A schema libero

Non so cosa verrà fuori dal post di oggi, è una bella giornata di sole ma non è bella la giornata, perché è arrivato il momento dell'addio, il percorso è terminato, e si lasciano le casine per un'altra, definitiva, collocazione.
Se fosse stato un parente strettissimo, tipo un genitore, probabilmente non avrei trovato la forza per scrivere queste righe, mentre invece senza un filo logico, in questo momento, ho bisogno di scaricare un po' di tensione, come stanno facendo da altre parti altre persone più direttamente coinvolte.

Ci sono già stati alcuni momenti intensi, in cui mi sono trovato di fronte ad emozioni forti, perché tali sono, di fronte a questi fatti tante cose passano in secondo piano, ma proprio tutte si fa fatica e farle andare nel dimenticatoio, ed un errore che a volte si compie è quello di "sfruttare" queste inevitabili e tristi occasioni per cercare di sanare contrasti vecchi di decenni addirittura.

Perché la mia mano è aperta, ma solo parzialmente?? Perchè sono attento, attento a tutto quello che succederà nei prossimi 2/3 giorni, non ce l'ho più con nessuno, e qualche motivo per portare rancore ce l'avrei, eccome, porterò segni di quei periodi per sempre, a livello economico, ma in un certo senso ho raggiunto un equilibrio, ho trovato la mia pace dei sensi, ho trovato una collocazione mentale ad alcuni elementi, ma quello che già è successo in questa mattina domenicale, non doveva capitare.

C'è stata una frase che mi ha mandato in bestia, una di quelle frasi che non hanno senso di esistere, eppure non si è persa un'occasione per pronunciarla, ed è avvenuto da parte di una delle persone sbagliate.
Io non chiedo nulla, ma arrivare ad invertire le parti no, proprio no, sei tu che ti stai comportando male, e mi dai la classica tirata d'orecchie, con una delle più stupide frasi fatte?!?! Ma vaffanculo, di cuore, non ti rompo il cazzo io, ti fai avanti te?!?!?

Si definiscono perbenisti del cazzo, formalisti, persone che riesco a mettere una maschera: no, io la maschera non la metto, la mia faccia è questa, prendere o lasciare, sono tranquillo, sono a posto, sono inquadrato nella mia posizione, non cerco rogne, ma non pestatemi i calli, per favore, e fate caso alla mano, si può aprire e distendere per una stretta cordiale, ma è più o meno a metà strada.
Sarebbe assurdo, non costringetemi a serrare le dita, io non voglio chiudere la presa, non mi va, ma non sono il buon sammaritano, portatemi rispetto, come io, che in certe discorsi sono dalla parte della ragione, perché ci sono fatti concreti che lo dimostrano, ve ne porto, e non lascio andare la lingua, perché non avrebbe senso, quindi tenetela a freno anche voi, a maggior ed ulteriore ragione.

C'è la luce, dietro alla mia mano e dietro alla tenda, cerchiamo di andare verso la luce, verso la vita, piuttosto che verso zone oscure, dove ci sono ed esistono altre tipologie di sentimenti, meno belli e nobili rispetto al sentimento dell'amicizia e dell'amore, io sono lì, che tendo verso quella meta, ma ci sono determinate cose da fare, e la decisione non è assolutamente di mia competenza, ci deve essere la volontà di un'interazione, senza la quale non si può fare nulla, se non almeno evitare di fare nuovi sbagli.

Basta, ho vomitato un po' di fiele e la chiudo qui, la vita è degna di essere vissuta, sempre, peccato che qui nello specifico non si parlava più di vita, ma di un altro stato, che con la vita non aveva più nulla a che fare da diverso tempo, per cui si è arrivati mestamente al capolinea, e bisogna volere bene e rispettarsi da vivi, dopo non c'è più modo di riparare, quello che è stato fatto è fatto, e non si può fare più nulla.