Analisi della 38° giornata della serie A

in #ita6 years ago (edited)

Buonasera amici sportivi,
eccoci qua con l'analisi della 38° giornata, l'ultima di questa entusiasmante serie A 2017/18.

Si conclude così con altri colpi di scena questo campionato, che ci ha regalato emozioni sin dai primi incontri di fine Agosto. E non sono mancati i gol nemmeno in questa ultima sessione, sono state infatti ben 28 le reti messe a segno dai 20 club del massimo campionato italiano di calcio in questo weekend.

Di seguito una breve analisi e un commento degli ultimi 10 incontri di stagione, poi in chiusura un riepilogo della classifica e dei verdetti.

Buona lettura!

soccer-1859046_960_720.jpgImmagine CC0 creative commons


Juventus - Verona 2-1

Si chiude in bellezza l'ennesimo campionato vincente della vecchia Signora, che batte in casa il Verona per 2-1.

Una partita insignificante ai fini del campionato, visto lo scudetto già in tasca agli juventini e la condanna della retrocessione già scritta per i veneti, ma di notevole importanza per festeggiare la vittoria del 7° campionato di fila e per dare il definitivo addio ad uno dei pilastri della squadra torinese, il portiere dei portieri Gianluigi Buffon. Un addio sancito al 62' con la sostituzione per il giovane e promettente Pinsoglio, un cambio che è sembrato infinito tra il lungo applauso e le lacrime del pubblico e dei suoi compagni.

Per quanto riguarda i 90 minuti di gioco, è stata una partita piuttosto noiosa con ritmi blandi e poche occasioni.
I gol sono arrivati tutti nella ripresa. Prima le 2 reti bianconere nel giro di 3 minuti tra 49' e 52': la zampata di Rugani dopo un tiro di Douglas Costa e la punizione di Pjanic.
Nel finale arriva anche il gol di Cerci che rende il passivo meno amaro per i suoi e il calcio di rigore calciato da Lichtsteiner e respinto da Nicolas, che blinda il risultato sul 2-1.

E poi via con la festa per le vie di Torino,questa volta con il bus scoperto, cosa che l'anno scorso non è stata possibile a causa della finale di Champions da giocare.
Perché quella compiuta da Allegri e i suoi è stata davvero una impresa con la I maiuscola, al di là delle critiche e dei sospetti. Una squadra che entrerà nella storia del calcio mondiale.

Genoa - Torino 1-2

Chiudono la stagione vincendo i granata, che al Ferraris battono il Genoa 2-1.

Glii ospiti passano in vantaggio alla mezz'ora con Iago Falque sotto rete su invito del gallo Belotti. Da un'azione fotocopia nasce poi anche il gol del raddoppio di Baselli, questa volta è però Ansaldi a crossare.
Ballardini inserisce Giuseppe Rossi per dare vivacità ai suoi e a 10 minuti dal termine i genoani trovano il gol del 2-1 firmato Pandev, ma è ormai troppo tardi nonostante il Toro resta in 10 per l'espulsione di Ansaldi.

Chiude con 3 punti Mazzarri ma anche con il rammarico per una Europa League sfumata nel finale di stagione. Ci sarà tempo per rifarsi l'anno prossimo.
I liguri non riescono a chiudere in bellezza davanti al proprio pubblico, deluso dalla 12. posizione finale visto che con quella rosa qualcosa in più la si poteva fare tranquillamente.

Udinese - Bologna 1-0

3 punti che sanno di salvezza per l'Udinese, vittoriosa in casa contro il Bologna per 1-0.

A decidere l'incontro è stato il gol di Fofana nel primo tempo. La partita è stata a senso unico a favore dei friulani, che hanno avuto molte occasioni da gol e hanno fatto subire uno spento Bologna. Annullato anche un gol a Lasagna nella prima frazione per fuorigioco, a dimostrazione del fatto che il passivo poteva essere più pesante per i felsinei.

Insomma sembra che l'innesto di Tudor sulla panchina prima del rush finale sia stata una mossa azzeccata dalla dirigenza dei bianconeri, che dopo la terribile sfilza di sconfitte avevano cominciato a sudare freddo. Chissà se ci sarà la riconferma per la prossima stagione.
Finisce probabilmente peggio di come era iniziata la stagione dei rossoblù, piazzati al 15. posto poco sopra le tre retrocesse.
Certo è che la salvezza era arrivata da tempo e gli ultimi incontri (tranne forse quello con la Juve) sono stati delle passeggiate.

Spal - Sampdoria 3-1

Vince e si salva la Spal, che in casa si impone 2-1 sulla Sampdoria.

Apre le marcature Antenucci dopo 4 minuti per i padroni di casa, mettendo a segno un calcio di rigore. Dopo circa 20 minuti Caprari si fa espellere e lascia i suoi in inferiorità numerica, favorendo i ferraresi.
Nella ripresa, infatti, i biancoblu chiudono il match con 2 reti in 2 minuti di Grassi e ancora capitan Antenucci. I blucerchiati accorciano subito le distanze con Kownacki al 65', ma non vi sarà più tempo per altri gol, finirà 3-1 tra la gioia dei tifosi accorsi al Mazza.

Riescono nell'impresa gli uomini di Semplici, che potranno disputare la prossima stagione nel massimo campionato. Salvezza meritata per loro, vista la grinta dimostrata nel finale di stagione dopo il deludente avvio.
Soltanto amaro in bocca per Giampaolo e i suoi dopo aver accarezzato l'Europa. Purtroppo i genovesi pagano le disattenzioni (tante) durante il percorso e la poca continuità. Ma il potenziale e la voglia di fare ci sono e sicuramente si metteranno presto a lavoro per il riscatto a Settembre.

Napoli - Crotone 2-1

Non fa sconti il Napoli, che all'ultima al San Paolo batte il Crotone 2-1 condannandolo alla serie B.

Partita senza storia, decisa già nella prima frazione con il gol di testa di Milik e la zampata di Callejon. Il Crotone ha cercato di ragguantare la partita ma il gol è arrivato soltanto al 90' con Tumminello, troppo tardi per cambiare le sorti dell'incontro.

Chiude con ben 91 punti la stagione dei partenopei, record assoluto per loro e per il nostro calcio, dato che nessuna seconda prima d'ora aveva accumulato così tanti punti. Segno di una stagione incredibile, forse la più bella dell'era Sarri, omaggiato anche dal suo presidente De Laurentiis che farà di tutto per convincerlo a restare.
Non c'è l'ha fatta Zenga a salvare il suo Crotone, comunque si merita gli applausi per l'impegno e la grinta dimostrati da lui e i suoi ragazzi ad ogni partita, nonostante le evidenti lacune tecniche.
Sì riparte dalla B, cercando di risalire subito nell'Olimpo del calcio italiano fra 2 stagioni.

Milan - Fiorentina 5-1

Valanga rossonera a San Siro, che travolge con il punteggio di 5-1 la Fiorentina.

A passare in vantaggio erano stati gli ospiti al 20' con Simeone, bravo a sfruttare l'ennesima amnesia della retroguardia milanista.
Poi il Diavolo si sveglia e ribalta il risultato prima dell'intervallo con Chalanoglu su punizione e Cutrone di testa su assist del turco.
Nel secondo tempo il Milan divaga, complice un subentrato Dragowski (infortunio per Sportiello) non proprio impeccabile.
A marcare per i padroni di casa sono Kalinic al 49', ancora Cutrone al 59' e Bonaventura al 76'.

Non poteva chiudere meglio Gattuso, che si aggiudica così il passaggio ai gironi di Europa League evitando i fastidiosi preliminari estivi.
Vittoria per alleviare gli spiriti dei tifosi, i quali si sarebbero aspettati qualcosina in più dopo il generoso mercato estivo.
Brutta prestazione per i Viola, volate via le ultime flebili speranze di Europa. Sono stati un po' sfortunati i ragazzi di Pioli quest'anno che hanno dovuto affrontare la tragedia della improvvisa scomparsa del loro capitano e tante occasioni a sfavore nel corso del campionato.

Chievo - Benevento 1-0

Finisce con 3 punti e la salvezza in tasca la stagione dei veneti, che si impongono per 1-0 sul Benevento davanti al proprio pubblico.

Il gol vittoria lo mette a segno il bomber Inglese al 49', che sfrutta una respinta di Puggioni sul tiro di Hetemaj.
Il primo tempo si era concluso sullo 0-0, con i padroni di casa più pericolosi (anche un gol annullato per loro) ma troppo nervosi.
Nella ripresa dopo il gol i veneti hanno domato i campani con poche difficoltà, andando anche vicini al raddoppio.

È festa dopo il triplice fischio al Bentegodi per la decima salvezza consecutiva. Le cose si erano messe male negli ultimi mesi, ma l'arrivo di D'Anna sulla panchina ha riportato la squadra sui binari giusti.
È già in vacanza, invece, il Benevento di De Zerbi. C'è bisogno di staccare un po' la spina per le streghe per riordinare le idee e ripartire con più forza di prima con l'obiettivo di tornare il più presto possibile in A.

Cagliari - Atalanta 1-0

È festa al Sardegna Arena: i rossoblù battono l'Atalanta 1-0 e restano in A.

Il primo tempo si conclude a reti bianche, nonostante entrambe le formazioni sprigionano dinamicità. La gara poi va pian piano a tranquillizzarsi perché i risultati che arrivano dagli altri campi annullano le motivazioni dei 2 club: salvi i padroni di casa, 7° posto per gli ospiti.
Ma nel finale c'è ancora spazio per un po' di azione: al 87' arriva la rete di Ceppitelli per i sardi e poco dopo il rigore sbagliato da Caldara alla sua ultima presenza in nerazzurro.

Dunque salvezza certa per Lopez, che aveva tremato per il calendario ostico ma è riuscito alla fine a racimolare 2 vittorie.
Gasperini si deve accontentare dei preliminari di Europa League, visto che i rivali del Milan battendo la Fiorentina si sono assicurati il 6° posto ebil conseguente accesso ai gironi.

*** Sassuolo - Roma 0-1***

Sì conclude con una vittoria per 1-0 sul campo del Sassuolo la magica stagione giallorossa.

Decisiva per il risultato finale è la sfortunata autorete di Pegolo sul finire dei primi 45 minuti.
Su un cross dal fondo di Manolas l'estremo difensore neroverde interviene malamente facendo titolare la palla nella propria porta.
Per il resto è stata una passerella ta 2 squadre senza stimoli ed obiettivi, con la Roma che ha gestito il match ma senza strafare.

Chiude dunque con 3 punti e il 3° posto Di Francesco, l'allenatore rivelazione che è riuscito a riportare a distanza di anni la Roma in seminifale di Champions. E chi lo avrebbe detto ad Agosto!
Il Sassuolo si congeda con una sconfitta dal suo caloroso pubblico, che tuttavia non può non essere orgoglioso di questa squadra che ancora una volta riesce a firmare la permanenza in A con largo anticipo ed esprimendo un buon gioco. Lo zampino di Di Francesco d'altronde è inconfondibile.

Lazio - Inter 2-3

Finisce 2-3 per gli ospiti il match clou dell'ultima giornata e forse una delle partite più belle di sempre nella storia del calcio nostrano.

I padroni di casa rompono subito il ghiaccio, aiutati dalla fortuita deviazione di faccia di Perisic che infila involontariamente Handanovic. Alla mezz'ora D'Ambrosio pareggia i conti ma prima dell'intervallo la Lazio si rifà sotto con Felipe Anderson innescato bene da Lulic.
Nel secondo tempo è la Lazio ad amministrare il vantaggio, ma l'Inter non molla e nel finale pareggia ancora una volta con un penalty di Icardi (che se ne era visto annullare uno poco prima dalla VAR) e chiude la partita con il colpo di testa di Vecino al 81'.

Si danno la zappa sui piedi gli uomini di Inzaghi, che potevano chiudere il discorso Champions già con il Crotone la settimana scorsa e hanno buttato la seconda chance nella partita con l'Inter, facendosi rimontare il vantaggio. Resta la soddisfazione per l'ottima annata e il gioco espresso in campo, nonché la prolificità offensiva degna di un top club.

Applausi per i nerazzurri, che hanno mostrato una grinta mai vista prima in questa stagione capace di riportarli finalmente in Champions. E pensare che dopo la debacle con il Sassuolo non ci credeva più nessuno...

arena-590406_960_720.jpgImmagine CC0 creative commons


Un'altra stagione è volata via, con vecchie conferme e nuove sorprese.

La conferma della Juve, ormai padrona della serie A, quasi impossibile da scalzare dal trono.
Ci ha provato Sarri con il suo Napoli, facendo più di ciò che ci si aspettava ma non abbastanza. Ci ha provato anche la Roma di Di Francesco all'inizio, per poi mollare la presa e concentrarsi sulla lotta al 3° posto.

La sorpresa dell'Inter, nessuno avrebbe scommesso su questo 4° posto dopo il mercato estivo, forse i meriti sono di Spalletti e del lavoro fatto. Sorprendente anche la Lazio di Inzaghi, capace di segnare gol a raffica e far tremare tutte le difese di Italia.

Sorpresa in negativo il Milan, da cui ci si aspettava molto di più con i nuovi arrivati a suon di milioni, primo fra tutti capitan Bonucci. Conferma l'Atalanta, una macchina rivoluzionata e perfezionata negli anni da Gasperini, efficace anche in Europa.


Sì conclude così per il momento la mia rubrica di analisi delle giornate di serie A.
Che faremo ora il fine settimana senza partite? Sarà dura aspettare fino ad Agosto, lunghi pomeriggi afosi a seguire gli ultimi scoop di calciomercato, le amichevoli estive..
E quanto sarà doloroso guardare i Mondiali senza la nostra amata Nazionale azzurra! Ma questa è un'altra storia...

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E anche quest'anno è andato,

ora non ci resta che tifare Italia ai mondiali...

Io tiferò Panama

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