La depressione? Una fedele compagna

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Non chiedetemi quali siano le differenze tra le 80.000 diverse forme di depressione. Io conosco bene la mia. Abbiamo fatto un patto quando avevo appena 18 anni. Arrivò come un martello e mi stese. Tornai a casa da scuola e mi ritrovai nel panico più completo. Cosa sia, da dove venga? Perchè? Domande inutili quando ti senti nelle sabbie mobili fino al collo. Più ti muovi, più pensi e più sprofondi. Ogni ragionamento logico appesantisce ancor di più.

Depressione - fotografia di Maurizio Leoni

Mi ritrovai a letto, immobile. Con il mondo che girava come un pazzo. I pensieri erano un tornado ed io ne ero schiacciato. Mi sentivo inutile, superfluo. Durò qualche giorno. La preghiera fu in primis l'azione che mi permise di poter respirare e poi anche di poter iniziare a dormire. Uscire di casa non era più un'opzione realistica. Impossibile. La mia depressione mi spinse fino all'estremo. Immagini di morte. Coltelli. La depressione era come un fucile puntato alla tempia. Mi obbligò a decidere cosa sarei stato? E l'unica risposta che mi detti fu che sarei stato me stesso, qualsiasi cosa fosse successo. Questa fu l'unica risposta valida. L'unica risposta che mi fece compiere quel passo nel vuoto.

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Ho scoperto poi che era solo un'illusione, ma l'illusione di un treno che ti sta per schiacciare diventa vera quando senti il sudore freddo nella schiena. Questa depressione mi accompagna adesso fedele, come un cane e fa capolino tutte quelle volte che mi dimentico di essere me stesso per troppo tempo. Certamente con gli anni abbiamo imparato a conoscerci. Adesso mi aiuta nello scrivere canzoni, mi aiuta quando perdo il sentire con la vita. Lei arriva ormai con la stessa tecnica di sempre. Sofferenza interiore. Specialmente la notte o spesso al risveglio. Un pesantissimo senso oppressivo e ansiogeno che mi spinge come prima cosa ad andare a pregare e come seconda a scrivere canzoni. Non ultimo mettere i piedi nella natura. La depressione si amplifica nelle quattro pareti di cemento armato, lei ti spinge ad uscire. Solo che spesso quando ce la sentiamo dentro non vogliamo uscire. Ognuno comunque ha la sua depressione, credo.

Il nome depressione è tuttavia un nome medico e già Ippocrate la definì una condizione di melanconia. Qundi in questi anni l'esperienza di vita mi ha fatto rivedere il nome e a fianco di depressione mi sono permesso di aggiungere fedele compagna. Perchè anche lei a modo suo cerca di farti vedere quale sia il migliore cammino per te. Dedico questa canzone a Julian che è partito ieri insieme alla sua depressione. Buon viaggio amico mio.

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La depressione

La depressione è una sensazione
che portiamo dentro fino a quando il tempo non la tira fuori
La depressione è una grande illusione
che ci protegge talvolta dai momenti più difficili
La depressione fa sentire le cose come fossero pesanti una montagna
Questa depressione la taglierei con il coltello e sarei più bello

Al centro di una città ci sta sempre l'energia
di quello che la popolazione nasconde alla propria coscienza
Le strade si congiungono, i preti si dispongono
le anime si perdono e il tempo ruba ancora

Sono qui con questa emozione a descriverla nei minimi particolari
Sono qui in questa canzone a scoprire che non si può trovarne di diverse
Piangere non servirà a farti passare al di là
Tutto quello che posso fare è metterla sui ferri
Tutto quello che posso fare è trasformarla in valore

Al centro di una città ci sta sempre l'energia
di quello che la popolazione nasconde alla propria coscienza
Le strade si congiungono, i preti si dispongono
le anime si perdono e il tempo ruba ancora

Discografia: http://jam.dj/vpe4

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Che questa musica possa accompagnarvi nell'era della blockchain al meglio!

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