Gustiamoci un po' di rima fiorentina...il mio martedì scorso.

Ciao a tutti e rieccomi qua, per voi, per me e per chi verrà.

Ho deciso di scrivere in rima usando parole forse ormai di prima.

Parole e paroline delle persone fiorentine.

Sono in corsivo ed in grassetto quelle con cui oggi vi diletto.

La cosa inizia a garbarmi

e  ho deciso di raccontarmi

in un modo si un po' strano

ma non per me che son toscano.

Destato presto al mattino

chiudo l'uscio pian pianino,

esco fuori ma che sizza,

anche la pelle mi si rizza,

meglio mettere i brusotto

che son quasi già le otto.

Monto presto in motorino

e a lavoro son già vicino

ma poco prima di arrivare 

in terra inizio a ruzzolare.

Boia che lecca ho battuto,

il bauletto ho perduto,

i brusotto s'e rovinato

un pastrano è diventato.

Oh Filippo non moccolare,

molto peggio poteva andare,

se in effetti sono qua

tanto male poi non va!

Sono arrivato a lavorare,

un po' cotto ma ci può stare,

era meglio se con piacere

stamattina stavo a diacere.

Corro al licitte a rinfrescarmi

che è già tardi devo inziare

faccio in tempo a rimbuzzarmi

ed inizio a lavorare.

Finite sono le mie ore

adesso torno dal mio amore

lei è a casa che mi aspetta

ma stavolta un vo' di fretta.

Il martedì vi ho raccontato con piacere

ora vi saluto e me ne vado a diacere.