu è solo famosa ma niente a che fare con questo posto meraviglioso.

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Molto molto interessante, concordo con le parole di @mad-runner!

Ti ringrazio di cuore per aver apprezzato il mio post su questo luogo magico e pieno di storia.

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Grande post geografico-turistico, come ci hai da tempo abituato, ricco di spunti, notizie precise, indicazioni su come impostare nel migliore dei modi la vacanza in questa incantevole ed unica location, grande @misia1979!!

Come sempre gentilissimo caro mad fanno sempre estremo piacere i tuoi complimenti. Ho apprezzato moltissimo questo luogo ricco di storia antica quasi 2000 anni!

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Beh Loano sarà anche bella ma quello che proponi tu é decisamente stupendo :-)
Bel post davvero!!

Ti ringrazio di cuore Istanbul è una splendida città che ti consiglio di visitare, ma Loano ha un pezzettino speciale nel mio cuore! Grazie per aver apprezzato !

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