Navigare sulla Blockchain a bordo della SteemPostItalia Boat? È come essere in crociera

Sono anni che cerco di capire perchè noi artisti ci affolliamo su FaceBook, YouTube, Twitter e Instagram considerandoli come i collegamenti preferenziali con i nostri ascoltatori. Sono sempre piú dell'idea che in fin dei conti ci allontanano. Ci danno l'illusione di vicinanza mentre l'unica certezza che ho constato in questi anni è stato un lento e inesorabile allontanamento. Ovviamente voglio rassicurarvi in quanto mi considero abbastanza negato con i social e con la comunicazione sul web, quindi a queste mie considerazioni non dategli troppo peso soprattutto se siete convinti e sicuri della vostra strategia di web comunication.

Poi un giorno mi è apparsa la BlockChain, che aspettavo ormai da tempo. Non era un miraggio o un frutto dei miei desideri, ma una realtà bella e presente. Un'evidenza, la storia la conoscete già. A proposito i Regata Collective sono riusciti a tradurla in musica in uno dei loro capolavori : Satoshi Timestamp. Un bel giorno arriva Satoshi Nakamoto e decide di iniziare l'infinito, era il 2009. Pone il primo mattone dell'architettura web che caratterizzerà tutto il 21 secolo e poi non si fa piú vedere.

Era il lontano 2018 e molti utenti si apprestavano a entrare in questo nuovo mondo. La prima spinta ovviamente fu dettata dalla pura avidità, ognuno voleva guadagnarci sopra il massimo possibile nel più breve tenpo possibile. Fu un periodo di transizione, dove una collettiva psicosi di massa trasportava milioni di investitori a seguire con apprensione una serie di grafici che andavano su e giù. Sembrava di essere all'ottovolante.

Fatto sta che proprio in quel periodo una ristretta cerchia di Steemiani Italiani si cimentava ogni giorno a scrivere post sempre più interessanti. Sapevano che quello che avrebbero scritto sarebbe rimasto come scolpito nel marmo. Anche 4000 anni dopo quelle storie si sarebbero potute leggere, perchè erano state cryptografate e registrate su un numero spropositato di server. Ogni loro parola rimaneva per sempre incastonata nella blockchain.

Fu in quegli anni lì che piano piano presero coscienza del loro potenziale. Piano piano si resero conto che il mondo decentralizzato stava emergendo. Il valore economico si equilibriò con quello artistico e tutti quei milioni di milardi di dollari che facevano la spola tra Panama, la Svizzera e le Barbados piano piano cominciarono a confluire dentro la blockchain, ma non più per avidità, piuttosto per la conoscenza e per la creazione di valore. Per permettere ad un più alto numero di esseri umani di poter contribuire a migliorare questo mondo attraverso i contenuti.C'era all'epoca un cantautore ordinario che si era ficcato nella testa di dare il suo umile contributo. Ogni giorno scriveva canzoni cercando di dare un senso a quell'enorme trasformazione in atto. Da una parte il mondo centralizzato con FaceBook e il Grande Flagello dall'altra Steemit e Musicoin. La prima cosa che fece fu quella di mettere una buona parte di tutta la sua discografia su Musicoin e infine iniziò a remare insieme ai suoi compagni sulla SteemPostItalia Boat che navigava soave sulla blockchain.

In quanto cantautore capì molto presto che tutto inizia dal QR il (Quick Response Code). Con questo codice avrebbe avuto un contatto diretto con tutte le persone che avrebbero potuto apprezzare la sua musica. Non aveva più bisogno di FB, Twitter, o per lo meno non in maniera esclusiva. Non c'era più bisogno di passare da un intermediario per poter ascoltare musica, ne per essere remunerato per le 5-6 ore di lavoro quotidiano. La blockchain si occupava di tutto.
A noi cantautori non ci restava altro che fare il nostro lavoro, in modo onesto e dignitoso. E sempre con un QR in tasca

Discografia su :
Musicoin
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