Lazio-Inter, la sfida delle sfide

in #ita6 years ago (edited)

Domenica 20 Maggio 2018, Stadio Olimpico di Roma, ore 20:45. Davanti a 68000 spettatori va in scena una delle partite più belle ed emozionanti della storia del calcio italiano.

Lazio-Inter è sempre stato un classico, una sfida sentita da entrambe le parti e sempre combattuta. Impossibile non faremo riferimento al famoso 5 Maggio 2002 e alle lacrime di Ronaldo. Ma Lazio-Inter (o Inter-Lazio se preferite) è molto di più: è la finale di Coppa Uefa vinta dai nerazzurri nel '98, è la coppa Italia prima e la Supercoppa poi entrambe vinte dai biancocelesti ai danni dell'Inter nel magico 2000 laziale, ma è anche il 2-0 di Mourinho nel 2010 del Triplete, che propizierà la vittoria dello scudetto.

Serie_A_1997-98_-_Inter_vs_Lazio_-_Roberto_Mancini_e_Ronaldo.jpgImmagine CC0 creative commons

Questa volta in ballo c'era l'ultimo posto disponibile per accedere ai gironi di Champions League dell'anno prossimo, un traguardo che manca ad entrambe le compagini (e soprattutto ai tifosi) da troppo tempo. La situazione prima dello scontro diretto sembra venir fuori da un film di avventura: biancocelesti quarti a quota 72 punti, nerazzurri quinti a 69, qualificazione che si decide proprio in questo scontro diretto all'Olimpico. La Lazio è la favorita, poichè ha 2 risultati su 3 utili. L'unica speranza per l'Inter invece è vincere: in virtù del pareggio all'andata al San Siro, con i 3 punti gli uomini di Spalletti andrebbero a pari punti con i rivali con lo scontro diretto a favore.

Sembra che il fato l'abbia fatto apposta a combinare questo match proprio all'ultima giornata di campionato, proprio con questi presupposti.


La partita

In realtà c'era da aspettarselo che sarebbe stata una partita combattuta ed emozionante. Non solo perchè entrambi i club hanno fame di Champions League, ma anche per scacciare le numerose critiche che gli sono state mosse contro durante tutta la stagione, soprattutto nei confronti della squadra guidata da mister Spalletti.

Ed in effetti cosi è stato. La prima rete dell'incontro arriva dopo appena 9 minuti di gioco, anche se in maniera del tutto fortuita. Il tiro di Marusic impatta sulla guancia del malcapitato Perisic e finisce in rete sotto lo sguardo sorpreso e impotente di Handanovic. Ma l'Inter non è un avversario qualunque e non si arrende nemmeno di fronte alla sfortuna.
20 minuti più tardi arriva il pareggio grazie alla furbizia e la caparbietà di D'Ambrosio che gira in rete una palla vagante vicino alla linea di porta con una sorta di semirovesciata abbracciato a Strakosha.
Gol che rinvigorisce le speranze dei nerazzurri, spente tuttavia sul finale di frazione dal gol di Felipe Anderson, che raccoglie l'assist al bacio di capitan Lulic e dopo uno scatto degno di Usain Bolt fulmina Handanovic.

Nella ripresa i padroni di casa cercano di rallentare i ritmi ed amministrare il vantaggio, gli ospiti attendono il momento giusto per colpire e contrattaccare in contropiede, ma è una corsa contro il tempo visto che bisogna ribaltare il risultato in soli 45 minuti.
A venti minuti dalla fine c'è l'occasione per pareggiare ancora una volta i conti: su un calcio d'angolo di marca interista Marusic sembra intervenire con il braccio e il direttore di gara concede il penalty. Poi interviene la VAR che annulla il rigore e le speranze dei lombardi. A questo punto gli ospiti potrebbero accusare il colpo, ma poco più tardi Icardi va giù in area colpito da De Vrij e questa volta il rigore c'è per davvero; lo stesso capitano lo trasforma e rimette velocemente la palla al centro, ora l'impresa non è più un miraggio.
Da qui comincia il declino dei laziali e l'ascesa degli interisti: Lulic si fa espellere ingenuamente per doppia ammonizione assegnata per un fallo inutile a metà campo. La superiorità numerica apre il campo ai ragazzi di Spalletti e al 81' Vecino di testa insacca la palla del 2-3 finale che ammutolisce lo stadio Olimpico e fa saltare dalle poltrone tutti i tifosi nerazzurri d'Italia. Finirà così, con una vittoria insperata ma del tutto meritata per la grinta e l'impegno messi in mostra in questi 90 minuti.

De Vrij, proprio lui

Alcuni lo chiamano destino, altri solo sfortuna. Certo è che in questa supersfida dai caratteri fiabeschi questo episodio è stato la ciliegina sulla torta. Mi riferisco al fallo commesso da De Vrij ai danni di Icardi, decisivo per la vittoria finale dei nerazzurri. Per chi non lo sapesse, il difensore olandese della Lazio è stato oggetto di critiche dalla stampa nelle settimane antecedenti il match perchè sembra abbia preso accordi guarda caso proprio con la società guidata dal gruppo Suning per firmare un contratto a partire dalla prossima stagione. Si era anche discusso se fosse opportuno o meno che il ragazzo giocasse, decisione presa alla fine da mister Inzaghi che lo ha mandato in campo nel 11 iniziale.

Molto probabilmente la tensione dovuta a questi rumors pre-partita hanno condizionato la prestazione del difensore e hanno in qualche modo influenzato la sua decisione azzardata e discutibile di intervenire a piedi uniti in area sull'attaccante argentino in quel momento cruciale del match.

Quante occasioni sprecate

Eh sì, la Lazio era ad un soffio dalla Champions e si è fatta male con le proprie mani nei minuti finali dell'incontro, bastava mantenere la calma e controllare il vantaggio fino al fischio finale.
La qualificazione era nelle loro mani anche la giornata precedente, quando l'Inter gli aveva fatto il regalo perdendo clamorosamente in casa contro un Sassuolo già salvo e privo di stimoli. Tuttavia contro il Crotone di Zenga i biancocelesti non erano riusciti ad andare oltre al pareggio, concedendo a Spalletti di puntare il tutto per tutto sull'unica chance ancora disponibile.

Per non parlare dell'Europa League e dei 3 gol subiti nel giro di pochi minuti durante un inspiegabile blackout nella partita di ritorno dei quarti di finale contro il Salisburgo.
Tutti punti su cui Inzaghi dovrà lavorare sodo quest'estate se vorrà riprovarci l'anno prossimo. Salvo che patron Lotito non decida di fare cassa e vendere qualche gioiellino incassando la plusvalenza.

Finalmente si torna in Champions!

Possono finalmente gioire dopo 6 anni di inferno e purgatorio i fans della squadra ambrosiana. Con il magico triplete di Mourinho ancora fresco nei loro ricordi, i supporters nerazzurri hanno dovuto sopportare la lontanza dalla coppa dalle grandi orecchie e mandare giù le figuracce rimediate in Europa League dei vari Ranocchia e compagni.
Erano in pochi a crederci quest'anno, soprattutto dopo il deludente mercato estivo. Soltanto l'arrivo di Luciano Spalletti sulla panchina dava un pò di fiducia, visti anche i positivi risultati di inzio stagione.
Eppure c'è l'hanno fatta, parteciperanno alla fase a gironi della Champions League 2018/19, seppur relegati in quarta ed ultima fascia.

Ora sarà interessante vedere come si muoverà la dirigenza in questa sessione di mercato estivo per allestire una rosa degna della regina delle competizioni. Una cosa è chiara a tutti, la rosa attuale non è assolutamente presentabile su quel palcoscenico, vuoi per le lacune tecniche di alcuni giocatori vuoi per la panchina troppo corta.
Purtroppo ogni cosa ha il suo prezzo e anche i top player hanno il loro, quindi bisognerà capire come farà la società ad attirare pezzi da novanta con il capitale a disposizione.
Forse la priorità sarà tentare di trattenere le pedine più importanti come Perisic e Icardi, anche se quest'ultimo sembra legato alla causa interista e attualmente non dovrebbero essere pervenute offerte.

5711218126_d1e302e30d_b.jpgImmagine CC0 creative commons


Con questa ennesima partita è stata scritta un'altra pagina della storia del calcio e della sfida eterna tra Inter e Lazio.
Questa volta a scriverla sono i nerazzurri, si confermeranno anche alla prossima o passeranno il testimone agli avversari?

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Secondo me la lazio meritava più dell'inter di andare i champions

Per quello che si è visto durante tutta la stagione si, ma per come ha affrontato il finale di campionato no

L'ultima partita meritava più la Lazio. Ma c'è una statistica. Tra Inter, Roma e Lazio, l'Inter è quella che in tutto il campionato è stata per più tempo tra le prime 4.

La vedo dura allestire una squadra che faccia strada in Champions, soprattutto per via dell'obbligo di far quadrare i bilanci. Ma già arrivarci significa maggiori entroiti e quindi più possibilità sul mercato

Sì però molti top calciatori non accetteranno facilmente l'Inter per paura di non vincere nulla

Per ancora qualche anno temo di si...poi magari piano piano, chissà

Non ho visto il secondo tempo della partita, in quanto essendo in compagnia di due interisti, mi venne detto che si poteva andare a casa, dopo un primo tempo incolore e spento della squadra nerazzurra.
Stranamente, rientrando dalle colline dell'entroterra, domenica scorsa la ricezione radio non saltò mai, e sentire la radiocronaca del secondo tempo, e vedere le loro facce trasformarsi al cambiare del risultato, è stata una vera comica

non ci avrebbe creduto nessuno. E se De Vrij non avesse commesso quel fallo...

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