4 novembre giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate
Questa commemorazione è stata istituita nel 1919 a ricordo delle vittime cadute nel primo conflitto mondiale.
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Il 3 novembre del 1918 con l’armistizio di Villa Giusti a Padova l’Italia pone fine alla guerra contro l’Impero austroungarico. L’armistizio sancì la vittoria della Triplice Intesa (Regno Unito, Francia e Russia) cui il Regno d’Italia era alleato e concedeva ad esso i territori del Trentino- Alto Adige e la città di Trieste, realizzando cosi idealmente i sogni risorgimentali di un unità nazionale. Il poeta combattente Gabriele D’Annunzio la definì la “vittoria mutilata”perché non sarebbero stati rispettati gli accordi iniziali e parecchi territori conquistati in battaglia non furono annessi all’Italia (come la Dalmazia e la città di Fiume).
Istituita quindi nel 1919, ha la particolarità che è l’unica festività nazionale sempre commemorata, sia durante la monarchia, sotto il fascismo e poi nell’Italia repubblicana.
Sospesa nel 1977 come festività e considerata giornata lavorativa, ha riacquistato interesse e importanza negli ultimi decenni come commemorazione in ricordo dei caduti di tutte le guerre e per rendere omaggio alle Forze Armate del nostro paese, nell’intento di rafforzare i valori della patria e del senso del dovere, valori immutati nel tempo in tutti i nostri militari.
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Fu proprio a partire dalla fine della prima guerra mondiale, che le comunità (stimolate sicuramente anche dall’ideologia politica dell’epoca) cominciarono a erigere monumenti per rendere omaggio ai propri concidattini morti sui campi di battaglia. Monumenti anche di un certo interesse architettonico e artistico, che idealmente devono ricordare ai posteri il sacrificio per la patria, riportando i nomi dei militari deceduti o frasi che ne ricordano l’eroismo. In ogni città o centro abitato se ne trova quasi sempre uno, questo è quello vicino a casa mia. Saluti Kork75
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