Peggio di una bomba atomica
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Archiviata la prima Community Battle con il nostro buon piazzamento finale, dopo qualche mese di pausa era prevista l'edizione successiva, la coesione nella nostra squadra era alta, ci eravamo ritrovati quasi per caso ed era nata una sorta di amicizia, c'erano 4 elementi delle mie parti e 2 ragazzi pugliesi, avevamo il nostro gruppo su WhatsApp, sul quale parlavamo costantemente di poker e non solo, insomma lo spirito non mancava certo tra di noi, la mattina seguente alla disputa della giornata della CB si era soliti commentare l'accaduto, e mi lasciavo andare a vocali molto articolati e spassosi, farciti di tutto quello che mi passava per la testa, suscitando l'ilarità generale per certe uscite decisamente lunghe ed esplicite...
Se proprio c'era un qualcosa da correggere alla nostra prima partecipazione della CB era il fatto della presenza discontinua dei miei compagni ai tavoli da gioco delle varie giornate, io ero sempre presente, ma a volte capitò che giocammo con il player regolarmente iscritto al torneo ma in sit-out, cioè senza la sua adesione al gioco attivo, che si faceva mangiare le chips costantemente finché non perdeva l'ultima in sua dotazione, con il risultato dal lato pratico che non facevamo una grande quantità di punti in quella maniera, perché al massimo si poteva prendere un punteggio medio-basso da un giocatore in sit-out...
Partimmo ugualmente con la stessa formazione della prima edizione, ebbi più o meno gli identici piazzamenti, ma il problema della presenza complessiva della squadra ai tavoli c'era, per cui decidemmo di cercare almeno un altro player, da inserire nella squadra, dopo una rapida ricerca ci capitò di scambiare qualche parola con quello che sulla carta si presentava come un valido esponente, poliedrico come me per quello che riguardava le discipline del poker, molto competente e preparato, dotato di una spiccata personalità, che non tardò a manifestarsi...
Venne inserito nell'organico nella prima finestra dei tre mercati di riparazione della CB, incominciò a giocare sin dalla giornata successiva, ottenemmo subito un risultato prestigiosissimo, in una settimana raggiungemmo il tavolo finale in tutti i 6 tornei, come migliore risultato ci fu il secondo posto del nuovo player, che non lesinava certo i complimenti per le sue giocate ed anche per gli altri giocatori, ma un piccolo campanello d'allarme in me e nel capitano della squadra, con il quale era nato un vero sentimento di amicizia, era già scattato, ma potevamo benissimo sbagliarci, in fondo ognuno di noi ha il proprio carattere, con vari pregi e difetti, poteva essere tranquillamente un po' egocentrico e lì finiva il discorso...
Continua...