Il sesto senso non mente

Immagine CC0 creative commons

Se ricordate qualche giorno fa avevo fatto un post dove accennavo ad una strana sensazione, che non sapevo meglio specificare, mi aspettavo che da un momento all'altro mi capitasse qualcosa di serio ed estremamente negativo.

Ormai pensavo di esserne uscito, i giorni si sono succeduti con i loro continui problemi, e mentalmente ne ero venuto fuori così, in automatico, senza fare nulla, ed invece, quando meno me l'aspettavo, è arrivata una botta nei denti paurosa, di quelle memorabili.

Mi posso difendere da tantissime cose e situazioni, così come è molto difficile che le persone possano ferirmi in profondità, eppure questa corazza che nel corso degli anni ho incominciato a fabbricare a protezione delle mie emozioni e dei miei sentimenti può essere spazzata via da qualcosa, o meglio, da qualcuno, in un battimo di ciglia.

Ci sono situazioni nel profondo del mio cuore che non confesserò mai, nonostante abbia ormai scritto di tutto e più di tutto, stanze dove non entrerò mai, che si spalancano improvvisamente senza il mio volere, e quando la luce penetra in quelle zone tenebrose e mai completamente dimenticate sono dolori, dolori veri, perché il cervello parte di traverso senza che riesca a ritrovare il benché minimo senso logico.

Capisco e comprendo perfettamente che può essere difficile che sia diversamente, ma c'è un limite a tutto, anche se per certi versi mi merito di essere trattato come una pattumiera, perché il vostro caro @mad-runner ha anche lui i suoi bravi scheletri dell'armadio da nascondere, in ogni caso fondamentalmente sono una persona sincera e schietta, con i miei difetti ed i miei pregi, ed infilare il coltello nel burro del mio cuore, approfittando del fatto di essere una delle rarissime persone dalle quali non ha senso difendermi, non è la più bella delle cose.

Si può stravolgere ed analizzare la realtà, come meglio si vuole, sviscerando concetti e sparando sentenze che pesano come macigni enormi da portare sulle spalle, ma occorrerebbe capire se la chiave d'interpretazione sia effettivamente quella giusta, e spesso e volentieri questi operatori fanno più danni della grandine che si abbatte su campi maturi e pronti per la raccolta.

La cosa bella è che questi concetti vengono presi, assunti, recepiti ed assimilati come verità assolute, dogmi inconfutabili da scagliare contro il malcapitato di turno, e schivare queste trappole è, tanto per cambiare, impossibile.

I discorsi si incalano su binari molto tortuosi e sconnessi, senza che si possa esercitare nessun tipo di controllo, a nulla servono i richiami, le specifiche, i commenti, devo stare anche attento alle sillabe che pronuncio, perché una virgola fuori posto, l'utilizzo di un vocabolo al posto di un altro, una pausa troppo lunga o troppo corta, tutto può alimentare questo fiume in piena di liquame, che mi travolge e sommerge immancabilmente, e non posso fare altro che subire questi attacchi, sperando che finiscano il più in fretta possibile.

Il risultato finale è di una tale devastazione che faccio fatica a trasferire su questo post, esausto, sfinito, distrutto, annientato ed avvilito di ritrovarmi, ogni tanto, sempre in questa condizione tristemente infelice, che mi crea tantissimi problemi di soluzione quasi impossibile, non ce la faccio proprio, tutti abbiamo i nostri difetti, che mi vengono addebitati in toto quali responsabili di infelicità altrui.

Basta, scusate se vi ho annoiati oppure perché ho formulato un post incomprensibile che non vi è piaciuto, avevo bisogno di provare a svuotare, almeno parzialmente, un sacco pieno di cose che mi feriscono.