Ecco a voi la mia intervista per SCORUM-ITALIA!

in #ita6 years ago

Ciao a tutti,

oggi è un vero piacere per me condividere con voi la mia intervista per SCORUM-ITALIA!

Potete trovarla in lingua inglese sul profilo ufficiale di @SCORUM-ITALIA a questo link.
A tal proposito voglio ringraziare @girolamomarotta per tutto il lavoro e tempo impiegato per la realizzazione, l' editing e la traduzione dell'intervista. Ma soprattutto per le belle parole e dialoghi che questa intervista ci ha permesso di scambiare. GRAZIE!!

Mi sono iscritta a Scorum da pochissimo tempo e ho avuto modo di scrivere qualcosa riguardo la mia carriera da bmx rider solo nel mio post introduttivo.
SCORUM-ITALIA ha pensato che meritavo una presentazione più approfondita e così ha deciso di realizzare questo piccolo progetto.
La collaborazione è stata veramente piacevole ed entusiasmante e, a dire la verità, anche un po' emozionante per me, poichè mi ha permesso di viaggiare indietro nel tempo e riportare alla mente alcuni dei momenti più belli e preziosi della mia vita.
Una parola tira l'altra ed ecco a voi il risultato: BUONA LETTURA!


Foto di mia proprietà


Partiamo con una domanda che ti avranno fatto mille volte, ma che serve per rompere il ghiaccio...

Come e quando è nata la tua passione per il BMX?


Foto di mia proprietà

Ho cominciato bmx all’età di 8 anni.
Un po’ penso sia stato il destino. Ci sono meno di 20 piste in Italia e io vivo a soli 400 metri dalla mia.
La vedevo ogni giorno e la curiosità di provare era sempre maggiore. Così quando c’è stata l’occasione, ovvero una serie di giornate di pista aperta per chi volesse provare, ho subito dato la mia presenza.
Ma è bastata solo una volta per capire di volerlo fare... un vero e proprio colpo di fulmine, me ne ero subito innamorata!


Il bmx è uno sport tosto, anche pericoloso, diciamo che, per definizione, non è una roba per signorine. C’è una difficoltà maggiore per una ragazza che lo pratica ad alti livelli rispetto ad un collega maschio? E quante sono le ragazze a praticare questo sport a livello professionistico in Italia?

Ho sempre corso sin da piccola in mezzo ai maschi e fino a 15/16 anni ho tenuto botta. Soprattutto da piccolina ero sempre io quella da temere, starmi davanti non era facile. Insomma, non c’era differenza, ho fatto dei podi ai campionati italiani pur essendo l’unica bambina a correre.
Poi si sa che le ragazze si sviluppano prima dei ragazzi e, infatti, c’è stato un periodo in cui ero più grande di loro e avevo più forza.

Ma quando sono in ragazzi a crescere.. beh.. non c’è più storia purtroppo!
Inoltre, una differenza rispetto ai ragazzi che ho riscontrato in passato, oltre ad una questione fisica, riguarda l’ emotività. Da ragazza ho sempre vissuto in maniera molto emotiva e razionale le mie esperienze.. emozioni come la paura mi hanno frenata molto e poi... pensavo troppo! Mentre il BMX è uno sport che richiede una mente lucida e libera e ovviamente anche un po’ di pazzia!

In Italia ci sono pochissime ragazze che corrono e, a causa del numero al di sotto dei requisiti minimi per gareggiare, spesso non possiamo nemmeno partecipare alle gare.
Come atleta donna prima Junior ed ora Élite (che sono le due categorie Top nel bmx) penso di essere stata l’unica ragazza italiana nella storia (sicuramente da quando ho cominciato a fare bmx) a competere a livello internazionale con buoni risultati. Nel 2014 all’età di 17 anni ho ottenuto un 7 posto ai campionati mondiali di Rotterdam nella categoria Junior.
Attualmente abbiamo in Italia una campionessa europea in carica nella categoria 11 anni che sembra promettere bene per il futuro. Mentre in passato ci sono state altre ragazze di alto livello che purtroppo in seguito a infortuni e difficoltà varie hanno dovuto smettere.



Foto di mia proprietà


In Italia esistono le strutture che permettano di arrivare ai massimi livelli?

Le strutture che ci sono sono buone, in provincia di Verona c’è una pista in formato olimpico che ha ospitato anche la finale del campionato europeo un paio di anni fa.
Forse le carenze in Italia riguardano maggiormente la quantità più che la qualità. Poche strutture e pochi riders in tutta la Penisola e principalmente concentrate nelle stesse regioni.
In gara bene o male si gareggia sempre con le stesse persone, la concorrenza e la competizione non è così agguerrita come in altre nazioni europee ed è un aspetto che secondo me si vede nelle gare all’estero sin dalle categorie più giovanili.
Ma penso che questo sia un problema che riscontrano tutti gli sport poco conosciuti e talvolta mal considerati “minori”.


Ok, parliamo di te...Qual è stato il ruolo della tua famiglia e cosa pensano i tuoi amici di questa tua scelta di vita?


Foto di mia proprietà

La famiglia mi ha sempre sostenuto, soprattutto quando ero piccola. Facevamo delle belle trasferte insieme sia in Italia che all’estero. Ricordo ancora il mio primo campionato europeo nel 2007 in Francia. Eravamo in tenda e c’erano entrambi i miei genitori con me a sostenermi. È stato uno dei momenti più importanti e più belli di tutti questi 12 anni di bmx, soprattutto perché ero tornata a casa con la mia prima vittoria!
Anche i miei amici sono sempre stati entusiasti di me e delle mie esperienze, non posso lamentarmi dai.
Poi devo dire che “famiglia” nello sport lo diventa anche il proprio team e tutte le persone che ti sostengono e ti stanno vicino!


Qual è la cosa più importante alla quale hai dovuto rinunciare per il bmx?

Penso che i sacrifici siano molti se si vuole intraprendere una vita da sportivo.
Ho iniziato a viaggiare molto già in tenera età e così facendo ero spesso assente sia a scuola che con gli amici.
La stagione del bmx generalmente comincia a fine inverno e finisce verso ottobre, con tutte le gare più importanti come i campionati europei e i mondiali concentrati nel periodo estivo.
Per questo motivo, durante l’adolescenza ho visto le vacanze solo raramente.
Anzi, finita la scuola i miei allenamenti occupavano gran parte delle mie giornate, tutti i giorni due volte al giorno. Ero molto stanca la sera e di tempo libero ne avevo ben poco.
Per questo motivo ho rinunciato anche a molte cose quali feste, compleanni, eventi importanti, serate con gli amici..
A volte mi capitava persino di sentirmi diversa dai miei compagni, proprio perché il mio stile di vita era completamente differente!
Però una cosa è sicura.. non rimpiango nulla e farei tutto una seconda volta. Sono stati tutti sacrifici che mi hanno permesso di fare quello che mi appassionava di più e soprattutto che mi hanno portato a vivere delle esperienze incredibili.


La tua gara più bella

Eh, la scelta non è semplice, più di una gara meriterebbe di essere citata per un o motivo o per un altro.
Ma togliendo il mio primo europeo del 2007 di cui ho già accennato, la mia scelta ricade su un circuito europeo del 2012 tenuto in casa qui a Vicenza.
C’erano tutti i miei amici, compagni ed il paese sulle tribune.. gareggiare un europeo in casa è bellissimo perché per l’occasione le tribune sono colme di persone che fanno il tifo per te!
Attendevo con molta ansia quel momento, ma il martedì prima della gara feci una brutta caduta. Il risultato fu una forte botta dal fianco alla gamba che mi impediva persino di camminare.
Non so cosa fosse, non feci nemmeno degli accertamenti nella speranza che tutto andasse via prima del weekend. Le cose, però, non migliorarono troppo e arrivato il sabato il dolore era così grande che decisi di non correre durante la prima giornata di gara.
Ma.. avevo così tanta voglia di gareggiare che la domenica decisi di mettermi in gioco lo stesso.
Il dolore nelle qualificazioni si faceva sentire, non ero nelle prime posizioni, ma riuscii comunque a qualificarmi per la finale.
In finale, beh, la grinta era troppa e consapevolezza di essere la più forte mi fece dimenticare tutto il male! Non riuscivo a pedalare al 100% della mia forza, ma nonostante questo sono riuscita a trovare i modi per passare davanti e, una volta in testa, ho dominato la gara fino alla fine, con tutto il pubblico e gli amici in festa!
Quella sensazione di felicità e di soddisfazione una volta oltrepassato il traguardo la ricordo ancora molto bene!
È stata una delle gare più belle e più grintose che abbia mai fatto.
Tutta la forza che mi portò alla vittoria non partiva dal corpo, ma dalla testa! E per quanto riguarda la mia esperienza personale posso dire con certezza che proprio la testa, soprattutto in gara, vale molto di più di qualsiasi preparazione fisica!


Foto di mia proprietà


Qual è stato, invece, il momento peggiore?

Tra i momenti peggiori non posso evitare di parlare degli infortuni!
Gli infortuni fanno parte del gioco, è inutile negarlo.
Inaspettatamente arrivano e così, di colpo, interrompono dei percorsi ben lavorati per tutti i mesi precedenti.
Il dolore fisico non è sempre facile da sopportare, quello mentale tanto meno. Perché l’infortunio un po’ demoralizza, soprattutto quando accade in momenti di massima forma!
Nella mia esperienza posso parlare di fratture, micro fratture, distorsioni, botte, punti, etc etc..
Poi, invece, il momento peggiore provato in gara, è stato probabilmente durante l’ultima Coppa del Mondo che ho “fatto” a Manchester nel 2016. (Effettivamente, è come se non l’avessi fatta quella gara). Il periodo non era dei migliori.. avevo avuto delle delusioni e vissuto dei momenti un po’ difficili che mi avevano condotta in un circolo molto negativo. Mentalmente ero assente, piena di insicurezze, ansia a livelli altissimi e paura, sia di non farcela ma soprattutto di deludere le persone che mi stavano intorno. Ero così bloccata da quell’ ansia soffocante e circondata da sentimenti negativi che quando giravo in pista rischiavo solo di farmi male.. e così accadde veramente facendo delle cadute anche molto inutili.
Dopo quella brutta esperienza ho deciso di prendere una pausa e di non toccare la bici per un po’, almeno finché non ritrovavo un giusto equilibrio e un po’ di serenità.
Da quel momento ho capito che non bisogna mai trascurarsi o evitare di ascoltarsi.

Quando la mente chiede una pausa bisogna concedergliela.
Quando il corpo chiede una pausa bisogna dargliela.

Se la competizione non ti fa stare bene allora c’è qualcosa che non va.. bisogna cominciare a farsi qualche domanda, eventualmente accettare i propri limiti e sapersi anche fermare ogni tanto!
Alla fine siamo esseri umani e non macchine.. con tutti i nostri limiti e pregi.. siamo tutti diversi e viviamo le esperienze in maniera diversa.. abbiamo tutti un carattere e una storia unica.. e tutto ciò che siamo e viviamo influisce su di noi e sulle nostre prestazioni.
Di certo non sempre è facile tenere sotto controllo le emozioni e ciò che ci passa per la testa! Almeno per me è così... ma è molto soggettiva la questione.



Foto di mia proprietà


Sei entrata da pochissimo sulla piattaforma. Cosa pensi di Scorum e quali sono i tuoi obiettivi qui?

Per quanto riguarda Scorum ho subito pensato che fosse una piattaforma molto interessante e originale.
Senza crearmi programmi nè aspettative (che a me non piacciono) l’unica cosa che sicuramente voglio fare qui è condividere le mie esperienze, parlare di BMX e di come lo sport è stata per me una dottrina di vita.
Inoltre, il bmx è uno sport poco conosciuto e proprio per questo penso che debba essere raccontato di più!


E invece quali sono i tuoi prossimi obiettivi sportivi? Pensi di aver raggiunto i tuoi limiti o punti a migliorarti ancora?
Di obbiettivi ne ho ancora tantissimi da raggiungere!
La passione per questo sport è enorme e l’obiettivo più grande è sicuramente quello di stare bene, essere felice e divertirmi.
Anche se al momento non sto più facendo gare internazionali, i miei obbiettivi rispetto una volta sono più di carattere personale. Cerco di migliorarmi e imparare cose nuove, punto ad aumentare il mio livello tecnico e ad acquisire molta più confidenza con la bici. Non avendo più la pressione di una volta penso sia il momento perfetto per farlo!
Mi sto sfidando sul “manual” per esempio, sia in pista che in strada. Da inizio anno vedo dei miglioramenti enormi ed è bellissimo quando si riesce a vedere un risultato dopo tanti mesi di esercizio!
Insomma, per il momento è questo il mio più grande obiettivo: migliorarmi, stare in forma e soprattutto serena.

Poi per il futuro.. beh chi può saperlo?



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Grande! Bellissima intervista, coinvolgente! Tanta stima per te @kurtein24k

Ti ringrazio davvero tanto per le bellissime parole!!
Meritavi assolutamente di poterti raccontare, era già da un po’ che quest’idea mi frullava per la testa e questa era l’occasione giusta, visto il tuo ingresso su Scorum.
Credo che sia venuta fuori una bella intervista, grazie alla semplicità, alla sincerità e alla passione che ci hai messo.
È stato un grande onore per me e ancora grazie di tutto!!

Più che un'intervista è una vera e propria biografia, molto accurata e particolareggiata, frutto di un'eccellente lavoro di presentazione, complimenti davvero

Proprio una bella intervista! Si legge chiaramente la tua essenza e il mondo che c'è dietro.
Bravi!

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