Finalmente il ritorno

in #ita7 years ago

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mad-runner mad-runner, sì, questo dice di essere un corridore, ma a parte la presentazione ed un secondo post sulla prima maratona effettuata, ha parlato solo di poker, cryprovalute e poco altro, e la corsa ha dato l'impressione di essere una passione secondaria, quasi marginale.

Avete ragione, è il momento di iniziare anche a dare un senso al mio nick-name. A settembre festeggerò i 40 anni dalla data della mia prima gara podistica, era una gara sulla spiaggia del lungomare della mia città, talmente ben organizzata che hanno dovuto ridare la partenza due volte, mi ricordo ancora come se fosse ieri che ci hanno fermato dopo che avevamo quasi fatto un km, e ritornammo alla linea di partenza.

Da allora, penso di aver percorso circa 60.000 km complessivamente, ed è ora di ricominciare a macinare nuova strada, per tanti diversi motivi, perché la bilancia è da troppo tempo che recita un peso nel quale non ho più voglia di riconoscermi, ed anche per l'esito delle ultime analisi del sangue, nulla di sconvolgente ma proprio interpretando i valori del colesterolo HDL e della glicemia si evince che un po' di sana e regolare attività fisica, come la corsa a piedi, non può che far migliorare decisamente questi valori e farli rientrare definitivamente nel range di tranquillità.

E qual è l'elemento fondamentale che al podista serve, oltre alla voglia di correre? Le scarpe, elemento che ci permette il contatto con il terreno, anche se trovando una superficie adeguata e con alcuni fondamentali accorgimenti, si potrebbe quasi azzardare di correre a piedi nudi, ma questo è un altro tipo di discorso, che magari un giorno vi farò, essendo anche io stesso un operatore del settore specifico del running, almeno finché riuscirò ad esserlo, visti i tempi molto burrascosi.

Eccole

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Le foto di questo post saranno tutte relative alle ultime calzature da running che ho utilizzato, le Newton Gravity 4, scarpe che ormai possiedono da poco più di 2 anni. Sono tanti, e normalmente con un'anzianità così lunga sarebbero state da pensionare circa un anno fa, ma ci sono diversi fattori che mi spingono a dire che proprio una scarpa del genere può arrivare a fare quel qualcosa in più di quello che si fa di solito con altri prodotti della concorrenza.
Apriamo un breve sipario, una scarpa da running, per avere il massimo delle prestazioni, non andrebbe acquistato dopo più di 2/3 anni dall'arrivo nel negozio (o comunque dalla data di fabbricazione), e dal momento che si inizia ad utilizzarla, la sua durata come calzatura per correre è di circa un anno oppure meno se si percorrono un numero di km sufficienti per usurarla prima di 1 anno.
Guardatela un attimo, ha 2 anni, di cui 1 annetto buono utilizzata come tempo libero, poi ha circa 500 km di utilizzo specifico per correre, e sinceramente potrebbe fare ancora un po' di strada, oggi sono andato a correre e le sensazioni che mi ha trasmesso sono più che positive.

Entriamo nello specifico

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Ecco l'unico punto che ha iniziato a cedere, nella scarpa sinistra, all'altezza più o meno del 5° dito, si è iniziata a fessurare, a causa dei tanti piegamenti che la tomaia ha subito per tutto il tempo di utilizzo, considerate un anno circa per lavoro/tempo libero, e l'aggiunta finale di 500 km, con un "bisonte" di 90 km da portarsi a spasso, non è poco, ve l'assicuro. Questa Newton si presenta ancora in buone condizioni generali, e questo è dovuto in particolar modo alla sua peculiare realizzazione.
La Newton è una scarpa costruita per facilitare la corsa in modo naturale, e si ispira al concetto che è molto in auge da qualche anno della corsa Barefoot. Cosa significa? Ve lo spiego in termini pratici, correre con una Newton è come correre scalzi, ma con la protezione di una calzatura che protegge dal contatto con il terreno.
Facciamo un esempio concreto, se voi correte scalzi su di una superficie dura, tipo cemento o legno, come pensate di toccare terra? Ve lo dico io, userete tutta la superficie del piede o addirittura solo l'avampiede, se state spingendo forte.
La costruzione delle classice scarpe da running, Asics, Nike, Brooks, Adidas, New Balance solo per citarne alcune, sono tutte quante più o meno realizzate per far appoggiare, durante il susseguirsi dei passi di corsa, il tallone, mediante l'avanzamento della gamba, il contatto del tallone in leggera inversione (sull'esterno), una fase mediana, e la fase finale di stacco, quindi la corsa avviene in 3 fasi.
La domanda, che ispira i concetti di corsa Barefoot, e quindi della corsa naturale, qual è? Perché se in natura l'uomo corre con 2 fasi, contatto con tutto il piede e fase finale di spinta, deve usare anche il tallone quando impiega una scarpa??
A me hanno sempre parlato di 3 fasi di corsa, almeno fino ad una decina di anni fa quando iniziai a sentir circolare la voce della corsa Barefoot, ma la relativa esplosione di calzature tipo Newton, Altra, Topo Athletic e qualche altro marchio è molto recente, sono 5 anni circa che la quota di penetrazione del mercato running delle calzature stile Barefoot sta diventando significativa, ma la strada è lunga, e non sempre utilizzare queste scarpe è la cosa migliore, mi spiego meglio, per non generare confusione.
Le scarpe Newton, come la mia Gravity, per agevolare l'appoggio con tutta la pianta del piede hanno una costruzione particolare, praticamente unica nel suo genere.

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Come poteve verificare visivamente da questa foto, hanno 5 barre, posizionate poco dietro ai metatarsi dei piedi, che invitano ad appoggiare tutto il piede a terra, senza impattare unicamente con il tallone, all'inizio occorre fare un piccolo sforzo mentale, soprattutto se non si è predisposti a questa tipologia di corsa, ma con il passare dei km e degli allenamenti le cose migliorano nettamente, nella grande maggioranza dei casi, dico maggioranza dei casi perché al mondo siamo tutti diversi, e la reazione del nostro fisico ad un cambiamento di impostazione della biomeccanica di corsa può essere di vario tipo.
Io non ho mai avuto nessun tipo di problema calzando le mie Newton, ma questa tipologia di scarpa può causare alcuni inconvenienti, in casi abbastanza isolati ma è successo, perché provocano degli adattamenti muscolari e tendinei che non sono proprio automatici.
Non vi voglio spaventare, vi sto solo fornendo una prima visione d'insieme di questo particolare spaccato del mondo della corsa, a me piace essere chiaro, e dire le cose come stanno, perché mi sto convertendo alla corsa naturale ma non tutti si sono trovati bene come me in questo passaggio, lo so per esperienza diretta perché me lo riferiscono direttamenti i podisti.
Tornando al discorso del funzionamento delle Newton, le barre servono quindi per favorire un appoggio piatto con il terreno, e devo dire che il sistema è molto indovinato: dentro alle barre sono inseriti sistemi ammortizzanti, in modo che il cedimento ed il parziale rientro dentro l'intersuola della scarpa delle stesse barre, che avviene quando si impatta con il terreno, siano produttivo di comfort e dispersione dell'urto, anche se utilizzando tutto il piede la necessità di grandi sistemi di assorbimento degli urti viene a decadere, perché non abbiamo più, come nelle scarpe tradizionali, grossi inserti ammortizzanti nel tallone, ma una costruzione relativamente più semplice, con la cura nella zona anteriore, in corrispondenza delle barre, ed una distribuzione dei materiali lungo la scarpa più omogenea.

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Queste 3 foto evidenziano anche un altro fatto, come le Newton riescano a distribuire in maniera pressoché uniforme il consumo lungo tutta la superficie della suola della scarpa, ulteriore conferma che queste calzature sono molto efficaci per avere un appoggio uniforme.
In una calzatura tradizionale si avrebbe, dopo un pesante utilizzo ed impiego come sono state sottoposte queste Newton, un'usura decisamente più accentuata nel tacco, nella zona esterna, tale nella stragrande maggioranza dei modelli da indurre ad una sostituzione molto anticipata della scarpa, mentre come potete facilmente verificare, ci sono tante zone di consumo della suola senza che nessuna sia dominante rispetto alle altre. Questo fatto comporta come principale conseguenza che queste calzature hanno una durata superiore rispetto ai pari modelli corrispondenti di altre marche, e posso personalmente testimoniare che forse in un solo caso ho impiegato una scarpa con una durata simile alle mie ultime Gravity 4.

Conclusioni

Quindi, tutto sommato, le calzature come le Newton sono superiori rispetto alle calzature tradizionali? Teoricamente sì, ma bisogna andar piano con le considerazioni, perché la realtà è molto più varia di quello che sembra, in quanto ci sono tanti podisti che non si sono "adattati" alle nuove modifiche alla biomeccanica di corsa che queste scarpe in una certa qual maniera impongono ai propri utilizzatori, in un prossimo e molto imminente post illustrerò adeguatamente i pro ed i contro della filosofia Barefoot applicate a calzature da running come le Newton.
Io, come valutazione personale, non posso che essere contento, in quanto mi sono trovato molto bene impiegando le mie Gravity 4 per le sedute di allenamento, non hanno avuto un utilizzo intensivo, ma non mi hanno mai tradito ed hanno sempre assecondato a meraviglia le mie necessitò, favorendo il mio ennesimo rientro nel mondo dello sport, devo solo sperare che questa volta sia quella giusta, e cioè quella in cui non mi fermerò a causa di uno dei tanti piccoli e grandi problemi che mi hanno afflitto nel recente passato, ma sento che finalmente ci siamo, che la rinascita è iniziata, grazie a Tutti per la lettura ed a presto per la continuazione e conclusione di questo post.

Sort:  

Non avrei mai creduto di poter leggere fino in fondo un pezzo che parla di maratona e soprattutto di scarpe per la maratona, e invece... Ora mi e ti chiedo: ma posso comperare e usare queste scarpe - sì, mi hai convinto! - anche se non faccio la maratona? Sai, da mettere quando faccio le camminate....

Ciao amara14, buongiorno, innanzitutto grazie per il voto e per il commento.
La risposta alla tua domanda è sì, un sì un po' soggetto a condizioni, cerco di spiegarmi.
Per tanto tempo la corsa è stata una mia passione, al punto tale che da molto tempo sono un venditore di scarpe da running, in questo preciso momento sto cercando di sopravvivere, sono da poco rientrato come negoziante ma è molto, molto dura, praticamente ho avuto, per diversi motivi, un'interruzione effettiva di 3/4 anni, in cui sono cambiate un po' di cose.
Le Newton sono scarpe, insieme ad altre marche, che vendo in negozio, sono particolari, come penso di aver reso l'idea, e non le consiglio sempre a tutti, perché nel secondo articolo finale su questo argomento spiegherò il meglio il motivo.
Non ci sono controindicazioni per una camminatrice nell'utilizzo di una calzatura Newton, anche se nella camminata solitamente si usa maggiormente il tallone, in queste scarpe sono presenti sistemi ammortizzanti anche nel tallone, perché se un atleta, sia podista sia camminatore, ha un'incertezza nella fase di appoggio e per qualsiasi motivo effettua il contatto a terra con in tallone, deve esserci un elemento che in ogni caso garantisce un certo comfort all'impatto a terra, spero di essere stato chiare nel discorso.
Per qualsiasi domanda sono qua, sto lottando con la nostra bandwidth perché essendo un nuovo utente ho spesso problemi di bandwidth negativa, ma prima o poi rispondo a tutti, ciao, grazie ancora e buona giornata!!

Scusami, ti ho letto subito, ma pure io avevo problema di banda e non riuscivo a fare nulla. Volevo ringraziarti per tutte le info. Sei stato gentilissimo e mi hai super convinto. Io stranamente posso girare sui tacchi alti tutto il giorno senza problemi, ma quando poi infilo scarpe basse prendo storte ogni tre passi. ecco perché ero così interessata a questa scarpe, quando vado a camminare devo evitare il rischio "storte" XD. Grazie ancora

Ottimo articolo, bravo.
Io sono utente Altra e devo dire che mi trovo mooolto bene sopratutto per la parte anteriore della scarpa molto larga.
Devo riprendere anche io a correre...devo!

Grazie dei complimenti ciuoto, domani aggiungo una foto, una piccola sorpresa!!

Chi vuole un consiglio sulle scarpe, quelle giuste per te, non quelle che costano di più, nella mia città, va da mad-runner. Lo dico per esperienza.

Mi dispiace Dave, ma tu non sei attendibile, perché sei spudoratamente di parte, essendo ormai da tanti anni uno dei miei "angeli custodi", cioè di quelle persone che grazie alla loro reputazione (molto alta) ed affidabilità, diffondono belle parole ed apprezzamenti sul mio operato nel mondo del running, grazie di tutto, Dave

Ma se sei sempre stato educato a correre in punta di piedi fa differenza che tipo di calzatura usi? Voglio dire: le Newton magari ti offrono qualche protezione in più per l'avampiede ma una scarpa Brooks con il gel è poi cosi diversa?

Stai entrando nel mio vero mondo, john, e rispondo subito alla tua domanda.
Io ho sempre corso utilizzato nella maniera che universalmente veniva considerata corretta, almeno a bassa velocità, cioè quella di utilizzare il tallone, facendo seguire la fase mediana e la fase finale di stacco, spingendo con l'alluce, che è il dito più potente che abbiamo.
Negli ultimi dieci anni c'è stato il diffondersi della filosofia Barefoot, cioè la corsa naturale, cercando di tornare alla corsa dei nostri antenati, impattando tutta la superficie del piede.
Provai le Newton un paio d'anni, per ragioni commerciali e curiosità, volendo "spingere" questa marca, ed è stata una piacevolissima scoperta, in quanto mi sono trovato molto bene con questo prodotto.
Le Brooks sono calzature tradizionali, hanno alcuni modelli che si ispirano vagamente alla corsa Barefoot, con "drop" (il differenziale tra tacco e punta) di pochi millimetri, ma i modelli classici sono abbastanza diversi, le Newton ti invitano, grazie alla loro peculiare costruzione, ad usare tutta la pianta; nelle Brooks, come nelle Asics, Nike, Adidas, Saucony (mi riferisco sempre ai modelli tradizionali) si è portati ad usare il tallone per toccare terra, in quanto il grosso dei sistemi ammortizzanti sono posizionati in quella zona.

Ricordo che quando giocavo usuravo le scarpe alla velocità della luce. Ho letto che indicavi un uso medio di un anno circa (chiaramente dipende dai km percorsi). Credo di non sbagliarmi se dico che mi duravano si è no 6 mesi. credo che il motivo fosse 1) che non so correre bene e 2) le strisciavo in continuazione nei movimenti laterali. Comunque un disastro. 😂Se ti rimetti in moto sei un grande. Io al momento me lo ripropongo ma poi cedo sempre il passo👍
Grande mad-runner a presto

Negli ultimi 5 anni ho fatto almeno una decina di discreti tentativi di ritornare vagamente quello di un tempo, ed ogni volta c'è sempre stato qualcosa che ha interrotto i miei buoni propositi, spero che questa sia la volta buona, è utile per tanti motivi.
L'usura anomala di cui hai parlato si sarebbe dovuta analizzare meglio, per vedere se all'epoca in cui facevi attività fisica era possibile adottare alcuni accorgimenti per migliorare lo stato delle cose, oppure semplicemente avevi fatto abbastanza strada e si erano legittimamente consumate

Davvero, anche io ho letto tutto... interessante.

Grazie mille del gradito commento, @bisec, se ti piacciono questi post, nei prossimi giorni continuerò ed approfondirò l'argomento sotto tanti punti di vista

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