Criptointesa - 58° puntata

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"Buongiorno Signor Fabrizio, mi consente di chiamarla Fabrizio??"

"Certamente, mi chiami come vuole, mi dica tutto, sono abbastanza spaesato in questo momento, anche perché non so minimamente perché mi trovo qui..."

"Si tranquillizzi, caro Fabrizio, apparentemente non c'è nulla di cui preoccuparsi..."

"Fino a un certo punto, sto cercando mia moglie, non mi risponde al cellulare e non è a casa, sono venuto qui esclusivamente perché ritengo che lei dovrebbe avere delle informazioni da trasmettermi, o qualcosa del genere."

"Effettivamente io questa mattina ho visto sua moglie qui in studio, ha aspettato una buona mezz'ora in sala d'attesa e poi l'ho ricevuta, non aveva un appuntamento, ci siamo intrattenuti non più di un quarto d'ora a parlare, sembrava tranquilla e risoluta, non ha fatto trapelare nulla di preoccupante né di allarmante, alla fine del colloquio mi ha lasciato questa lettera per lei, strettamente personale, ho avuto disposizioni di contattarla urgemente, ha specificato che oggi pomeriggio lei dovesse essere qui da me nello studio, voleva pagarmi un compenso per il mio operato ma non ho accettato denaro, conoscevo già sua moglie e le ho fatto semplicemente un favore, ecco qua la sua busta, prego, è sua, la prenda pure..."

Fabrizio guardò quella busta anonima, non vi era indicato nessun nominativo, la prese e salutò cordialmente l'avvocato, ringraziandolo calorosamente, non prima di avegli nuovamente chiesto se avesse avuto il sentore di dove fosse diretta...

"Non mi ha dato nessuna indicazione, nulla, ma ho l'impressione che, da quanto attentamente e meticolosamente mi ha consegnato quella busta, seconda la mia modesta esperienza professionale alcune risposte alle sue domande potrebbero essere contenute lì dentro, in bocca al lupo, caro Fabrizio, ..."

Si salutarono cordialmente, Fabrizio era ancora claudicante, anche se l'adrenalina era parecchio salita, in considerazione del fatto del contenuto di quella busta, lasciò lo studio associato con andamento altalenante, una volta sceso in strada adocchiò una panchina, sulla quale andò a sedersi, qualche bel sospiro di apparente sollievo, la busta era nelle sue mani, un piccolo brivido corse lungo la sua schiena al pensiero del suo contenuto, l'inquietudine non lo aveva mai lasciato da diverse ore ormai, gli faceva stretta compagnia, afferrò un lembo e incominciò a strappare il margine superiore, pochi secondi e il contenuto fu finalmente tra le sue mani, riconobbe immediatamente la calligrafia di sua moglie Greta....