Alla Salute! (by @kork75)

in #ita5 years ago (edited)

Alla salute!

L’uomo trascinò con fatica il fastidioso trolley. Sudato e ansimante raggiunse la tavola calda del binario uno. Guardò l’orologio e s’accorse di essere in largo anticipo. Controllò per l’ennesima volta il tabellone delle partenze e pensò:

“Bene, ho giusto il tempo di mettere qualcosa sotto i denti …”

Tirò ancora con più rabbia la sua valigia e rifletté:

“La libertà della scelta dei piatti, vada per il self-service.”

Entrò e restò felicemente sorpreso: luce diffusa, aria condizionata, tavoli splendenti e puliti, superfici luccicanti e transenne per incanalare il flusso dei clienti. Appetitosi profumi lo invogliarono a mettersi in coda.
Passo dopo passo, sempre maledicendo il fastidioso trolley, prese tutto l’occorrente: vassoio, bicchiere, posate, tovagliolo, un panino, un acqua minerale e una birra in lattina.
Quando giunse ai primi, si accorse che il menu era vario e pensò: “Bene!”
Cartellini colorati indicavano il nome della pietanza e il prezzo. Restò colto di sorpresa e rimuginò:

“E adesso? Cosa mi prendo? Devo decidere in fretta, il tempo stringe e la signora dietro di me la vedo che sbuffa seccata.”

Arturo alla fine riempì il suo cabarè con: lasagne, pollo alla cacciatora, patate al forno, roastbeef e un tiramisù. Con la mano destra in precario equilibrio resse il suo vassoio, mentre con la sinistra spinse il trolley. Soddisfatto delle manovre circensi, passò alla cassa a pagare.
Scansò nuovamente pericolosi gomiti e schiene e cercò un posto che reputò tranquillo. Posò tutto sul tavolo, si tolse la giacca, sistemò la valigia in modo da non creare intralcio e si sedette.


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Immagine CC0 creative commons

“Mi scusi, posso”, Arturo alzò lo sguardo dal piatto di lasagne e fece appena in tempo a dire “Prego”, che il giovane piazzò la sua insalatona al centro del tavolo.

“Uè figa, se continua così a sessant’anni l’arteriosclerosi è assicurata!” esordì il ragazzo.
“Buongiorno e buon appetito anche a Lei”, rispose seccato Arturo.
“Uè, vedo anche che Lei è un fumatore…”
Arturo con sguardo torvo tolse il pacchetto di sigarette dal tavolo e lo mise nella tasca della giacca.
“Bella Zio, io niente fumo e dieta rigorosa. Invece a Lei consiglierei vivamente una dieta. La vedo fuori forma e in sovrappeso. Le consiglierei una dieta… Iposodica. Quanti anni ha?”
“Quaranta! Dice che devo rinunciare al sale?” rispose Arturo spostando la saliera di lato.
“Ah, si certo e poi niente carboidrati. Lasci stare quelle lasagne e niente michette, eliminare, eliminare tutto! Quindi Zio: niente sale, smetta di bere e non fumi”, disse il giovane intento a mangiare la sua lattuga scondita.
“E se elimino tutto questo cosa mi rimane?” ribatté sconsolato Arturo.
“Zio, niente alcol, ovviamente. Svuoti quel bicchiere di birra. L’acqua minerale è la regina della tavola. Permette? Taaaac!” e così dicendo il giovane si riempi il bicchiere con l’acqua di Arturo.

L’uomo stette in silenzio per un minuto e aspettò un attimo di distrazione del suo commensale per assaggiare il tiramisù.
“Figa, niente dolci e niente gelato”, lo riprese il giovane.
“Senta, mi sta facendo innervosire, ho una salute di ferro”, rispose Arturo inforcando il tiramisù.
“T’è capì il Giorgiana? Non si direbbe. Alla sua età bisogna incominciare a stare attenti, ai trigliceridi, alla cloruremia, alla colesterolemia, alla gas analisi arteriosa; ha provato a farsi misurare la pressione?”
“E perché?”
“Perché ha quarant’anni! Non sottovaluti l’ipertensione. Zio, magari vada dal medico in settimana, sa un insufficienza pancreatica allo stato prediabetico e sempre dietro l’angolo e mi raccomando la pressione è importante tenerla nei valori corretti. Pressione arteriosa ottimale: 115-120 per la massima, per la minima 75-80”
“La smetta, ha finito la sua insalata?” sbuffò Arturo.
“Che sbatti! Sì, ora vado, devo lasciarla, è stato un piacere. Stanno arrivando dei miei amici con il treno delle 13:00: non sono mai stati in città. La saluto. Mi raccomando si faccia fare le analisi, si metta a dieta si misuri la pressione e occhio all’ipertensione. Faccia sport e perda peso. Uè, mi raccomando eviti anche il caffè. Non è più un bagai, la saluto, arrivederci!”


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Immagine CC0 creative commons

Arturo non fece in tempo a mandare a quel paese il ragazzo che questo si dileguò in un attimo. Quando finì il pranzo, finalmente in santa pace, svuotò il vassoio seguendo le indicazioni di una corretta raccolta differenziata, prese il suo trolley e uscì dal locale.
“Bene, ora mi ci vuole un espresso, o anche no! Forse è meglio evitare. Ma sì, ho un fisico da toro io. Anche se un appuntamento dal dottore domani lo prendo”, pensò, dirigendosi verso il bar della stazione, grattandosi la pancia e toccandosi i fianchi.

All’altezza del binario due, un’anziana signora lo pregò:
“Giovane! Mi aiuta?”
Arturo guardò la donna e rispose:
“Tutte queste valige sono le sue? Le deve portare all’uscita?”
“Si, la ringrazio. Ecco preda quella e la più leggera…”
“Signora pesa come il tuono! Cosa ha messo dentro: sassi?”
“Giovane coraggio, quanti anni ha?”
“Quaranta, perché?”
“Beato lei la vita ricomincia alla sua età.”


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Immagine CC0 creative commons

Un chiassoso vociare catturò l’attenzione dell’uomo. Dal primo binario notò un gruppetto di ragazzi, e tra questi il suo molestatore salutista.
“Amici e cumpari…Come va guàjuni?”
“Passunu l’anni e crisciunu i malanni”
“Avete fame? Dovete pranzare?” chiese il ragazzo del self-service.
“No grazie, abbiamo portato le nostre scorte. Assaggia!”
Proprio lì, sulla panchina della stazione, i guàjuni aprirono gli zaini e ne uscì: soppressata, salsicce, nduja e altre prelibatezze.
“Vizi e natura finu a sepoltura”, esclamò il ragazzo addentando due fette di salame.
“Come va l’università? Medicina giusto?” domandò un suo compare intento a stappare una bottiglia di rosso.
“Bene, grazie. Ieri ho studiato cause e sintomi dell’ipertensione…Sono preparatissimo”
“Ipertensione? Cose è?” chiese riempiendo il bicchiere l’improvvisato sommelier.
“Roba da vecchi! Ma a noi cosa ci frega. Questo è il vino di zio Tonio? Chiddhu nostro? Con questo ci si ubbriaca e stasera poi…Certe femmine ti faccio conoscere!”
“Certo eccolo qua assaggia, assaggia. A canna…”
“Cu pucu si vivi e cu nenti si mori. Alla salute!”


Con questo racconto partecipo a:
theneverendingcontest n° 45 S5-P9-I1 - Contest
Il tema e l'ambientazione sono quelli proposti da @adinapoli, vincitore del contest n° 44 S4-P9-I1:
Tema
Ipertensione
Ambientazione
Stazione Ferroviaria

Saluti @kork75

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