Magnus (quinta parte)

''immagine di prorpietà''

Ripensando ai fumetti di Magnus, c'è da dire che anche i suoi eroi sono imperfetti, proprio come il suo protagonista, lo Sconosciuto. E si ricordi che non è Corto Maltese che ha la capacità giusta di proteggere il lettore con la sola sua presenza. Lo sconosciuto non potrebbe proteggere nessuno, neanche se stesso.In modo particolare quando ci sono e si pongono determinate situazioni di vita in cui assistiamo ai destini delle persone sempre in pericolo o appesi a un filo. E sotto quel filo assistiamo al fallimento dell'essere umano, e ancora più giù notiamo l'interrogarsi sul mistero della sua esistenza. Ragionando ci si rende conto di come i fumetti di Magnus siano grottesche gallerie di volti presi da una società anonima, da una folla anonima al fine e con l'intento di diventare parte di espressioni significative che dà loro l'attribuzione di verità allegoriche e ideali. Sono tanti gli autori di fumetti che si specchiano prima e si ritraggono poi nei propri protagonisti, Magnus no. Se qualche personaggio nelle sue storie gli somiglia, diventa quasi una caricatura e non sempre sono personaggi positivi. Si ricordi che non esiste nessun eroismo per la sua immagine. Magnus in sette anni di lavoro crea Tex, proprio dopo aver capito quanto nobile potessero essere le sconfitte e il raccontarle. Tutta la sua carriera si era svolta all'ombra della sconfitta, gli era rimasto solo l'affetto dei lettori.