Otre ogni logica - 6° puntata
"Ciao Felice, come va??"
"Ciao Vito, non c'è male, si cerca di tirare avanti..."
Don Vito passaggiava avanti e indietro per la grande stanza, adibita a sorta di studio personale, Felice si era accomodato in una sfarzosa e comoda poltrona in stile, si stavano studiando, nell'attesa di capire che cosa il Boss volesse dal comune uomo di strada.
Il padrone di casa rigirava tra le dita un enorme sigarone, non accendendolo, semplicemente giochicchiava con la sua rotondità, sapeva perfettamente che Felice odiava il fumo, per cui in suo rispetto evitava di appiccare il fuoco all'enorme zampirone marrone..
Il passare del tempo senza che la situazione si sbloccasse spinse Felice ad aprire le danze:
"Per quale motivo mi hai fatto convocare??"
Don Vito fissò diritto negli occhi Felice, che reggeva senza problemi lo sguardo inquisitore del Boss, sapeva benissimo che l'uomo era quasi insensibile al potente fascino del suo potere economico, nonostante tutto si prese qualche altro secondo, prima di partire nella sua esposizione:
"Vedi, sono venuto a sapere che ti diverti in quel gioco con le 2 carte, il Texas Hold'Em, e quegli sfigati a cui stai dando delle lezioni mi hanno riferito che sei pure bravino..."
"Beh, mi difendo abbastanza, sempre cercando di stare con i piedi per terra."
"Mi hanno pure detto che hai una preparazione tale che potresti anche giocare benissimo dal vivo, anche per importi importanti."
"Non esageriamo, non ho i soldi e le possibilità per farlo, ed anche se li avessi, avrei altro da fare, che andare a rischiare di giocare e perdere."
"Avrei una proposta da farti, che potrebbe essere interessante, poi vedi tu, mi è scattata questa idea, in relazione a vecchi discorsi che avevamo fatto ma che purtroppo non hanno mai avuto un seguito."
"Non ti seguo ancora, di discorsi ne abbiamo fatti tanti..."
"Ok, allora diciamo così, ti propongo un affare, sulla base della tua presunta abilità, ti faccio da sponsor, ti mando a Las Vegas, all'imminente Main Event delle World Series Of Poker, pago tutto io inizialmente, iscrizione, albergo, 50 dollari al giorno per gli extra, per ogni giorno di permanenza."
"Dov'è la fregatura??"
"Non c'è fregatura, è tutto molto chiaro, io ti pago tutto, se arriverai tra i premiati, tu avrai il 10% della differenza tra l'importo vinto meno il costo dell'iscrizione."
"E se dovessi uscire prima??"
"Fai conto che è una scommessa, dove io ti sfido a dimostrare la tua bravura di fronte ai migliori professionisti mondiali, oltre a tanti somari danarosi, se tu vincerai qualcosa, ti sarai fatto una vacanza e realizzerai una vincita, via via più sostanziosa al tuo avanzamento nella classifica finale, mentre se perderai, realizzerai il mio vecchio sogno, mi venderai il tuo appartamento, così, come si trova, io penserò all'estinzione del residuo di quel mutuo che ti sta angustiando, in cambio ti darò un appartamento nuovo di zecca, nella zona residenziale del nuovo iper-mercato, per te e per tua moglie, non mi farò guardare dietro, sai quanto ci tengo a Carolina."
Don Vito conosceva da tantissimi anni quella coppia, fin dall'adolescenza, Carolina era stato il suo primo vero amore, forse l'unico della sua vita intera, ma la ragazza era spaventata da quello che Don Vito si avviava a diventare, il più influente esponente della mafia locale, e quando conobbe realmente Felice, non ebbe dubbi, preferendo la grande lealtà d'animo dell'uomo semplice e lavoratore alla vita di agi artificiali che il malavitoso era in grado di assicurarle e garantirle, per il Boss era stato un boccone amarissimo da digerire, accettare l'idea di essere accantonato per una persona qualsiasi come Felice non era una cosa semplice da accettare, ma alla fine si era dovuto rassegnare a quella scelta, facendosene una ragione, ed indirettamente seguiva a distanza la vita della coppia, non sopportando l'idea che Carolina dovesse soffrire oltre misura le difficoltà economiche di una vita avarissima di soddisfazioni, soprattutto economiche.
L'appartamento di Felice aveva un'importanza fondamentale e strategica, aveva più volte provato, con offerte molto vantaggiose, ad accapparrarsi quell'ultimo locale che mancava all'appello, indispensabile per ottenere l'intera proprietà di quello stabile, che sorgeva in un punto strategico di quella piccola e ridente cittadina, l'idea di Don Vito era quella di radere al suolo l'intero edificio per costruire un night-club, eccellente copertura per realizzare uno stupendo casino con eccellenti professioniste del sesso, lì, in pieno centro storico, in un punto nevralgico e strategico, la fiera opposizione di Felice aveva da tempo impedito il completamento di quell'ambizioso piano, e la presenza di Carolina aveva frenato il Boss dal ricorrere a mezzi espliciti, per forzare la mano a Felice.
Il comune uomo della strada non si aspettava qualcosa del genere, Don Vito non era solito fare nulla per nulla, ed il ritorno su quell'antico progetto era in un certo qual modo ipotizzabile, ma aveva studiato bene quel piano, pensando a questa sorta di stratagemma per riuscire a coronare il suo sogno.
"Mi hai in parte spiazzato, sapevo perfettamente che sotto sotto c'era qualcosa, non sei proprio la persona più disinteressata della terra, non so cosa dirti adesso, perché ho bisogno di riflettere attentamente, non riesco a capire nulla in questo momento."
"Cosa devi capire, fai una fatica tremenda a tirare avanti, hai ancora 3 anni di mutuo sulle spalle, due pensioni da straccioni..."
"Ehi, come fai a sapere tutte queste cose??"
"Io sono Don Vito, io qui so tutto di tutti, non dimenticarlo mai, per cui conosco vita, morte e miracoli di tutti, te compreso, quei 3 anni mancanti all'estinzione del mutuo sono circa 20.000 euro complessivamente, ti propongo un appartamento nuovo, di maggiore metratura, in una zona dotata di ogni comfort, la fine anticipata del supplizio, non dimenticando che, se sei veramente così bravo come dicono, potresti, con il 10% sulla vincita netta, eliminare tu stesso il debito, mantenendo l'appartamento a cui sei tanto affezionato."
Il ragionamento non faceva una piega, molto insolito ed articolato, ma estremamente diretto, mirante ad ottenere da una parte una concessione di estrema importanza per il malavitoso, dall'altra la potenzialità, in caso di vincita sostanziosa, di sistemazione dei propri impegni personali, con grande sollievo.....
Felice (un nome, una garanzia) farà da cavallo imbrigliato per bene. Considerato che un buy-in per un WSP costa diretto (senza qualificazioni) circa 10.000 dollari Don Vito giocherà proprio un azzardo...vediamo come andrà a finire
Il Main Event è di soli 10.000 dollari, 50.000 dollari dovrebbe essere solo per l'H.O.R.S.E., ma non sono sicurissimo...
hai ragione 10.000 dollari me lo ha detto John Cynn :-)))
😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂
Vai Felice🎰🃏... Adesso viene il bello😉
Proviamo a dare un taglio originale alla storia....
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Sono un tantino in ansia per Felice..
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La vita è un po' come una partita a carte, a volte si pensa, a volte si scappa, a volte si attacca....
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