Professore minacciato - La questione morale

in #ita6 years ago (edited)

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Foto: CC0 License - Pexels.com

Abbiamo recentemente assististo all'ennesimo atto di stupidità mentale di alcuni mocciosi ai danni di un professore. Ascoltiamo la notizia sbigottiti e ci indignamo, com'è giusto che sia.
Purtroppo questi atti demenziali contro gli insegnanti stanno aumentando e la "rete" se da un lato ci porta a conoscenza di tali "bravate", per contro alimenta la voglia di emulazione di altrettanti stupidi.

Parliamo spesso dei giovani di oggi e dei loro comportamenti deprecabili, come se fossero delinquenti che hanno nel DNA tali modi di interagire, ma spesso dimentichiamo che non è la società di oggi che, essendo malata, li influenza. Sono loro che costituiscono la società di oggi che è marcia a causa del loro essere!

Ma i giovani di oggi sono "figli" dei modi di fare, di agire, di pensare dei loro genitori. E' lì che sta il problema. Se un ragazzo si permette di avere certi atteggiamenti contro chi in quel momento rappresenta l'autorità, evidentemente è stato abituato così. So che è difficile ammetterlo, ma i nostri ragazzi sono lo specchio di quello che siamo noi.

La Questione Morale, nella nostra società è un problema serio, più importante di quanto possa sembrare! Stiamo crescendo futuri insegnanti, avvocati, magistrati, politici, dottori... Se non costruiamo qualcosa di solido partendo proprio dalle fondamenta, non meravigliamoci se un domani tutto andrà a rotoli!

Ricordo che in quinta elementare, dopo avere comminato una monelleria, il maestro mi mise dietro la lavagna in punizione. Ero dispiaciuto per quello che avevo fatto e ancor di più perchè sapevo che, tornato a casa, avrei avuto un ulteriore punizione da parte dei miei genitori, cosa che puntualmente avvenne.

Oggi, se un docente si permette di richiamare un ragazzo, parte la spedizione punitiva dei genitori che pretenderanno conto e ragione sul perchè della sanzione al loro prediletto.

Stiamo crescendo piccoli lord. Gli stiamo insegnando che sono i migliori, che avranno sempre ragione e che ci sarà sempre un escamotage per risolvere un problema. Vi faccio un esempio. Qualche mese fa mio figlio (quarta elementare) mi disse che avrebbe dovuto imparare una poesia a memoria in lingua inglese. Studiò tutto il giorno con enorme sacrificio. La sera, chiacchierando con la madre di un suo compagnetto, chiesi se suo figlio avesse imparato la poesia. Lei, come se nulla fosse, rispose: <<Domani non lo mando a scuola! Non l'ha imparata. Mica posso fargli fare brutta figura!>>>

Ecco, indivuduato il problema, trovata la soluzione!
Ma è giusto che si prendano le loro responsabilità, è giusto che sbaglino, è giusto che vengano rimproverati. Il fallimento di oggi è la base per costruire il successo di domani!

Insegnamogli il rispetto delle regole, delle autorità, delle persone più anziane. Diciamo loro che siamo tutti uguali, ricchi e poveri, bianchi e neri, uomini e donne, cristiani e musulmani, etero e gay.
Solo così potremo costruire una società migliore.

Certe scene viste in tv mi fanno davvero male, così come altrettanto fastidio mi fa vedere un ragazzo che non cede il posto ad un anziano sul tram o alla donna incinta a cui non viene ceduto il posto alla cassa del supermarket. Piccoli, grandi gesti. Se non iniziamo dalle piccole cose, come possiamo pensare di avere una società migliore?

Facciamo una sana e responsabile autocritica e diamo ai nostri figli una mano per costruire un futuro migliore!

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Hai detto cose che un tempo sarebbero state ovvie e scontate, ma che oggigiorno non lo sono affatto, anzi.
Hai tracciato la perfetta inversione dei ruoli che c'è stata nel corso degli ultimi decenni, dove da un ruolo di controllo ed anche di troppo dominio dei professori si è arrivati alla situazione attuale, troppo esageratamente dalla parte degli studenti, sempre difesi a spada tratta dai genitori, cosa che in altri settori, come la sanità, è avvenuta in maniera molto parziale, sarebbero meglio un po' più di rispetto per i professori e maggiore controllo sulla sanità, e soprattutto vigilanza diretta sull'operato del personale ospedaliero, diritto per troppo tempo limitato ma incomprimibile, a mio giudizio.
E come spezziamo anche una lancia a favore dei genitori, che posso essere scarsi quanto si vuole, ed a volte lo sono realmente, ma questi ragazzi, nella loro testolina, non hanno proprio un c...o, non hanno una loro possibilità di evoluzione e miglioramente rispetto a quanto ricevuto? Mio padre uccise una ventina di cani, nella sua carriera di cacciatore, come ho detto in un altro post, e con questo esempio, io dovrei trattare alla stessa maniera i cani: non potrei mai uccidere, se non per legittima difesa, un cane, semplicemente perché non risponde ai miei comandi, ed allo stesso modo, se l'insegnamento dei genitori fa pena, perché il figlio non può fare meglio e sviluppare un proprio senso civico??
Il rispetto sta alla base di tutto, e ci deve essere da tutte le parti, è questo il concetto da rimarcare e da perseguire.
Eccellente post, caro @marcuz, complimenti

caro @marucuz condivido la tua analisi sull'educazione e sui modelli spesso sbagliati che i genitori impongono ai loro figli, modelli che poi inducono ad episodi di violenza come quelli a cui stiamo assistendo ultimamente. Però credo che anche la Scuola, intesa come istituzione, abbia negli ultimi anni perso molto il suo ruolo di formazione e guida per i futuri membri della nostra società. Questo credo sia dovuto alle scellerate riforme degli ultimi anni, fatte senza nessun intento migliorativo, ma volte ad un solo scopo: screditare la Scuola pubblica in favore di quella privata. Creare un sistema, come sta avvenendo anche nel comparto della Sanità, dove solo chi ha i mezzi economici può accedere ad un'istruzione di alto livello, mentre agli altri è "concessa" al massimo un'istruzione di serie B.

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