Tutto accade per una ragione
Tutto accade, o non accade, per una ragione.
E tu, sognatore distratto, penserai che la vita ti sia stata ingiusta,
che non abbia saputo usare con te la stessa cortesia che tu hai usato con lei.
Penserai che sperare, amare, volere, sognare non sia più all'altezza dei tuoi anni.
E piangerai, riderai e poi piangerai ancora, e poi ancora riderai
e finalmente saprai che tutto accade per una precisa ragione!
Nessun tassello é lí per caso,
nessun passante o passato é stato vano,
nessun ricordo più ti darà il tormento
e la notte ti sarà ancora di conforto!
Tutto accade per una ragione!
E non sempre ti verrá concesso di capirla.
Ma ormai é tardi o forse é troppo presto e sono stanco di capire,
ho deciso che preferisco vivere!
Ho scritto queste righe circa due anni fa durante uno dei miei ricorrenti cicli di cambiamento, forse il più importante. In un uscita da un lungo percorso di redenzione personale arrivai a realizzare che nulla di tutto ciò che mi è accaduto, o che mi sarebbe accaduto in futuro, è stato frutto del caso. Che c'era un determinismo, quasi scritto nelle stelle, nel mio percorso esperienziale che mi ha fornito poi il giusto mindset per capire che non esiste fortuna o sfortuna, cose belle o cose brutte, ma solo causa-effetto, solo che ogni evento va ricollocato nella gusta dimensione che le è propria, senza connotarlo per ciò che sembra e va ricordato per l' insegnamento che ci ha portato. Ho avuto più volte l'opportunità di confermare questo pensiero. Eventi per i più catastrofici, quali ad esempio un licenziamento o una forte rottura sentimentale, sono stati sempre da me accolti con la giusta positività (ma non è sempre stato così), ma sopratutto con la forte convinzione che tutto accade per una ragione e ogni cosa con la giusta attitudine e convinzione ci porterà ad un bene maggiore, se questo è ciò che desideriamo. Ho imparato (anzi continuo a farlo) a vivere le emozioni dall'esterno, senza lasciarmi travolgere. E' l'unico modo che abbiamo per uscirne vivi da questo mondo. Forse usciremo da questo percorso come esseri freddi e asettici. Eppure io non la penso così. Credo che essere padroni delle proprie emozioni, non equivale a viverle meno intensamente, semmai il contrario. Spero queste mie righe vi siano piaciute, mi farebbe piacere conoscere anche il vostro punto di vista. Cosa ne pensate del determinismo? Come affrontate ciò che vi accade nella vita? E come ne uscite fuori? Grazie per l'attenzione.