Yo no soy marinero (by @kork75)

in #ita5 years ago

Yo no soy marinero...

“Allora è questa la targa che ricorda la tragedia?” Domandò tristemente Martin, che scese dal suv e si avviò verso la scultura in acciaio raffigurante una chitarra e tre dischi.
“Si, è lei, siamo arrivati, siamo nei pressi di Meson City. Il navigatore dice: Gull Avenue a circa otto chilometri da Clear Lake; è qui che il tre febbraio del 1959 persero la vita in un incidente aereo, tre grandi promesse del Rock”, rispose James accompagnando la portiera.
“Buddy Holly, Ritchie Valens e Big Bopper… Pochi minuti dopo il decollo, si schiantarono su un campo di grano. Come lo chiamano quell'incidente?”
“Il giorno in cui è morta la musica”
“Il più giovane dei tre era Valens, Ritchie Valens. Aveva diciassette anni e arrivò al successo con La bamba. Quella canzone era una piacevolissima contaminazione di un ritmo latino-americano con il rock 'n' roll”, disse James.
“Yo no soy marinero”, si mise a canticchiare Martin.
“Soy capitan Soy capitan, soy capitan”, fece eco James.
“Raccontami qualcosa di lui, sai sempre un mucchio di aneddoti sui musicisti”, disse Martin supplicando l’amico.



Immagine CC0 creative commons

James allora raccontò di Connie. Quando la donna restò vedova, raccolse le sue poche cose, prese per mano i suoi due bambini, e salì sul primo autobus per Filmore; il piccolo Richard seppur a malincuore lasciò così la città di San Fernando. A Richard piaceva cantare, e la madre gli chiedeva sempre d’intonargli quel motivo che gli metteva tanta allegria e che gli ricordava il giorno del suo matrimonio. La casa di Filmore non era una reggia e la vita negli anni Cinquanta nella San Ferdinando Valley non era certo facile per una famiglia di origine messicana. Richard a dieci anni andava a scuola, lavorava come bracciante, ma soprattutto coltivava il suo interesse per la musica strimpellando una vecchia chitarra con sole due corde; poi alla sera si sedeva in veranda con il fratello Robert, accendevano la radio e si sintonizzavano su un emittente che trasmetteva Rock’n’roll. Gli anni passarono veloci. A sedici anni, finiti gli studi, Richard decise di dedicarsi anima e corpo alla sua grande passione, la musica. Martin incuriosito dalla storia chiese:
“Come è nata La Bamba?”
“Mi piace pensare in una calda serata estiva”, rispose James, che si mise a inventare un improbabile dialogo tra Richard, Robert e la loro madre Connie.



Immagine CC0 creative commons

“Ritchie, una chitarra nuova? Cosa ci suoni stasera?”, gli domandò Robert stappando una birra e sorridendo alla madre seduta in veranda.
“Si è nuova, ti piace? Ho anche un nuovo gruppo a Pacoima, penso che siamo l’unica band rock'n'roll della zona, ci facciamo chiamare I Silhouettes”, rispose Richard accordando lo strumento.
“Sentito Connie… Una band, ho un fratello famoso. Un chicano di successo”, commentò Robert in tono derisorio.
“Ma chi può dire per quali vie passa il successo e la fama? Sicuramente dal talento e il nostro Richard ne ha sempre avuto tanto di talento. A differenza di qualcuno, che ha solo quello di cacciarsi nei guai... Vero figlio mio?” Rispose la madre lanciando un’occhiataccia all’indifferente Robert.
“Sto pensando di cambiare nome… Un nome d’arte”, disse Richard spiazzando i due che si misero a ridere.
“Non ridete dico sul serio. Da Richard Steven Valenzuela a Ritchie Valens. Suona molto Rock Singer”.
Ritchie finì d’accordare lo strumento e incominciò a suonare e a cantare “La bamba”, un brano popolare messicano, ma con una nuova verve e riff di chitarra in stile rock'n'roll.
Continuando a suonare Ritchie disse al fratello:
“Ora devi immaginare il brano accompagnato dalla batteria e dal basso… Che ne pensi Bob?”
“Bella, veramente bella. Però fratello… Il tuo spagnolo fa proprio schifo”, replicò Bob finendo di tracannare la sua birra.
“Zia Ernestina ti può aiutare. Lei parla un perfetto messicano”, intervenne la madre.
“Si, mi potrebbe aiutare con il testo”, disse Richard.
“Continua fratello non ti fermare… Para bailar la bamba!” Incalzò Robert battendo le mani a ritmo.


La Bamba:
Para bailar La Bamba
Para bailar La Bamba
Se necessita una poca de gracia
Una poca de gracia
Para mi, para ti, ay arriba, ay arriba
Ay, arriba arriba
Por ti sere, por ti sere, por ti sere
Yo no soy marinero
Yo no soy marinero, soy capitan
Soy capitan, soy capitan
Bamba, bamba
Bamba, bamba
Bamba, bamba, bam
Para bailar La Bamba
Para bailar La Bamba
Se necessita una poca de gracia
Una poca de gracia
Para mi, para ti, ay arriba, ay arriba
Para bailar La Bamba
Para bailar La Bamba
Se necessita una poca de gracia
Una poca de gracia
Para mi, para ti, ay arriba, ay arriba
Ay, arriba arriba
Por ti sere, por ti sere, por ti sere
Bamba, bamba
Bamba, bamba
Bamba, bamba
Fonte: LyricFind
Compositori: Ritchie Valens


Con questo racconto partecipo al theneverendingcontest n° 56 S1-P2-I2 - Contest.

Il tema e l'ambientazione sono quelli proposti da @piumadoro, vincitore del contest n° 55 S5-P1-I2:
Tema
Musicista famoso
Ambientazione
Città in cui il musicista è morto


Saluti @kork75

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