Contest: Un cervo volante e la avversione per gli insetti

in #ita6 years ago

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Tante volte mi sono soffermato a pensare da dove arrivi la avversione che io stesso provo verso molti insetti come ad esempio i ragni mentre altri come le api, le coccinelle, e appunto gli scarabei e cervi volanti invece mi piacciano. Ho pensato che forse essi hanno una bruttezza intrinseca oppure che siamo vittime di certi stereotipi ma in realtà una risposta a questa domanda non ce l’ho. Ad esempio Topolino non riesce a togliere la paura generalizzata verso i topi. Forse che si tratti dei fatto che mordono e li percepiamo come pericolosi e sporchi? Forse ma per quanto riguarda i ragni penso che avrei comunque un certo ribrezzo anche se non mordessero. Sarei curioso di sentire la vostra opinione su questo punto e donerò un sbd alla risposta che mi piace di più , intanto buona domenica.

Sort:  

io non li schifo in generale
ce ne sono alcuni dai colori spettacolari o dalle caratteristiche uniche
peraltro, entriamo nell'ordine di idee che prima o poi saranno cibo ;)

Ciao, caspita questo mi fa veramente impressione! I ragni se sono piccoli non mi fanno alcun effetto, ma se già superano il centimetro ho le mie difficoltà. Gli altri insetti non mi fanno particolare ribrezzo tranne le cimici che mi fanno venire la pelle d'oca, sarà che alle medie me ne trovai una tra i capelli e rimasi scioccata, da allora ho una vera e propria fobia! L'ho trasmessa anche ai miei figli, il più piccolo 2 anni la chiama la "picece"!

L'aracnofobia è un malessere che molte persone provano quando vedono o leggono di ragni. Ne soffrono maggiormente le donne rispetto agli uomini.
Molte tesi a riguardo sull'origine di tale fobia (aracnos: ragno) affermano che l'origine di tutto sia dovuto a ricordi ancestrali, quando l'uomo effettivamente era intimorito da questa tipologia di insetti, essendo essi la causa di gravi problemi. Quindi già dal popolamento delle caverne da parte dell'uomo, il contatto con i ragni è stato traumatico, dovendo le due parti dividere gli stessi spazi.
Oggi infatti l'aracnofobia viene vista moltissimo come un problema a livello psicologico, mentre in passato e nel profondo si riferisce ad un istinto di sopravvivenza. Spesso viene ridicolizzata, soprattutto in occidente, dove la natura dei ragni è essenzialmente innoqua: al massimo possono morderci nella maggior parte dei casi, ma il più delle volte tendno a fuggire.
In zone come l'Africa o l'Australia esistono ragni seriamente pericolosi e lì l'aracnofobia viene compresa in modo più serio.
Ho amici che con difficoltà riuscirebbero a leggere il tuo post e i commenti che ci sono qui sotto. Parlarne per loro rappresenta già un problema.
Rimane comunque il fatto che conoscere per comprendere è il principio fondamentale per suparare ogni fobia: abituarsi a convivere con i ragni può permettere di superare anche questi problemi.

interessante il discorso dei ricordi ancestrali ovvero io direi istinto, tipo quello dei cani?

Saper dominare gli istinti è ciò che ci permette di non caderne vittima e differenziarci dagli animali. E' anche pur vero che noi, essendo una razza sviluppata, abbiamo comunque elementi istintivi che determinano le nostre qualità e le nostre paure.

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