La nuova Nazionale di Mancini: torneremo nell'Olimpo del calcio?

in #ita6 years ago

Buonasera amici sportivi!

Ieri allo Juventus Stadium di Torino è andata in scena l'amichevole tra la nazionale azzurra e quella arancione dell'Olanda, entrambe grandi escluse del mondiale che si disputerà fra qualche settimana in Russia.

Il match è finito 1-1 con le reti di Zaza e Aké nel finale di partita. Così sono 4 i punti conquistati da Mancini nelle prime 3 gare della sua avventura sulla panchina della nazionale, dopo la vittoria per 2-1 contro l'Arabia Saudita e la sconfitta per 3-1 contro la Francia.

40603888740_49c694a9b9.jpgImmagine CC0 creative commons


Aria di cambiamento.

L'arrivo di Roberto Mancini ha avuto molteplici effetti positivi sull'ambiente del calcio nostrano.
Innanzitutto ha riacceso le speranze di tanti tifosi che dopo la debacle di Tavecchio e Ventura non ci credevano più; l'ingaggio di un allenatore vincente che ha saputo dimostrare negli anni di saper ben figurare nei grandi palcoscenici europei da la sensazione di poter risalire dalle tenebre dell'esclusione al mondiale.

E poi i cambiamenti si sono visti concretamente nelle convocazioni per queste 3 amichevoli primaverili. Sicuramente il più clamoroso è il ritorno di Balotelli. Super Mario ha sempre avuto un rapporto speciale con il Mancio e il mister vuole dargli un'altra possibilità per riscattarsi.

Un altro grande ritorno è quello di Criscito, che ha condiviso con Mancini l'esperienza in Russia allo Zenit. Il terzino ex Genoa era stato a lungo lontano dal giro della Nazionale a causa dello scandalo Calciopoli, anche se poi lui fu dichiarato innocente. Una pedina fondamentale per la scacchiera azzurra, visto che da tempo si soffre la mancanza di un elemento valido per ricoprire questo ruolo.

399px-Criscito_Zenit_2017.jpgImmagine CC0 creative commons


Ma sarà davvero la svolta questa?

Secondo me l'arrivo di Mancini cambia ben poco sul piano della qualità. Insomma lui è uno dei più bravi allenatori del mondo in attività a mio avviso, ma a scendere in campo sono i giocatori!
E se il livello tecnico dei ragazzi italiani si è notevolmente abbassato la colpa non è di certo sua.

È arrivato il momento del nuovo ciclo, le vecchie bandiere Buffon, Bonucci, Chiellini e Co. stanno lasciando il testimone ai più giovani Donnarumma,Rugani, Chiesa e compagnia bella. Ma il livello tecnico della squadra è decisamente inferiore di quello a cui siamo stati abituati assistere nell'ultimo decennio, già ridimensionato in confronto a quello di fine secolo/ primi anni 2000.

Tuttavia voglio essere ottimista e credo che l'introduzione delle seconde squadre sia un'ottima idea, che probabilmente avrà un impatto forte (positivo si intende) sull'organizzazione dei vivai. Ben vengano gli stranieri promettenti dall'Africa e/o dal Sud America, ma abbiamo tanti ragazzi italiani in gamba sparsi per i campi e le scuole calcio della penisola che saprebbero anche fare meglio. Perché non dare loro una chance? Sarebbe un'occasione sprecata.


Forse Mancini sarà soltanto il precursore di una nuova era gloriosa della nostra amata Nazionale azzurra. D'altronde il calcio è un po come l'economia, è fatto di cicli, di alti e di bassi.

Sono certo che prima o poi (magari quando sarò già in pensione se mai dovessi riceverne una) rivedrò un capitano vestito di azzurro alzare fiero la coppa del Mondo al cielo come fece Fabio Cannavaro nel 2006 all'Olympiastadion di Berlino. Forza azzurri!

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Concordo con te sulle seconde squadre, anche se penso che per ricavarne frutti tangibili servirà un po' di tempo.
Ad oggi, specialmente in confronto con le nazionali più forti, siamo indietro anni luce

Sì sicuramente serviranno tipo 10 anni..ma bisogna pur cominciare

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