Sapore di rivincita

Con la bistrattata e tanto discussa gara di ritorno tra Real Madrid e Juventus disputatasi mercoledì sera si è concluso il quadro dei quarti di finale di Champions League, da cui sono passati in semifinale,oltre ai blancos madrileni,la magica Roma, l'eterno Bayern München e il Liverpool di Klopp.

L'edizione di quest'anno ci sta regalando tantissime emozioni e si sta rilevando di grande importanza per il calcio italiano, stesso discorso vale per l'Europa League.

Il fato (altresì chiamato urna di Nyon) ha voluto che le due formazioni italiane ancora in gioco dopo gli ottavi di finale, vale a dire Juventus e Roma, incontrassero ai quarti due squadre spagnole, che sono tra l'altro le due più forti al mondo attualmente: il Barcellona e il Real Madrid.

Una doppia sfida che rievoca eventi passati e recenti delusioni come la finale persa l'anno scorso dalla Juve proprio contro il Real a Cardiff. Ma in realtà c'è molto di più dietro: c'è l'eterna sfida calcistica tra l'Italia e la Spagna.

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Una sfida che negli ultimi anni ha visto gli spagnoli asfaltarci. A partire dagli incontri delle nazionali.
Nel 2004 ci buttarono fuori dall'Europeo anzitempo ai quarti di finale: dopo 120 minuti a reti bianche furono fatali i calci di rigore, a causa anche degli errori dal dischetto di De Rossi e Di Natale. Per la prima volta le Furie Rosse eliminano gli azzurri da una competizione internazionale, decretando così l'inizio del nostro declino e della loro gloria.

4 anni più tardi, in occasione degli europei del 2012,le due nazionali si incontrarono 2 volte: ai gironi finì 1-1 con le reti di Fabregas e Di Natale; in finale venimmo poi spazzati via con una partita a senso unico e un netto 4-0.

Nel 2013 è la volta della Confederations Cup in Brasile. Dopo un match combattuto e finito 0-0,la spuntarono gli iberici ai rigori. Inutile ricordare che comunque entrambe le formazioni fecero poi una misera figura al mondiale.

Unica nota positiva il 2-0 rifilato a Casillas e company nell'indimenticabile ottavo di finale dell'Europeo 2016. Una partita stupefacente architettata da mister Conte che imbrigliò gli iberici come nessuno era mai riuscito prima.
Qualche mese più tardi le due compagini si sfidarono di nuovo durante le qualificazioni ai mondiali: la partita si concluse in pareggio per 1-1.

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Ultima in ordine di tempo la partita del Bernabeu a Settembre dello scorso anno, valevole per il primo posto del girone di qualificazione. Sconfitta sonora per 3-0 che ci condannò al maledetto spareggio con la Svezia.

Per quanto riguarda i club nostrani, negli scontri diretti non è andata meglio: fa ancora male la finale di Cardiff dell'anno scorso per gli juventini.
Così come fa ancora male la finale con il Barcellona di 3 anni fa, persa dai bianconeri 3-1.

Ma la situazione a livello generale è davvero critica, il gap tra i club spagnoli e quelli italiani è diventato nell'ultimo decennio un abisso.
Tolta la Juventus che disputa regolarmente la Champions League con buoni risultati, il resto è quasi zero. Soltanto qualche apparizione qua e là di Roma e Napoli che non vanno oltre gli ottavi. Stesso discorso vale per l'Europa League, che sembra essere snobbata dalle italiane.

I problemi del nostro calcio ormai li conosciamo tutti: società che spendono sempre meno, giovani italiani che non riescono a mettersi in mostra, le nostre squadre diventano sempre meno appetibili e i pezzi grossi vanno a giocare altrove.

Le conseguenze sono che il nostro campionato perde posti in Europa e la soluzione sembra essere lontana anni luce, ci vorrebbero ottimi risultati costanti nelle coppe da parte dei club italiani.

Ed ecco perché la rimonta della Roma e la vittoria della Juve al Bernabeu, seppur inutile per i bianconeri, hanno un sapore di rivincita nei confronti degli amici spagnoli.
Questi sono risultati che fanno ben sperare, che messi insieme a quello della Lazio in Europa League (che peccato per la gara di ieri!) possono rappresentare un punto di forza e di partenza per tornare ad essere grandi.

E allora cari italiani appassionati di calcio, non ci resta che unirci,lasciare per una volta da parte la squadra del cuore e gli odi e tifare profondamente Roma nella speranza che vinca la Champions.

Non succede, ma se succede....

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