Piccola riflessione sui migranti

Oggi mi sento in vena di riflettere.

Prendo spunto da quanto leggo ultimamente sui vari social network riguardo un tema delicato come quello dei migranti.

Immagine CC0 creative commons

Premetto che il mio è solo un misero punto di vista e che con questo post non intendo offendere e/o attaccare nessuno.

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Il problema di fondo è che regna troppa ignoranza tra la gente. Spesso si parla (e si scrive) senza la minima cognizione di causa, senza avere la minima idea di cosa si sta dicendo (o scrivendo) e senza essersi informati a dovere prima.

Vivere da 4 anni all'estero ha cambiato il mio modo di vedere il mondo. Anche io prima guardavo gli stranieri in Italia con la puzza sotto il naso, ma essendo attualmente io stesso uno straniero e subendo lo stesso trattamento, ho capito tante cose.

Innanzitutto ho capito che molta di quella gente che arriva sulla nostra bella penisola ogni giorno dall'Africa, dall'Asia e ci metto pure dall'Est Europa (perché non va dimenticato che continuano ad arrivare persone a fiumi anche dai vari Romania,Bulgaria,Albania..) non si è svegliata una mattina e ha pensato all'improvviso andiamo a farci una gita in Italia e a rubare soldi,lavoro e donne agli italiani.

Se queste persone vengono nel Belpaese è perché stanno morendo di fame, di sete o perché rischiano di essere ammazzati o perché cercano un futuro migliore di quello pessimo che hanno di fronte ai loro occhi. Se non ne avessero il bisogno, in Italia non ci verrebbero nemmeno se pagati per farlo.

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Una delle frasi che si sente spesso dire è: sì ma devono imparare l'italiano e lavorare se vogliono stare qua, invece questi non ne hanno voglia.

È vero solo in parte. È vero che alcuni di loro non hanno voglia di far niente, ma credetemi ci sono anche migliaia di italiani che sono peggio!
E poi è una cosa fisiologica che su un gruppo enorme di individui alcuni siano delle pecore nere: siamo tutti umani e in quanto tali non perfetti, ognuno ha i suoi difetti.

C'è anche da considerare il fatto che molti migranti hanno subito dei traumi nella loro madre patria o durante il viaggio verso l'Europa e non è per niente facile ripartire e lasciarsi tutto alle spalle, soprattutto se manca un sostegno psicologico.

Poi c'è chi dice che sono tutti da cacciare dal nostro Paese perché sono violenti,pericolosi e causano solo problemi. Anche qui voglio soffermarmi un attimo.

Persone violente e pericolose sono purtroppo sempre esistite ed esisteranno sempre, non c'è niente da fare. Essere un criminale non vuol dire però appartenere ad una specifica etnia, di italiani da evitare ce ne sono anche in abbondanza, dovremmo cacciare anche loro dalla nostra terra?

L'aspetto culturale in questo caso gioca anche un ruolo fondamentale. Molta di questa gente proviene da Paesi in cui regnano tradizioni antiche e in cui manca il rispetto della donna. Con questo non voglio assolutamente giustificare gli abusi sessuali che si sono verificati ultimamente e che hanno fatto infuriare gli italiani, ma cosa si può pretendere da questi ragazzi di 20-25 anni che sono cresciuti con questa mentalità e che magari hanno subito gli stessi trattamenti sui loro corpi?
Qui l'unico rimedio è cercare di portarli sulla retta via insegnandogli le buone maniere e la civiltà.

Stesso discorso vale per quelli che continuano a vandalizzare i centri di accoglienza e a creare scompiglio nelle cittadine italiane. Non posso di certo dire che fanno bene, sono comportamenti da condannare in ogni caso, però posso capire le motivazioni. Hanno ragione ad avercela con noi europei, è colpa nostra se dalle loro parti si fa la fame. Non siamo stati forse noi a produrre e vendere le armi con cui ogni giorno vengono uccisi migliaia di donne e bambini? Non siamo forse noi occidentali a sfruttare le loro risorse e le loro materie prime?

Prima di parlare e di scrivere, pensate a cosa avreste fatto voi nella stessa loro situazione. Probabilmente qualcuno di noi avrebbe fatto anche di peggio.

Buona giornata!