Il tempo che passa inesorabile

_{Foto: CC0 Creative Commons - Pixabay.com}

Ieri sera guardavo al pc alcune foto e alcuni video dei miei due bimbi. Scene di vita quotidiana: i primi passi, le prime parole incomprensibili, i pianti ed i sorrisi. Li ammiravo nello schermo e li guardavo accanto a me mentre le immagini e i frame di qualche anno fa scorrevano sul video.
Come stanno crescendo!

Il tempo vola e li vedo ogni giorno più grandi. Poi penso che le stesse identiche considerazioni potrebbero farle anche loro. Qualche capello in meno sulla testa, la barba che si tinge di bianco, le rughe a segnare il tuo viso. E già, il tempo passa inesorabile.

Non vi nascondo che la cosa mi mette parecchia ansia. Ho in mente, nitidi, i ricordi di quando festeggiammo i 40 anni di mio padre. E quando parlo di ricordi nitidi, intendo che ricordo tutto alla perfezione: vedevo questo omone grande, con la barba che cominciava a diventare brizzolata, la sua torta... quante candeline!
Adesso che i quaranta li ho passati pure io mi immedesimo nei miei figli... Anche loro stanno vivendo gli stessi attimi che io ricordo con chiarezza.

Mi guardo allo specchio e sono sempre lo stesso. Poi guardo meglio e... no, non sono lo stesso.
Non sono lo stesso ragazzo con i primi brufoli sul viso; quello che usò per la prima volta una lametta per radersi quei pochi peli sotto il naso. Non sono nemmeno quel ragazzo che si guardava, vanitoso, allo specchio prima di uscire di casa per andare da Lei...

No, sono un uomo di mezz'età che il tempo ha cambiato. E non parlo solo di questo "contenitore" che è il mio corpo, parlo soprattutto del ragazzo che ci abitava dentro.
Davanti allo specchio, fisso con attenzione i miei occhi: il tempo li ha resi meno sognatori, meno audaci.

Eppure mi sento il ragazzo di sempre! Nel modo in cui scherzo con i miei figli, nelle battute fatte agli amici, quando gioco al calcetto. Solo che gli altri non lo sanno. La gente vede solo il "contenitore". Ad ogni "LEI" che mi rivolgono, ritorno mestamente l'uomo di mezz'età che vedo allo specchio la mattina.

<<L'importante è sentirsi giovani>> direte voi. Esatto! E' giusto che sia così. Scordiamoci le rughe, la barba brizzolata e qualche chilo di troppo tanto ci penseranno gli acciacchi alla schiena a riportarci alla cruda realtà. E quando la lettura degli ingredienti dei biscotti sarà possibile solo dopo aver allontanato lo scatolo dai nostri occhi, prendiamone semplicemente atto e godiamoci la vita.

Ogni età ha le sue caratteristiche e vanno vissute pienamente!
C'è un tempo per i primi brufoli, per le prime lamette, per i primi amori... ci sarà il tempo di stare seduti al parco a lanciare molliche di pane ai piccioni! E' semplicemente la vita! Una fantastica e unica vita.

Ps. Accompagnavo mio figlio a scuola e la radio mandava Dancing di Elisa. Mio figlio, infastidito mi ha detto: <<papà, posso cambiare? E' una canzone per vecchi!>>.
Ricordo di aver frenato bruscamente!