SERIAL KILLER # 1. LEONARDA CIANCIULLI, LA SAPONIFICATRICE DI CORREGGIO

Con questo articolo aprirò una piccola serie di articoli dedicati al mondo del crimine, e in particolare incentrata sui serial killer più prolifici, feroci e famosi

         LEONARDA CIANCIULLI ( LA SAPONIFICATRICE DI CORREGGIO)

• Nata: 1893
• Luogo di nascita: Correggio
• Vittime accertate 3
• Data di morte 1970

immagine priva di copyright. primo piano della Cianciulli in tarda età.

                     INFANZIA E INIZIO METAMORFOSI             

Come quasi tutti gli assassini, più prolifici e disturbati, le cause delle loro trasformazioni vanno ricercate nella loro infanzia, nella loro estrazione sociale e culturale e nel loro vissuto, oltre ad una marcata predisposizione genetica al crimine, e Leonarda infatti non ebbe di certo un infanzia facile:

In tenera età soffrì di epilessia , inoltre fu da sempre in cattivi rapporti con la madre, la quale non aveva mai desiderato quella figlia, questa situazione caratterizzò una profonda spaccatura che fu la chiave di volta dei suoi disturbi.

La cianciulli sin dai primi anni di vita soffrì di una forte depressione dovuta proprio a quell'amore materno negatogli da una genitrice assente.
La ragazza tentò ripetutamente di attirare la attenzione su se stessa tentando due volte il suicidio, provando ad impiccarsi .

Da quanto appena detto si possono già denotare alcuni tratti tipici per la formazione di un serial killer: ovvero una carenza d'affetto molto superiore alla norma, una situazione familiare difficile, un animo già fortemente turbato

Andiamo a vedere come descrisse la sua infanzia la diretta interessata:

"Ero una bambina debole e malaticcia, soffrivo di epilessia, ma i miei mi trattavano come un peso, non avevano per me le attenzioni che portavano agli altri figli. La mamma mi odiava perché non aveva desiderato la mia nascita. Ero una bambina infelice e desideravo morire. Cercai due volte di impiccarmi; una volta arrivarono in tempo a salvarmi e l’altra si spezzò la fune. La mamma mi fece capire che le dispiaceva rivedermi viva. Una volta ingoiai due stecche del suo busto, sempre con l’intenzione di morire, e mangiai due cocci di vetro: non accadde nulla".
[Leonarda Cianciulli]

               METAMORFOSI COMPLETATA, MORTE DEI FIGLI

In una mente già distrutta dal dolore si aggiunse la tragedia della morte dei figli, si sposò nel 1914 con un impiegato da cui ebbe ben 17 figli, ma ne rimasero in vita solo 4.

Vediamo direttamente dalle sue parole e la sua elaborazione di questo difficile lutto:

"Non posso sopportare la perdita di un altro figlio. Quasi ogni notte sogno le piccole bare bianche di quegli altri, inghiottiti uno dopo l’altra dalla terra nera… per questo ho studiato magia, ho letto libri che parlano di chiromanzia, astronomia, scongiuri, fatture e spiritismo: volevo apprendere tutto sui sortilegi per riuscire a neutralizzarli".
[Leonarda Cianciulli]

Da queste ultime sue parole si evince come la metamorfosi mentale è ormai completata, il baco ormai è diventato farfalla la pazzia si è schiusa, infatti la Cianciulli inizia ad avere strane passioni come chiromanzia, sortilegi e ossessioni ben più macabre come i sacrifici umani.

Inizia a pensare che per salvare la vita dei suoi figli avrebbe dovuto compiere dei sacrifici umani, ormai la donna martoriata da una vita problematica fa il definitivo salto verso la pazzia e la psicopatia, e forma definitivamente il suo profilo di serial killer

                         LA SAPONIFICATRICE

Leonarda sta per divenire un assassino che passerà alla storia per la sua particolare crudeltà, infatti la signora aveva l'abitudine molto disturbata e atroce di riutilizzare i corpi delle sue vittime per farne sapone e pasticcini, che coraggiosamente faceva assaggiare e vendeva.
La prima fu la signora Faustina Setti, vediamo la sorte toccata alla povera donna:

** La Setti fu ammazzata a colpi di scure e messa in un calderone a cuocere per fare del sapone e dei pasticcini con il sangue coagulato, si avete sentito bene si cucinava le sue vittime...**

immagini prive di copyright. Strumenti di morte utilizzati dalla donna.

Vediamo come descrisse la stessa Cianciulli L' accaduto:

"Gettai i pezzi nella pentola, aggiunsi sette chilogrammi di soda caustica, che avevo comperato per fare il sapone, e rimescolai il tutto finché il corpo sezionato si sciolse in una poltiglia scura e vischiosa con la quale riempii alcuni secchi che vuotai in un vicino pozzo nero. Quanto al sangue del catino, aspettai che si coagulasse, lo feci seccare al forno, lo macinai e lo mescolai con farina, zucchero, cioccolato, latte e uova, oltre a un poco di margarina, e mescolai il tutto. Feci una grande quantità di pasticcini croccanti e li servii alle signore che venivano in visita, ma ne mangiammo anche Giuseppe e io".
[Leonarda Cianciulli]

           DUPLICE E TRIPLICE OMICIDIO: LA SERIALITÀ SI CONCLAMA.

La furia della donna non si placa di certo alla prima vittima, e da efferata omicida diventa un killer seriale.
uccide senza pietà e con le stesse modalità altre due donne: Francesca Soavi, e Virginia Cacioppo.

            L'ARRESTO E LA DIFESA DEL FIGLIO

Venne arrestata nel 1946, per via di una parente di Virginia Cacciopo che indico la donna come possibile responsabile.

Gli inquirenti non riuscivano a capacitarsi di come una signora anziana bassa e grossa potesse avere fatto tutta da sola, infatti cercarono di incolpare di complicità il figlio, la donna però riusci a far scagionare il figlio dando prova che aveva fatto tutto da se:

Squartando in circa 1 min un barbone precedentemente morto per dare prova della sua forza agli inquirenti, che basiti gli credettero.

Muore nel 1970 nel manicomio criminale di Pozzuoli. La leggenda della sua efferatezza non credo potrà morire altrettanto presto...