Al via le prove INVALSI, migliaia di studenti sotto analisi

Come ogni anno, dopo l'introduzione della legge n. 176 del 25 ottobre 2007, le prove INVALSI si svolgono nel mese di maggio nelle classi II e V per la scuola primaria, classe III delle scuole secondarie di primo grado e nella classe II nelle scuole secondarie di secondo grado.

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I test sono creati dall'Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema dell'Istruzione (INVALSI), che è sostanzialmente un ente di ricerca, vigilato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), che si occupa della statistica sull'apprendimento scolastico. Questi "quiz" sono delle prove scritte, nelle quali vengono valutati i livelli di apprendimento nelle materie di italiano e matematica degli studenti, a livello nazionale. Le prove, vengono svolte nell'anonimato e servono, per rilevare i dati sull'efficienza e sulle spinosità del sistema dell'istruzione.

Mio figlio frequenta la seconda elementare, pertanto si appresterà solamente alle prove di italiano e di matematica, mentre gli alunni di quinta, hanno già sostenuto, in data 3 maggio, la prova di inglese. Le date dei test INVALSI sono:

• 9 maggio prova di italiano
• 11 maggio prova di matematica
  La prova di italiano prevede due test, uno di lettura preliminare e un quiz.
  
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Prova preliminare di lettura:

Si tratta di un test formato da 40 domande, alle quali si deve rispondere velocemente, nel tempo previsto di due minuti. Serve a testare le capacità di interpretazione dello studente. Ogni quesito, propone una parola che identifica una figura corrispondente, da scegliere tra quattro disegni proposti.
Questa prova, a mio avviso, è davvero semplice e alla portata di tutti, ce le hanno fatte fare a casa come esercitazione sul sito indicato, che propone i questionari degli anni precedenti.

Prova quiz di Italiano:

Questa prova, invece, prevede 22 domande di italiano da svolgere in 45 minuti di tempo. Le prime 20 risposte da dare, sono a scelta multipla o completamento di una frase, alle quali gli alunni replicano dopo aver letto un testo narrativo. Le due domande restanti, invece riguardano la comprensione del significato delle parole.
Anche questo test è possibile provarlo sul sito dedicato, che fa partire il countdown di 45 minuti. Devo ammettere che alcune domande sono un po' dubbie anche per noi adulti. Io ho aiutato mio figlio nell'allenarsi per gli INVALSI, ma a volte nella scelta multipla della risposta, ho avuto difficoltà a trovare quella effettivamente corretta. Trovo che alcune, non sia formulate in maniera semplice, bisogna sempre tenere conto che non sono adulti ma bambini delle elementari, quelli che sono sottoposti a questa analisi.

Prova di matematica:

Il test si compone di 23 domande di matematica da svolgere in 45 minuti di tempo. La maggior parte delle domande ha tre risposte tra cui scegliere, altre sono domande di logica, simili ai classici problemi di matematica, che prevedono che la risposta sia data in seguito ad un calcolo matematico.
Questa, per molti versi, anche non l'ho trovata semplicissima, sempre in relazione a quello che può essere il tipo di ragionamento di un bambino di 8 anni rispetto a quello di un adulto.

Le domande dei test hanno una difficoltà mutevole, dettata dall’Istituto Invalsi, secondo criteri distinti e scientifici. Pertanto, gli insegnanti avranno una griglia di correzione molto contorta che valuta la coerenza delle risposte, in base a schemi matematici-statistici. Per fortuna, anche se l'alunno è abbinato ad un codice identificativo (che solo gli insegnanti conoscono) le prove INVALSI, come dicevo prima, sono in forma anonima e il risultato dei test non fa media con gli altri voti dello studente.
Queste prove servono a valutare l'insegnamento in generale e non la preparazione di ogni alunno.

Ovviamente, come in tutte le cose, molti sono a sostegno delle prove INVALSI, mentre molti altri sono contro, sostenendo che gli alunni non si valutano con un quiz e che in questo modo, molti aspetti dell'apprendimento non vengono giudicati. Credono che con questi quiz solo le nozioni apprese vengano sottoposte ad analisi e non la parte di ragionamento, premiando solamente chi ha buona memoria. Molte associazioni di insegnanti e genitori criticano, appunto, la non valutazione delle conoscenze grammaticali oppure quelle di elaborare un testo o di esporre un concetto a voce.

Chi invece sostiene le prove INVALSI, afferma che esse propongono domande svariate, per le quali è comunque necessario che l'alunno metta in pratica le nozioni apprese scolasticamente, elaborandole in modo da ragionare sul quesito e trovare la strada della risposta.

Io personalmente, non mi sento di far parte ne di uno ne dell'altro gruppo. Se Il MIUR e L'Istituto INVALSI, in seguito ad una legge approvata, hanno "stabilito" questo tipo di prove per analizzare lo stato dell'insegnamento a livello nazionale, a me va bene così. Nel nostro caso specifico, le insegnanti della classe di mio figlio, non li hanno assolutamente stressati per l'esecuzione di questi test, glieli hanno spiegati, li hanno fatti allenare un po' con le prove degli anni precedenti e basta.

In ogni caso faccio tanti auguri a tutti gli studenti che si apprestano ad eseguire le prove INVALSI.