E' possibile stare sempre con la guardia alzata?

in #ita6 years ago


Immagine CC0 creative commons

Questo post è scritto su un'onda emozionale, e sinceramente non era neanche previsto, ma ritengo che sia anche giusto fissare le sensazioni di questo specifico momento, perché domani si spera sempre che sia un altro giorno, e che le cose in un certo senso possano cambiare, in una direzione diametralmente opposta all'accanimento di questa mattina.

Sono in partenza con una proposta di collaborazione, in un settore diverso dal mio, con incognite nuove da valutare, e dopo aver fatto una serie di considerazioni, scatta l'idea, quella di appoggiarmi, per avere una sorta di avviamento facilitato, ad un mio fornitore, in modo da avere una potenziale lista di clienti, ai quali proporre gli articoli di questa nuova azienda che tratterò.

I contatti si avviano e si stringono, non servono contratti firmati, si lavora molto sulla parola, quando c'è rispetto, presto incomincerò a visitare diversi punti vendita, quando questa mattina mi interfaccio telefonicamente con il mio contatto locale, era una settimana circa che non ci sentivamo, giusto per fare un punto della situazione, nell'ormai mio imminente avviamento reale in questo nuovo mercato.

Sono da qualche tempo nel commercio, ed ormai avverto quasi subito quando c'è qualcosa che non va, e questa mattina c'era qualcosa nell'aria, dopo pochi convenevoli, l'ennesimo colpo basso, una costante botta in punti dove è difficile parare il colpo, il beffardo tocco del destino che vuole mettere sempre lo zampino a sproposito: il mio collega "informale" della zona presto tratterà un'azienda concorrente alla mia, per cui non potrà fornirmi e passarmi l'elenco dei suoi clienti, dovendoli servire direttamente.

Quindi non solo non potrò contare su un appoggio, fornito da una rete più o meno consolidata di potenziali contatti, ma mi ritrovo anche un nuovo competitor sul mercato, spinto da una persona che è già inserita nel settore e che conosce bene le dinamiche di funzionamento.

Non riesco bene a definire le sensazioni che ho provato quando ho chiuso la telefonata, forse parlare di sfiga, di accanimento del destino nei miei confronti è troppo, ma certamente tutti questi paletti che sistematicamente mi ritrovo tra i piedi da qualche parte dovranno partire, non mi capacito del fatto che debba sempre sbattere i denti contro una porta che si chiude all'improvviso, senza un motivo apparente.

Reagirò, anzi, sto già reagendo, ho già in mente un paio di piani B, questo è fuori discussione, ma posso legittimamente incazzarmi per questi ciclici e ripetitivi problemi che si materializzano all'istante? Non pretendo assolutamente che tutto sia rose e fiori, che la vita sia una piacevolissima passerella sulla quale noi viaggiamo sulle ali dell'entusiasmo, ma questo perenne rimescolamento delle carte in tavola faccio fatica a sopportarlo, ho realmente bisogno di un po' di tranquillità, ma purtroppo non la vendono.

Sono situazioni che, al passare degli anni, ogni volta che si affacciano nella mia vita, in diverse maniere, è sempre più difficile affrontare, in quanto a 20 anni è un lampo sterzare e cambiare direzione, a 30 non cambia tanto, a 40 già cominciano alcuni problemi di tenuta, ed a poco più di 50, con uno recente passato molto precario ed incerto, diventano scogli veri e propri, che possono rompere il delicato equilibrio della barca che faticosamente cerchi di tenere in mare.

Passerà anche questa, come ne sono passate di più gravi, ma era davvero imprevista, e come tutte le cose negative, lascia un grande amaro in bocca e getta una strana ombra sinistra, come di un disegno generale che vuole a tutti i costi continuare ad essere caratterizzato da tinte grigio scure con tendeno inequivocabilmente al nero, e sono stanco di buttare secchiate di bianco rischiaratore, perché ho finito i pannelli e con le mani il risultato non è ottimale....

Domani è un'altro giorno, un altro post, un nuovo piccolo campo di battaglia, una nuova situazione da affrontare, ma oggi sono stato sconfitto pesantemente.

P.S.: ho voglia di fare una cosa insolita che forse non avrà un seguito, ma mi va di farla, perché in fondo mi fa stare bene.

Vorrei sottoporre alla vostra attenzione, in una sorta di presentazione alternativa, un nuovo utente, prendendo l'ispirazione da questo scatto che ho fatto ieri mattina...

20180530_090526.jpg

Foto di mia proprietà scattata con il mio smartphone

Segno del destino anche questo?? Casualità?? Non lo so, questa ape era quasi ferma sulla passatoia di ferro dietro casa mia, l'ho ripresa, e dopo l'ho appoggiata su di una pianta, sperando che si riprenda, perché non stava molto bene, a mio modestissimo avviso, sicuramente se c'era il nostro bravo e valente @phage93 avrebbe saputo cosa fare al riguardo.

Per chi non lo conoscesse, è un bravissimo apiculture, un nuovo utente di Steemit, autore di interessantissimi post sulle sue amiche api, ed è uno delle famose leve alle quali fornisco il mio piccolo supporto, meritato.

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Grazie @mad-runner . Ci vorrebbe un nuovo post per poter scriver in merito al tuo post @mad-runner ma recita un proverbio giapponese davanti agli ostacoli ci sono due alternativa o scappi o ti rallegri. Due alternative non sempre alternative. Ma perchè rallegrarsi? Certi ostacoli si ripresentano sempre, a distanza di 5, 10, 20, 40 anni. Sempre gli stessi ostacoli. Sembrano creati a tavolino e impersonificati dallo stesso tipo di persone.

Ma il punto è sempre lo stesso, perchè molto si gioca all'interno di noi. Ci sentiamo vittime oppure attori? Sono belle parole, ma chi me lo paga l'affito, le bollette, la benzina, i figli, la spesa, etc???

Non posso certo darti la risposta, ma l'ape che hai fotografato te la sta mostrando bene. L'ape secondo me rappresenta l'emozione. E l'azione di cura e compassione che naturalemente hai dimostrato nei suoi confronti è proprio l'azione migliore che puoi fare per te. Ovviamente hai posto una condizione dicendo che:

sicuramente se c'era il nostro bravo e valente @phage93 avrebbe saputo cosa fare al riguardo.

Ma sei proprio tu il @phage93 della situazione. Solo tu puoi fare in modo che quell'ape possa rallegrarsi di trovare la sua strada. Sei tu l'apiculture che cura ognuno dei tuoi pensieri, emozioni, azioni, ect... nel grande alveare della vita.

Io mi rallegro già e mi permetto di regalarti questa canzone che spero possa addolcire questa giornata : Almeno un po'

Non ci resta molto da fare in questi casi, ci si rimbocca le mani, ci si fa coraggio e si passa al giorno successivo, ai problemi successivi e così via.

Purtroppo hai proprio ragione, non è che ci sia molto da fare in questi casi se non provare a girare pagina al più presto, sperando che questo sia sempre possibile e che non abbia ripercussioni.
Grazie mille per il tuo gradito passaggio e per il commento rilasciato.

Ma era un'apetta veramente!!!!
In segno di buon auspicio è passata a farti visita!
Grazie mille per le belle parole spese @mad-runner!!
In bocca al lupo per questa esperienza nel nuovo settore!
Ogni giorno più tosti del precedente!

Grazie mille per gli auguri, e molto bella la tua frase di chiusura.
Ci si prova, caro @phage93, a fare sempre un po' meglio rispetto al passato, anche se il procedere della vita dice che è sempre più dura, ma lottare è doveroso e necessario, se ci fermiamo è la fine, con tutto quello che ci ruota intorno.

verissimo, i vecchi detti di una volta tornano sempre attuali!

Ciao @mad-runner, a parte la Francescana metafora sulle api (ah ah) come sempre un post che colpisce duro.
La quotidianeità che racconti è la nostra anche se forse in molti non se ne sono ancora accorti.
Viviamo sott'acqua, in apnea, mezzi vivi ma non ce ne rendiamo conto.
Sacchi da boxe per una vita che offre sempre tante delusioni.
Cosa fare allora?
Esattamente quello che stai facendo.
provando a reagire, colpo su colpo.
Sei un grande

Ti ringrazio per il prezioso supporto e per il contributo rilasciato dal tuo graditissimo commento.
Reagire, si è costretti a reagire, ma la voglia in alcuni casi tende a sparire, perché si vorrebbe affrontare il mondo con un atteggiamento ed uno spirito più positivo, essere realmente ottimisti e portatori di sorrisi, per carità, c'è gente che sta decisamente peggio di me, di questo sono sicuro, ma anche tanti, veramente tanti, che incontrano in tutta la loro vita intera i problemi che in certi periodi per me sono semplicemente quotidiani, scusa lo sfogo, ma anche tenersi tutto dentro non so se sia produttivo e fino a che punto.
Altro aspetto, non meno importante e strettamente correlato a questo, è che si innesca un deleterio meccanismo, che permette praticamente a chiunque di "sparare" sentenze su questi fatti, come se fosse normale e logico che le cose possano andare male, che non ci si deve fare nessuna aspettativa sul prossimo, come un abituarsi al peggio.
Non mi piace questo modo di ragionare, e finché avrò vita a campare, spero tanto di smentirli una volta per tutte.

Aiutare chi sta peggio e ambire sempre a stare meglio.
La realtà ahime è diversa.
Purtroppo quel che dici non è un fatto isolato ma la mera realtà dei fatti che chiunque con sfaccettature diverse prima o poi vivrà quindi mai essere "maestri di vita" che prima o poi come tu sai la vita passa a chiedere il conto.

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