Criptointesa - 17° puntata

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Lunedì mattina all'apertura del negozio Fabrizio si sentiva in pace con il mondo, strana sensazione, era da tempo che non la provava, ma essere riuscito a concretizzare quel piccolo miracolo, detenere sul suo account quei 2 Bitcoin, lo riempiva di gioia, da una parte avrebbe voluto immediatamente gridare a Gaia che le sue sofferenze economiche si sarebbero ammorbidite nell'immediato, dall'altro canto voleva almeno vedere quella ipotizzata rivalutazione concretizzarsi, almeno un po', opto per questa seconda eventualità, come del resto aveva già pensato, all'accensione del computer c'era un semplice messaggio privato di Gaia, "Ciao tesoro, felice che sia lunedì, sono qua che aspetto di leggerti, buona giornata."

Fabrizio replicò immediatamente...

"Ciao tesoro, mi sei mancata tanto...."

Un paio di minuti...

"Ciao Fabrizio, ho paura a confessartelo, ma mi sei mancato anche tu, un po' troppo per i miei gusti."

"Perché cara??"

"Perché, perché ho paura che questa cosa possa prenderci la mano, che alla fine si possa soffrire inutilmente, per qualcosa che non avrà mai uno sbocco, perché si fa fatica a tenere i piedi per terra, perché forse si vorrebbe.."

"Forse si vorrebbe..."

"Eeehhh, lo sai, come lo so io da tempo ma voglio rifiutare questo concetto o questa idea, vorrei mandarla via dalla mia mente, ma non ci riesco, non ce la faccio, non posso combattere contro qualcosa che è più grande di me, non è giusto, lo so, non è giusto sotto tanti punti di vista, non va bene, non deve essere perché non può essere, ma come faccio, come faccio a fermare questo fiume tumultuoso, è dura, magari parlandone un po' con te, magari mi riporti un po' in riga, magari sto farneticando e mi sto inventando tutto, magari sono una cretina e nulla più..."

"Gaia.."

"Dimmi.."

"Gaia.."

"Dimmi Fabrizio..."

"Ti amo"

"Lo sapevo, lo sapevo e lo temevo, non va bene, non si può, non va bene e non va bene, te lo dissi qualche giorno fa, non abbiamo un futuro, non lo avremo mai, per cui cerchiamo insieme di mettere la testa a posto, perché non siamo due ragazzini, non siamo di primo pelo, abbiamo una nostra vita, che non coincide assolutamente, abbiamo delle reciproche responsabilità, e dobbiamo tenere la testa sulle spalle, comportarci da persone adulte, senza troppi grilli per la testa, anzi, quelli li dobbiamo proprio mandare via al più presto..."

"Gaia.."

"Ti piace così tanto il mio nome??"

"Scusa, è un modo per avere la tua massima attenzione.."

"Scusa, dimmi pure, sono un po' nervosa per tutto quanto, volevo iniziare la settimana in modo diverso ma forse era giusto tirare fuori subito questo problema, prima che si incasini troppo, per cui dimmi pure, ti ascolto."

"Cosa provi per me??"

Attimi, più attimi, un po' più di tempo, poi la barra della scrittura si attivò sotto il nome di Gaia....

"Non lo so, non lo so, o forse ho ancora paura a dirtelo, perché ho paura, tanta, non te l'ho mai nascosto, di avere paura, paura di non poterti corrispondere, di non volerti corrispondere, o di sbilanciarmi troppo, verso un qualcosa che mi possa illudere e che alla fine sia una delusione perché avrei riposto delle aspettative che non si concretizzeranno mai, ha paura Fabrizio, ho paura di quello che provo e soprattutto di quello che potrei provare in seguito, se perdessi definitivamente la testa."

"Dimmi cosa provi per me."

"Ho paura Fabrizio."

"Non è la risposta alla mia domanda."

"Forse perché non voglio o perché ho paura a rispondere."

"Allora te ne faccio una io di domanda, dove te la puoi cavare con un no o con un sì........... Gaia...... Mi ami??"

"Non posso"

"Ti ho chiesto se mi ami"

"Ti rispondo non posso"

"Per favore, rispondi alla mia domanda, Mi ami sì o no????"

Nuova attesa, meno lunga, giusto qualche secondo di ultima, disperata resistenza, poi arrivò un....

"Sì."

"Cazzo, ti ci voleva tanto a dirmelo??"

"No, non ci voleva tanto, ma adesso ho ancora più paura"

"Io cosa ci sto a fare qua, se non a darti coraggio e convidivere la baracca con te?? Non posso annullare quello che provo per te, non ce la faccio, so che non è giusto ma ignorarti, ignorare quello che sto provando per te farebbe ancora più male, per cui non so dove andremo a finire, probabilmente hai ragione tu, sul fatto che non avremo mai un futuro, ma almeno sentirci, almeno parlarci, almeno provare delle sensazioni, almeno emozionarci l'un l'altro quello sì, lo possiamo fare, è così bello quello che provo per te, e sentire che anche tu lo provi mi rende immensamente felice, quando dicevo di volerti bene mentivo, è da un po' che ti volevo dire che ti amavo, ma mi sembrava ancora tutto così assurdo e irrazionale..."

Passarono alcuni minuti, l'uomo fu il più rapido tra i due a riprendere la conversazione:

"Gaia, ci siamo aperti così, a pelle, a sensazione, a bisogno, a desiderio, facciamo qualcosa in più, mandami una tua foto, vorrei mettere un viso alle parole che leggo, così, per vedere come sei, mi farebbe molto piacere..."

"Sono abbastanza restia a fare fotografie, soprattutto negli ultimi anni, mi sono progressivamente chiusa, in particolar modo da quando i miei figli sono andati a vivere per conto loro, ho una foto di qualche anno fa, non sono molto cambiata da allora, dove si vede e non si vede il mio viso, non mi voglio nascondere, non ho intenzione di farlo, ma è molto emblematica, e ci sono affezionata, quella se vuoi te la posso mandare..."

"E cosa stai aspettando... che arrivi a pregarti in ginocchio?? Se devo farlo lo faccio."

"Non c'è bisogno, il tempo di recuperarla..."

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"Accidenti."

"Accidenti cosa??"

"Accidenti, per non dire Cazzo quanto sei bella..."

"Esagerato...."

"Va bene, allora ti dico che sei una bella fighetta..."

"E va bene, sono carina, e tu come sei, visto che hai insistito per vedermi, anch'io voglio vederti..."

"Mi sembra più che giusto, il tempo di un caffè...."

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"Ma sei vero??"

"Sì, sono io, perché??"

"Ti immaginavo diverso, sembri un ragazzo, non che sei vecchio, ma dimostri sì e no trentanni..."

"Beh, la foto è di un paio di anni fa, ed è venuta molto bene, effettivamente qualche anno di meno lo dimostro."

"Non è la foto che è venuta bene, sei tu che sei bello, punto"

"Adesso sei tu che mi imbarazzi..."

"Dico solo la verità, dico solo che mi piaci, purtroppo ancora di più..."

"Gaia, ci stiamo conoscendo, semplicemente, siamo grandi, maggiorenni, vaccinati, viviamo, semplicemente, senza fare grandi progetti, al momento solo con la voglia di sentirci, e con questo sentimento dentro, ora ti devo lasciare, anche se non vorrei, perché mi manchi già, non vedo l'ora che sia domani, per risentirti, se ci sei questo pomeriggio meglio ancora, altrimenti quando puoi..."

"Vedo come sono messa, non ti assicuro nulla, ciao Fabrizio, ciao amore..."

"Ciao tesoro, ti amo"

"Come dicevano in Ghost?? Idem"

Continua...