Nella terra dello Yomi (only ita)

in #ita7 years ago (edited)


Ciao steemit! Finalmente riesco a tornare a postare.
Con la mancanza di tempo, purtroppo, non riesco a concentrarmi sufficientemente per pubblicarvi dei post geologici fatti bene, ma per mia fortuna sono riuscito a completare in questi giorni una storia da proporvi. Prometto che mi impegnerò nel far tornare, in qualche modo, le informazioni geologiche. Tornando al post di oggi, volevo avvisarvi che è un racconto un po' particolare. Non ha segreti come la scorsa poesia, ma potrebbe risultare complicata nel comprendere alcune situazioni nella storia. In ogni caso, ora, vi lascio a questo racconto misterioso. Stay tuned.

Titolo: Nella terra dello Yomi


Due fratelli, Hitoshi e Noritaka, rimasti soli a casa, si godevano un po’ di relax davanti al televisore. I loro genitori erano via per lavoro e Hitoshi, da buon fratello maggiore, teneva a bada il fratellino di sei anni. Grazie al vento che ululava e al ticchettio della pioggia insistente all’esterno, una sensazione di tranquillità stava portando il piccolo Noritaka a socchiudere gli occhi. Per tale motivo, infatti, Hitoshi, vedendolo mezzo addormentato, decise di prenderlo in braccio per portarlo nel suo letto. Appena lo sdraiò, però, Noritaka aprì nuovamente gli occhi fermando il fratello con una mano. «Fratello, sai dirmi cos’è lo Yomi?» disse Noritaka all’improvviso.
«Lo Yomi? Come mai questa domanda?» Hitoshi cercava di capire.
«Non lo so… Mi è venuto in mente adesso.» Noritaka mugugnava.
«Capisco, allora, prima di tutto, sai chi sono Izanagi e Izanami?»
«No, fratello. Chi sono?»
«Allora ti racconterò una storia.»
Noritaka si mise seduto ed iniziò ad ascoltare le parole del fratello maggiore che gli era di fianco.
«Vedi, in poche parole, Izanagi e Izanami sono le divinità che hanno creato questo pianeta. O meglio nel mito che abbiamo noi in Giappone.»
«Hitoshi, tu ci credi?» domandò il bambino incuriosito.
«La risposta non è se ci credo io. Tu ci credi?» Noritaka aveva lo sguardo perso nel vuoto.
«Facciamo così. Finisco la storia e poi tu prenderai le tue decisioni.» dondolò la testa in segno di conferma.


Izanagi e Izanami, alla creazione del mondo
LINK: Flickr
“Izanami era la moglie di Izanagi. Quando nacque il loro figlio Kagu-tsuchi, la povera Izanami morì. La bellissima dea finì nello Yomi, cioè nella terra tenebrosa dei morti dove gli spiriti finiscono. Izanagi, sfruttando i suoi poteri da divinità, decise di andare nello Yomi per recuperare sua moglie. Non poteva sopportare che lei restasse lì in quel mondo infausto. Nonostante l’oscurità del luogo facesse soffrire Izanagi, dopo una lunga ricerca, trovò una figura d’ombra che risultò essere Izanami. Quando il marito le disse che voleva portarla nel mondo dei vivi, la dea gli rispose che non poteva tornare più lassù. Purtroppo si era già nutrita con il cibo dello Yomi e ciò la legava per l’eternità in quell’inferno. Non contento delle parole della moglie, mentre Izanami dormiva, il marito prese il suo pettine e lo accese come una torcia per vedere in quel posto così buio. Ma quando la luce mostrò la dea, Izanami fu terrorizzato dalla macabra vista. Il corpo di lei stava andando in putrefazione e strane creature camminavano sopra al suo corpo. La paura che aveva impossessato Izanagi lo fece scappare più lontano possibile. Senza che nemmeno se ne accorgesse, stava abbandonando al suo destino la sua ormai orripilante e morta moglie. La dea, furiosa dal gesto del marito, non tollerò la sua fuga e assieme a delle arpie, iniziò ad inseguirlo. Izanami voleva averlo lì con lei, non poteva sopportare che lui scappasse. Dopo una estenuante fuga, il dio arrivò all’uscita dello Yomi, ma lungo il varco, la rabbia di Izanami lo minacciò. Se lui se ne fosse andato da quel mondo oscuro, lei avrebbe ucciso mille persone al giorno. Ma lui le rispose che in tal caso avrebbe dato vita a millecinquecento persone ogni giorno. Da quell’istante, Izanami diventò la morte per colpa di Izanagi che l’aveva abbandonata.”

Izanagi e Izanami alle porte dello Yomi
LINK:Wikimedia commons
«È per questo che muoiono tante persone? Hitoshi, ora ho paura!»
«Noritaka non ti preoccupare, non volevo spaventarti. Questa è solo una leggenda e poi, ti dirò di più: io non ci credo. Quindi non pensarci, ok?»
«Ma fratellone come fai a non credere a questa storia? Tantissime persone muoiono ogni giorno. E se fosse lei?»
«Nori... Questa è la vita. Funziona così. La gente vive e poi muore.»
«Non so se riuscirò a dormire stanotte. Stai vicino a me?»
«Nessun shinigami o demone verrà a prenderti stanotte e poi dormo nel letto di fianco a te. Vedrai che non accadrà nulla.»
«Va bene, allora. Buonanotte fratellone.»
«Comunque ancora non capisco da dove ti sia uscita questa domanda, Norit...» il piccolo Noritaka si era addormentato tenendogli stretta la mano.
Dopo aver tolto le mani del fratellino dalle sue, Hitoshi si mise sotto le coperte e spense le luci. Si soffermò ancora a pensare alla curiosità di Noritaka, ma poi sorrise e chiuse gli occhi. Durante la notte, dopo un tuono, Hitoshi si svegliò di soprassalto. Noritaka non era nel suo letto, ma le luci erano accese nel bagno.
«Nori... Sbrigati... Devo... Andare al bagnooo.» sbiascicava Hitoshi un po’ rintronato.
Nell’attesa che Noritaka uscisse dal bagno, il fratello si ributtò sul letto, finché dopo dieci minuti decise di rialzarsi per andarlo a richiamare.
«Nori! Dai, muoviti! Me la sto facendo addosso.» bussò ripetutamente alla porta.
Nessuna risposta venne dal bagno. Hitoshi, ormai stufo di aspettare, spalancò la porta. Quello che trovò, però, fu il bagno vuoto con la luce accesa e la finestra spalancata. La pioggia, grazie al vento, stava entrando dalla finestra, ma preoccupato dalla mancanza del fratellino, si affacciò da essa per guardare fuori. Nel mezzo della tempesta tutto sembrava perder forma e ad un tratto, il ragazzo indietreggiò dopo aver avuto la sensazione di vedere figure d'ombra scappare da un tetto. In quell’attimo, dopo un brivido di paura, senza nemmeno più guardare, chiuse repentinamente la finestra. Non riusciva a capire quello che stava succedendo.
“E se quello che ho detto a Noritaka fosse vero?“ pensò il ragazzo ormai scioccato dalla scomparsa del fratello.


La furia della tempesta fuori dalla finestra, ormai chiusa
Flickr
Tornò in camera e accese la luce. Cercò il fratello pure sotto il letto e nell’armadio, ma di lui non c’era traccia. Aveva pensato ad uno scherzo, ma da quanto pareva, non sembrava quello il caso. Ormai impaurito, chiuse la porta della camera e si nascose sotto le coperte tremolante, mentre suggestionato ripeteva “Izanami se l’è portato via”, tra sè e sè. A un certo punto,però, riacquistando un po’ di lucidità, capì che non poteva rimanere lì a letto. Doveva trovarlo e non poteva credere a una vecchia leggenda. Quindi, si fece coraggio e si alzò nuovamente in piedi. Spalancò la porta della camera e si addentrò nel corridoio che era al buio e senza luce. Con le mani tremanti non riusciva a trovare il pulsante per accenderla, ma, per fortuna, all’improvviso un fioco bagliore sembrò apparire dalla sala. Con un passo leggero, raggiunse la camera e, in un attimo, il ragazzo capì cosa fosse quella luce: il fievole lume proveniva dal frigorifero che era rimasto aperto. Non capendo il perchè l’elettrodomestico fosse spalancato, si girò e vide un particolare. Noritaka era sdraiato sul divano con una bottiglia di latte tra le braccia.
«Hey Noritaka! Sveglia! Cosa fai qui nel cuore della notte?»
Noritaka spalancò gli occhi con uno sguardo vuoto, iniziando a fissarlo.
«Forza! si torna a letto! E muoviti se no ti trascino di là.» Hitoshi gli rispose innervosito dallo spavento preso.
Prese il latte dalle mani di Noritaka e lo rimise nel frigo, chiudendolo.
Finalmente, più rilassato, Hitoshi tornò nella camera con dietro Noritaka che con sorriso ebete sembrava felice.
Accese la luce e vide il fratello nel letto.
Un brivido freddo scosse Hitoshi facendolo voltare istantaneamente.
Alle sue spalle non c’era nulla.
«Fratellone... Che fai in piedi? Sai ho fatto un sogno strano.» Noritaka parlava assonnato.
«Ch-che tipo di sogno hai fatto?» rispose il fratello tremante.
«Ho sognato di essere morto e che tu sei venuto nello Yomi per salvarmi.»
«Guarda lasciamo stare, ok? Torniamo a letto.»
«D’accordo fratellone.» Noritaka chiuse gli occhi.
Quella notte Hitoshi non riuscì a dormire.

Anche un piccolo orsacchiotto aspetta la fine della pioggia
LINK: Immagine CC0 creative commons
Ed ecco qui che la storia è finita e il caro Hitoshi ancora non dorme. Immaginate che occhiaie!
Questa storia come dicevo prima, sembra molto semplice, ma in realtà non è subito comprensibile.
Avete capito cosa è successo? Mi piacerebbe capirlo dai vostri commenti :)
Con questo vi saluto e vi do appuntamento ai miei prossimi post!
Alla prossima e se vi è piaciuta, lasciatemi un upvote :P
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Mi ricorda un libro che ho letto da bambina che si intitolava "hai paura del buio"! E mi ricorda Babaduck ahaha
Molto carina la storia, anche se mi ha un inquietata :D

Ricordami allora di farti leggere una mia storia di paura :P

Premesso che adoro le storie e leggende giapponesi, il tuo racconto è un inquietante ma bellissimo ^.^
Vediamo un po', potrebbe essere successo che le ombre che scappavano si sono portate via il piccolo Noritaka per mano di Izanami ma, nel frattempo Izanagi ne ha fatto arrivare un altro uguale a lui che però non è lui e da qui l'inquietudine di Hitoshi... Mi sono incartata :D

Ahah no XD ma apprezzo il tentativo :P

Cavoli, mi sono appena accorta rileggendo che quando ritornano in camera il piccolo Noritaka è già nel letto e si sveglia in quel momento per raccontare il sogno... Hitoshi non vuole più addormentarsi perchè ha paura di ritornare nello Yomi dove è appena stato nel sogno del fratello :)

nain XD non vuole più dormire perché si è spaventato troppo dopo quello che è successo.

Certo, mi sarei spaventata pure io: mi sveglio non trovo mio fratello, lo cerco in bagno perchè vedo la luce accesa e non c'è, trovo la finestra aperta e vedo delle ombre. Torno in camera, lo cerco da tutte le parti e non c'è... esco in corridoio vedo una luce nel soggiorno, vado, trovo il frigo aperto e vedo sul divano mio fratello addormentato con il latte e a questo punto tiro un respiro di sollievo... lo sveglio gli dico di seguirmi in camera, lui viene in silenzio e quando arriviamo in camera trovo mio fratello che dorme nel letto dove prima non c'era... mi giro e non c'è più quel "fratello" di prima... mi prende un colpo, credo ai fantasmi e figurati se riesco a dormire, maiiiii più!!!

In questo commento hai beccato tutti i punti importanti! Ma non noti nulla che ti possa far collegare a qualcosa? :P

Certo! Ora ho capito (almeno credo :). Praticamente Hitoshi è Izanagi e Noritaka è Izanami. Infatti il grande cerca di riportare a letto il piccolo (similitudine di come Izanagi cerca di riportare la moglie indietro). Lo cerca e i vari momenti corrispondono alla leggenda poi lo trova addormentato con il latte (il cibo dello yomi) quindi non è possibile riuscirci. Ma lui non ne è consapevole quindi gli dice di seguirlo ma, alla fine, quando arriva in camera si rende conto e si spaventa.

Azzeccato al 50 % xD ti spiego in pvt

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sorry @yunalis89, but i can't. It's a a community for only italian peoples :/

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