30 e sentirne 60

in #ita5 years ago (edited)

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Non so dove, ma da qualche parte ci sei....

Ti chiudi la porta alle spalle, simbolicamente chiudi anche i problemi dietro di te, non per sempre, ci mancherebbe altro, perché un pizzico di responsabilità che l'hai già, nonostante i tuoi 23 anni, vai verso la tua vettura, pronta per una serata in compagnia della tua nuova ragazza, è sabato sera poco dopo cena, la devi passare a prendere alle 21, un giretto sul mare e poi appuntamento con gli altri ragazzi, probabilmente discoteca, non ti entusiasma la prospettiva di tutto quel casino, la settimana è stata pesante, lavorativamente parlando, niente climatizzazione, un bel caldo davvero, clienti pallosi con pretese continue, per cui avresti solo voglia di stare un po' con lei, è talmente poco che siete insieme che ti sembra che il tempo non ti basti mai quando sei con lei.

Suoni il campanello di casa sua, è già pronta, apprezzi la puntualità, non ti piace aspettare né far aspettare, la vedi, elegante, sempre con i pantaloni, ogni tanto ti piacerebbe anche una gonna, ma sono molto leggeri e quasi impalpabili, la saluti con un bacio, ti fai superare nel raggiungimento della vettura, apprezzando il generoso ma sodo fondoschiena, fantastichi un attimo, poi tre passi più lesti e le apri la portiera, un po' di galanteria non fa mai male, guidi senza fretta, senza foga, godi della sua presenza e lei di te, i minuti passano veloci e raggiungete gli altri al solito bar, 4 cazzate, 3 battute e via verso la discoteca, a quei tempi si entrava relativamente presto, prendete un tavolo tutti insieme, lei ti si siede vicino, anzi, poco tempo e si siede sulle tue ginocchia, tra la poltrona infossata e tra i pantaloni leggeri che indossate lentamente scende verso la tua zona centrale, la sensibilità è alta, avverte in maniera inconfondibile il tuo apprezzamento, rimane lì, ferma, a movimentare la situazione sei già sufficiente tu, con la tangibile eccitazione....

Verso le 2 vi congedate dalla compagnia, avete voglia di un attimo di intimità, la via di casa sua è perfetta, abbastanza appartata e relativamente sicura, vi lasciate andare a reciproche effusioni, baci, carezze e le mani che perlustrano gli opposti sessi, poi la pace dei sensi, coccole, languidi abbracci ed effusioni, non vorresti lasciarla andare, la vorresti tutta per te quella notte, nel tuo letto, per passarla insieme, fino alla mattina, per poi riposare e godersi una bella domenica....

Più o meno andò così, quel sabato notte/domenica mattina, più o meno andò così, verso le 3 rincasai, ero in pace con il mondo, sapevo che c'erano dei problemi ma li avrei affrontati con calma, senza fretta, a pranzo mio fratello sarebbe salito al piano di sopra, dove vivevo io con i miei genitori, avrebbe parlato a lungo e a fondo, avremmo parlato, dovevamo parlare.....

Alcuni di voi conoscono come finì questa storia, quel pranzo non ci fu mai, quella domenica verrà ricordato a lungo, talmente a lungo che sono passati 30 anni esatti, proprio questa notte, ma pesano come dei macigni, al punto tale che sembrano non 30 ma 60, gli anni passati da quella maledetta notte che stravolse completamente la mia vita.

Vedi, caro @duranzo89, vedi perché quell'89 mi genera così tanta inquitudine?? E' la vita stessa, c'è chi va e c'è chi viene, mio fratello andò, per sua libera scelta, e tu venni, per scelta dei tuoi genitori, lo stesso anno con risvolti opposti, con sapori agli antipodi, non potrebbero essere altrimenti, le sfaccettature della vita sono innumerevoli, più delle stelle che splendono in cielo, e di stelle quella famosa notte ce n'erano parecchie in cielo, fu una notte calda e afosa come tutta quell'estate, il giorno successivo, un lunedì apocalittico, si scatenò un temporale di violenta entità, ricordo che percorsi con la mia vettura una strada di campagna e in un tratto in salita l'acqua era talmente tanta che si era formato un ruscello trasversale che attraversava la strada stessa, troppo disgusto per tutto quanto per preoccuparmi, lo affrontai schiacciando brutalmente l'acceleratore a fondo, le ruote mordevano l'asfalto sgommando rabbisamente, il superamento dell'ostacolo avvenne con non poca fatica, ma era uguale, non sarei morto, non c'era nessuno dall'altra parte della carreggiata, non potevo farmi nulla di male, se non danneggiare la carrozzeria, della quale non me ne fregava assolutamente un cazzo in quel momento...

Quante volte mi è mancato, quante volte ho cercato invano un aiuto, di come quelli che solo lui poteva darmi, non ve lo so spiegare bene, cari Steemians, cosa avesse di particolare il nostro rapporto, ecco, forse, detto proprio proprio in due parole, noi ci volevamo bene sul serio, nel senso letterale che uno era pronto a buttarsi nel fuoco per l'altro, quando sai e conosci questi fatti avendo e continuando a vivere una mancanza del genere ti senti rotto a metà, come se progressivamente ti venisse a mancare un pilastro fondamentale della tua vita.

Non me ne sono accorto subito dell'importanza della sua assenza, è un fatto che si è via via venuto accentuando nel corso degli anni, fino a divenire drammaticamente attuale e urgente negli ultimi tempi, dove poter contare sul suo apporto sarebbe stato per me vitale, come del resto avevo fatto per lui in qualche occasione finché è rimasto in vita, uno per l'altro e l'altro per uno, eravamo solamente in due ma formavamo una grande squadra, nel nostro piccolo, a noi bastava, a noi bastava così, o meglio, a me bastava, peccato solo che non possa dire altrettanto e completamente fino in fondo per lui....

Non so se sarò vivo tra altri 30 anni, ogni tanto qualche tassello nella mia vita sparisce, non sto parlando solamente di persone anziane ma anche di miei coetanei o addirittura persone più giovani di me, non sono ancora al livello che devo ringraziare ogni volta che apro gli occhi e vivo un altro giorno, ma nella vita non si può mai sapere quale sia il nostro destino, per cui vado avanti, così, pensando e ripensando, a quello che sarebbe stato, a quello che poteva essere, a come sarebbe stata la mia vita se lui fosse ancora vivo, come era più che legittimo sopporre, invece di troncare tutto quanto in maniera così violenta e repentina, l'anno prossimo rappresenterà un perfetto bilanciamento, 31 ha vissuto e 31 anni saranno quelli trascorsi dalla sua morte, che tristezza, come passa il tempo, dire che non ho vissuto questi anni sarebbe ingiusto, ma guardando alla qualità della vita questa mancanza c'è, pesante, e ci sarà sempre, sempre maggiore all'avanzare del tempo, sono finiti i tempi in cui lo sognavo, e appena mi risvegliavo maledicevo il cielo per la sua morte perché mi sembrava che tutto fosse reale e che fosse ancora in vita, ormai lo sogno talmente di rado che già durante il sogno so che è morto, che non è reale, che lo posso vivere solo durante quella finzione, è una certezza assoluta, un dato di fatto, purtroppo, sei morto, caro fratello mio, non nei miei ricordi ancora.....

Foto di mia proprietà, scattata con il mio smartphone, è il cielo di notte, di questa notte....

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Arrivo in ritardo, ma arrivo.
Come sempre, non ci sono parole adatte per aggiustare quello che hai vissuto, per cui ti abbraccio forte.

A volte mi rendo conto che non è facile commentare certi post, probabilmente questo è uno di quelli abbastanza ostici, dove ci sono situazioni e fatti molto particolari, mi basta e mi avanza il tuo intervento, un segnale di presenza che in casi come questo crea conforto e rasserena, grazie del tuo prezioso e impagabile passaggio, ricambio di cuore l'abbraccio, un caro saluto

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