Infinite vie - 14° puntata

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Nessun anfratto, nessuna apertura, nessun orifizio, nessun pertugio venne risparmiato quella notte e nei mesi successivi, per tutta la durata di quella travolgente storia d'amore i ragazzi furono straordinariamente ricettivi, costantemente impegnati in focosi e sfrenati giochi sessuali, se la continuazione del loro rapporto fosse dipesa unicamente dalla forza e qualità delle loro congiunzioni carnali non ci sarebbero mai stati problemi, da quanto era perfetta la loro intesa amorosa, ma nella vita purtroppo le cose cambiano, e quella storia non fece eccezione a questa triste regola, lasciandosi dietro una scia di acuto e struggente dolore, soprattutto nell'animo del giovane....

Eveline era una ragazza che pretendeva tantissimo dai suoi amanti, già una storia come la loro rappresentava una sorta di caso più unico che raro nel suo modus operandi, a causa della ridottissima durata temporale dei suoi innumerevoli flirt, ma Giacomo era diverso da tutti gli altri, anche lei provava per lui qualcosa di speciale, ma non a tal punto da metterlo al centro della propria vita, e soprattutto da rinunciare a quelli che lei definiva "i reali piaceri della vita", che consistevano essenzialmente nel potersi permettere una vita fuori dal normale, con costosi regali di ogni genere che l'amante di turno era costretto a farle, pena l'immediata "chiusura delle gambe" e la fine di contatti di ogni genere e specie.

Giacomo cercò di resistere e di resisterle con tutti i mezzi di cui disponeva, era perdutamente innamorato di quella stronzetta con la puzza sotto il naso, che quando si ritrovava tra le sue braccia dopo un amplesso amoroso era di una tenerezza unica, non indossando la maschera pubblica che tante volte lo aveva fatto incazzare di brutto, in quanto il rovescio della medaglia del carattere di Eveline era proprio l'estrema scontrosità e capricciosità comportamentale.

Lo stile di vita della ragazza era troppo bizzoso, troppo altezzoso, troppo elitario per un ragazzo concreto come Giacomo, che pur potendo già contare su un discreto stipendio non poteva concedere carta bianca negli acquisti alla ragazza, e nemmeno soddisfare il suo desiderio ossessionante di fare shopping, che sconfinava in veri e propri atteggiamenti compulsivi.

Fu proprio una richiesta decisamente fuori dalle righe e dagli schemi a creare la prima seria spaccatura e incrinatura al loro rapporto, quando Eveline si mise in testa di volere un bracciale in metallo prezioso tempestato di piccoli diamanti, del "modico" costo di 14 milioni di lire....

"Cazzo, prendo un milione e seicento mila lire al mese, come faccio a comprartelo?!?!"

"Se tu mi amassi un modo lo troveresti, magari chiedi un anticipo a tuo padre, non mi merito un regalo del genere?!?!"

"Non è questione se lo meriti o non lo meriti, ti dico solamente che io non possa regalartelo, non me lo posso permettere, non so più come dirtelo".

"Se fossi importante per te un modo lo troveresti, ma forse ti sei rotto le palle di questa storia, e trovi 1000 scuse per non accontentarmi, facendomi passare per una malata compulsiva".

Non c'era verso, non ragionava su quello specifico punto, le richieste della ragazza si fecero sempre più pesanti e pressanti, al punto che un bel giorno si incontrarono ed Eveline sfoggiava quel preciso bracciale al polso....

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