Doveva arrivare, prima o poi...

in #ita7 years ago (edited)

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Questa è l'unica immagine "decente" che ho scattato, si riferisce all'ingresso comune delle "casine" di cui vi ho parlato nei recenti articoli postati, l'ho scattata al volo con il mio cellulare per dare un po' di realismo visivo, ma penso che il contenuto delle parole sia più significativo.
Questa mattina ricevo una telefonata, e mi dicono che c'era da accompagnare una parente all'ingresso di una via principale di Rimini, mi vesto e vado alle casine, dove lei si trovava per la visita al signore ricoverato, quello che definii "ignorante".
Non lo avevo mai visto ricoverato in stato cosciente, sapevo che riusciva a capire ed ogni tanto a distinguere qualcuno, ed una volta parcheggiata la vettura, mi incamminai verso l'entrata, abbastanza certo di quello che sarebbe capitato di lì a poco, e non mi sbagliavo...

Entrato nella stanzina, aspettai che un paio di visitatori lo salutassero, e quando giunse il mio turno, nonostante mi fossi preparato psicologicamente, avvenne il finimondo...
Vederlo a letto ed immaginarselo non era esattamente la stessa cosa, e quando mi avvicinai al suo viso, mi venne spontaneo dargli un paio di baci, che li solito ci scambiavamo solo per le ricorrenze, ed il mio cuore ebbe uno sbalzo fortissimo, perché l'effetto che ricevetti indietro fu impressionante.

L'ignoranza era sempre stato il tratto saliente per cui era famosa questa persona, ma il ritrovarmelo in quelle condizioni, con l'ossigeno sempre inalato, lo sguardo bisognoso d'affetto, la lucidità a tratti ma in quel momento presente, mi hanno riempito immediatamente gli occhi di lacrime, mi ripetevo che non era giusto, che ero io che dovevo fargli forza, che lui mi stava guardando e non era un bel segnale, ma non ce l'ho fatta, e per farmi perdonare la poca fermezza d'animo, mi venne spontaneo fargli un paio di carezze sul viso, non lo avevo mai accarezzato, e non contento, lo accarezzai e lo baciai sulla fronte, ed ancora non contento di tutto quanto, gli chiesi come mi chiamavo...

Con un filo di voce sentii un debole "Marco", e le gambe mi hanno tremato, si ricordava il mio nome, e questo fatto mi procurò un'ulteriore ondata di emozioni, al punto che dovetti staccarmi da lui per andare ad asciugarmi le lacrime, che nel frattempo stavano sgorgando copiose.
Non me l'aspettavo, ok la commozione, perché la persona, che ho accennato in precedenza, non è un cattivo elemento, ignorante quanto si vuole ma rimane una persona di cuore, ma ritrovarlo in quelle condizioni mi ha scatenato un turbine di emozioni, che si sono inserite nel già mio precario equilibrio di questi tempi.

Illusioni

Hai bisogno di illuderti, in questi casi, ed allora dopo aver trascorso un quarto d'ora in sua compagnia, mi sono congedato, ripromettendomi di andare a ritrovarlo, cosa che si è verificata questa sera, ma nel frattempo, ritrovata la via d'uscita, feci la classica domanda che farebbe un bambino, che vuole credere ancora nelle favole e nel lieto fine, e chiesi conferma se proprio non ci fosse davvero nessuna possibilità di salvezza, che tutto quanto non fosse solo un bruttissimo incubo, dal quale ci si risveglia tutti sudati, ma contenti che l'infernale sogno sia terminato, ma la risposta che ricevetti non lasciava scampo, da quel posto si esce solamente in una bara.

L'illusione non prenderà forma, eppure questo uomo alterna momenti di preoccupante aggravamento delle condizioni a situazioni in cui sembra che sia in sé al 100%, ci hanno spiegato che semplicemente è il decorso della malattia, di non farci false speranze, e di goderci gli ultimi periodi della sua presenza, perché si può parlare di giorni, forse settimane, ma ormai bisogna attendere solo che l'inevitabile si compia.
Oggi ne ho imparata un'altra, si dice che quando la luna cambia, quello potrebbe essere il momento, non chiedetemi il perché, in quanto non l'ho chiesto neanche io, il pensiero mi metteva i brividi, chiesi solo quando sarebbe stato questo cambio famoso, e mi risposero sabato notte, proprio la vigilia di Pasqua, momento migliore non si potrebbe prospettare...

Considerazioni

Alla luce di quanto sopra esposto, in questo momento ogni cosa mi sembra molto piccola ed insignificante, di fronte alla forza devastante della morte, perché di lei si parla, della mietitrice di uomini che prima o poi arriva a portare il conto, è inevitabile, è un destino al quale tutti prima o poi andiamo incontro, ma finché non ti ritrovi in queste situazioni, ti lasci coinvolgere dal gioco della vita, con tutte le sue dinamiche ed i problemi della quotidianità, è normale che sia così, se ci si ferma a pensarlo, ma spesso si perde il vero senso della vita stessa, e ci incazziamo e ci sbattiamo per questioni che non hanno nessuna ragione di esistere, cose che sono in grado di guastarci intere giornate o anche periodi ben più lunghi, e che sono poco più che banalità, ma la nostra pochezza istintiva ci fa apparire come problemi insormontabili, quando di insuperabile realmente c'è solo la morte.

Questa sera sono tornato per un periodo più lungo, sono stato più di un'ora in sua compagnia, non c'era praticamente gente e l'atmosfera era molto più rilassata, ma le cose cambiano, continuamente, ed il signore in questione questa volta non è riuscito a riconoscermi, a distanza di poche ore, ho letto nei suoi occhi marrone scuro lo sforzo di pensare a chi fossi realmente, ma l'ho sollevato dall'incarico, dicendoglielo io direttamente, ma ho capito che non mi aveva riconosciuto, maledetta malattia bastarda, che bruci il cervello in questa maniera, non hai proprio pietà di nessun genere.

Non ci sono sconti, non ci sono ribassi, l'iter sta andando avanti, ed una delle prossime crisi potrebbe essere l'ultima, ma la cosa più dolorosa è aver capito che dal suo sguardo che questa persona capisce quello che gli sta succedendo, non chiedetemi perché ho tirato questa conclusione, ma l'ho sentito, l'ho notato, l'ho percepito, usate il verbo che meglio credete, non cambierà più di tanto la sostanza dei fatti, lui sa che da quel letto non si alzerà mai più....

Mi sono chiesto diverse volte quale sia il miglior modo di morire, vi sembrerà un discorso assurdo, perché la maggioranza di voi, cari Steemians, è ancora molto giovane, ma io che, salvo aver una vita molto longeva, ho già superato la metà della mia vita teorica, ogni tanto mi passa per la testa questo pensiero, e sinceramente non sono mai riuscito a darmi una risposta.
Da una parte vorrei addormentarmi senza più svegliarmi, passando dalla vita alla morte dolcemente nel sonno, da un'altra parte vorrei invece vedere come ultima immagine il volto di una persona cara, una persona vicina al mio cuore, un figlio, una compagna, qualcuno veramente speciale, che mi tenesse forte la mano nel momento più duro che tutti purtroppo dobbiamo affrontare, e che mi fa paura, ma penso che sia una cosa normalissima, come normale è il fatto che adesso che sono solo in casa e sto piangendo e singhiozzando come se non ci fosse un domani.

Sapete, vi voglio confessare una cosa, che ho sempre avuto nel cuore, e che purtroppo si è avverata: quando pensavo nella mia gioventù passata alla vecchiaia, ogni tanto cercavo di immaginarmi a come potevo essere io da anziano, e come poteva essere mio fratello, ma sarà stata un po' per la "tenera" età, un po' perché la testa era presa da mille altri pensieri più leggeri, ma non riuscivo a figurarmelo da vecchio, come se il tempo per lui non dovesse passare, ed in un certo senso purtroppo ho indovinato, nei miei pensieri lui sarà per sempre giovane, la gioia di vederlo al mio fianco in questi anni me l'ha egoisticamente levata, peccato davvero.

Quest'anno sarebbe stato un anno speciale, un anno tondo per lui, non vi dico altro perché vorrei festeggiare simbolicamente con voi quel giorno, il giorno del suo compleanno, non manca molto, ci siamo quasi, ancora un po' di pazienza e poi ti ritroverò nuovamente, caro fratellone mio, spero solo che il mio pubblico di Steemit non si annoi con questi discorsi su di te, perché mi piace troppo ricordarti, ed oggi sento in maniera particolare la tua mancanza.

Immagine di mia proprietà scattata con il mio cellulare

Sort:  

Non ci annoi ricordando tuo fratello, ci mancherebbe. La sua storia è stata molto straziante e devastante ma ricordarlo mi sembra doveroso, perché in fondo è come se non fosse andato via del tutto se continua a vivere nei ricordi.

In merito al signore che ormai è spacciato mi dispiace molto, passi una vita a farti un’idea di quella persona poi la vedi così e ti fai prendere dallo sconforto e non riesci ad accettarlo e capisci che alla fine la cosa importante non era la sua ignoranza ma la sua presenza con tutti i i difetti del caso.

Un saluto e mi dispiace tanto 🌺

Ciao @g-e-m-i-n-i, hai centrato il discorso perfettamente, alla fine dei giochi, era la presenza che contava, certo, bisognava prenderlo un po' con le pinze, ma sostanzialmente se i discorsi andavano in una certa direzione, si riusciva a passare del tempo insieme di discreta qualità.
Purtroppo sono convinto di una cosa, che il cervello gli funzioni ancora, a tratti, e se potesse tornare indietro, probabilmente certe uscite fuori luogo non le commetterebbe, come anche io quando mi guardo allo specchio, ogni tanto mi dico "Marco che c...o hai combinato?!?!?", perché la mia stupidità a fasi alterne mi fa fare delle cose a volte veramente assurde!!
Ti ringrazio per le parole di conforto al riguardo di mio fratello, è un discorso importante per me, ma io la vedo nella mia ottica peculiare, capire che rimango dentro al "seminato" è fondamentale.
Grazie del commento!!!

La vita è befferda, crudele ma il finale è uguale per tutti. Goditi questi ultimi momenti e non andare oltre con la mente. Hai una famiglia e seppure con qualche difficoltà, devi pensare ad essa.

Bellissime parole, caro @miti, ed hai ragione, la famiglia deve andare avanti, anche perché il famoso detto recita "chi muore tace, e chi vive si dà pace", purtroppo è la vita stessa, hai questi momenti di forte sbandamento, perché comprendi la precarietà della vita stessa (guarda alla freschissima morte di Fabrizio Frizzi..), perché oggi si sei e domani chissà..., il filo che tiene ci tiene in vita è molto sottile, fortissimo, ma sottile, un bel taglio netto e si spezza, e tutto finisce.....
Grazie tante del passaggio, Carlo, e del gradito commento

Caro @mad-runner che post bello e profondo...hai messo da parte qualche dissapore e rancore ed è uscita la tua vera essenza, quella di una persona che sa perdonare...trascorri il tuo tempo con questa persona, adesso che l'hai riscoperta il tuo supporto sarà ancora più importante, perchè in quei momenti ciò che è importa è la vicinanza ed il conforto...non augurerei nemmeno al mio peggior nemico la solitudine...
E mai scusarsi di parlare di una persona cara, nel tuo caso di un fratello, perchè non c'è cosa più bella che ricordarlo ai tuoi amici, solo attraverso le tue parole potremo averne un piccolo ricordo anche noi.
Ti abbraccio

Cara @bariski, il tuo commento è emozionante e confortante, ed aiuta ad andare avanti, nonostante tutto, ed hai ragione perfettamente, quando affermi che la solitudine è un nemico potentissimo, tale da non essere augurata neanche al peggior nemico, perché quando ci si sente soli, si è veramente disperati.
Grazie ancora del tuo prezioso intervento, Buona Giornata!!

Che dire...se potessi dirti qualcosa che possa magicamente farti sentire meglio, te la direi, ma credo che qualunque frase potrebbe essere retorica o banale. Un abbraccio però te lo mando!

Guarda Dave, hai fatto tantissimo con queste tue semplici parole, delle quali ti ringrazio nella maniera più ampia possibile!!

Mi sono aggiornato sui tuoi ultimi post, non trovo parole parole per quello che è successo a tuo fratello...
Riguardo alla sanità hai pienamente ragione, un mezzo disastro, per fortuna siamo a livelli superiori di tanti paesi...e questo la dice tutta credo...
È secondo me normale pensare a come moriremo, è capitato anche a me a volte.. addormentatarmi e non sevgliarmi più probabilmente sarebbe quella che più mi aggradarebbe...ma speriamo che entrambi vivremo quest'ultima esperienza tra un bel po' di tempo!
Ti auguro tutto il bene possibile!
Fatti forza!!

Grazie mille @dexpartacus, per il tuo passaggio ad il gradito commento.
Sì, non sei il primo che dice che negli altri paesi è ancora peggio rispetto all'Italia, è un motivo di parziale consolazione, perché si potrebbe fare sicuramente meglio, sono tante le cose che andrebbero riviste, di servizi al riguardo ce ne sono tantissimi, ed altri di carattere e natura molto pesante, come quello che ho realizzato poco fa, letteralmente allucinante.
Grazie ancora per il passaggio, è sempre un piacere riscontrarlo

È sempre un piacere leggere i tuoi post, purtroppo è una magrissima consolazione...

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