La classica stronza - 1° parte

in #ita6 years ago


Immagine CC0 creative commons

Ebbene sì, mi ero già ripromesso di postare questo racconto in tempi non sospetti, quando ancora non si stava sviluppando, come in questi giorni, una piccola ma sempre più nutrita schiera di racconti di connotazione tendente al mondo dell'eros.
Il racconto che seguirà non è completamente inventato, anzi, una buona dose di realismo è effettivamente presente, ed è riferito ad una mia vecchia conoscenza, che ho piacevolmente rivisto non più di qualche mese fa, ed abbiamo ripercorso lunghi tratti della vita in cui non ci siamo frequentati.......

C'era una volta, si iniziano così le fiabe, tanto tempo fa, un'università, dove è ambientata questa storia, ed in questa università, alla facoltà di Scienze Politiche, c'era anche Dario, un ragazzo di poco più di 20 anni, che con non pochi sacrifici cercava di conseguire la laurea, e contemporanemente lavorava nell'azienda di famiglia, una piccola industria di macchine per la lavorazione del legno.
Era il classico pendolare, che faceva avanti e indietro 2-3 volte a settimana, per seguire le lezioni più importanti, relative agli esami che doveva preparare e sostenere.

Si era sempre conquistato e sudato abbondantemente tutto quello che era riuscito a permettersi come sfizio, compresa la sua Alfa Romeo 75 1.6, rossa fiammante, accuratamente scelta di quel colore, in omaggio alla Ferrari, che alberga in ogni cuore dei ragazzi di ogni età, il classico sogno italiano, ed Alfa Romeo per la sportività del marchio.
Tra i vari iscritti alla facoltà di Scienze Politiche c'era anche Marina, una ragazza di una prorompenza unica, veramente esplosiva nelle sue giornate di grazia, ma la sua carica veniva malamente proiettata contro Dario, perché i due ragazzi proprio non si prendevano.

Dario era perdutamente innamorato di Marina, cercava di nasconderlo ma era abbastanza palese, del resto mezza facoltà era attirata dalle movenze di quella gatta a due zampette, era veramente una bella fighetta, alta poco più di un metro e sessanta, mora con occhi marroni, 45 kg di peso o poco più, tra la seconda e la terza di seno, una vitina da vespa, che si allargava dolcemente all'altezza del bacino, disegnando un culetto favoloso dove Dario sognava di far viaggiare il suo volatile, impazziva quando lo vedeva evidenziato dalle provocanti pose che Marina era solita tenere, come quella di appoggiarsi al tavolo portando il sederino in bella esposizione.

Una volta Dario era stato da lei beccato in fase di adorazione del suo lato B, se lo stava letteralmente mangiando, e lei lo aveva brutalmente apostrofato, ed il ragazzo si era giurato che non si sarebbe più lasciato andare a quelle uscite, così tremendamente sottolineate dalla capricciosa ragazza, che non perdeva occasione per metterlo in imbarazzo, come quell'altra volta che lo aveva visto uscire dalla 126 di sua madre, che aveva preso in prestito perché la sua 75 era in riparazione in officina.

"Ohhh, oggi sei venuto con la motozappatrice, contadino??", gli disse lei vedendolo arrivare con l'utilitaria, e Dario non ebbe neanche la voglia di giustificarsi, dicendogli che non era sua la macchina, perché lei, la signorina con la puzza sotto il naso, era abituata, come era solita vantarsi, a girare in BMW, Mercedes e persino in Maserati, con i galletti che alternativamente si ripassava.

Facevano quasi fatica a salutarsi, se non proprio costretti, lui era sempre impacciato in sua presenza, nutriva una certa sudditanza psicologica nei suoi confronti, e lei ci ricamava sopra su questo fatto, prendendosi beffardamente gioco di lui, finché un bel pomeriggio non si ritrovarono nella biblioteca della facoltà, Dario era appena giunto e si sedette proprio vicino a lei.

Aveva uno dei suoi immancabili jeans molto affillati, che le si incollavano addosso, con una shirt molto leggera per la stagione, eravamo in pieno inverno, un mese di febbraio molto freddo e secco, e quel giorno ogni tanto scendeva pure qualche fiocco di neve, tanto per creare un'atmosfera ancora più suggestiva.

To be continued

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e qua siamo al racconto ad episodi.
dai che l'introduzione è interessante.

vedrai il seguito, e poi mi aspettavano al varco, ormai mi ero sbilanciato e devo postarlo a tutti i costi, penso che non deluderò le tue aspettative.
Grazie del tuo puntuale supporto e commento, caro @ciuoto

è un piacere leggere e commentare i tuoi scritti

Bello. Ottimo italiano e molto fluido

Grazie mille dei complimenti, @demiro86, cerco di fare del mio meglio, e sono molto contento che ti sia piaciuto

Una storia molto bella Voglio conoscere la continuazione di come la bellezza di marlina

Sono contento che tu l'abbia gradita, la continuazione già questa notte, poche ore solamente di attesa

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