Lui lo sapeva (racconto breve)

Il racconto di oggi nasce dalle 2parole Combattere e Rinascita suggerite da Giovanna Micelli.

Chiuse gli occhi un momento, fece un profondo respiro e iniziò a mettere in atto il piano: la sua fuga! Sarebbe uscito di casa di lì a poco: all’alba quando tutti dormivano!
Non aveva più voglia di discutere, di combattere, era stanco di dover dare spiegazioni, chiarimenti. Aveva bisogno di una rinascita.
Chi era?
Lui lo sapeva!
Chi amava?
Perché avrebbe dovuto interessare ad altri, perché avrebbe dovuto dover riportare dettagli, spiegare cambiamenti, sensazioni, momenti…
Lui lo aveva capito da un sorriso di non essere quello che anche lui aveva sempre pensato di sé stesso: lo aveva compreso da quella voglia di attirare attenzioni, da quella voglia di parlargli, di sorridergli…
Non aveva deciso di essere chi era: lo era e basta!
Se la sua famiglia non era in grado di accettarlo, non doveva essere un problema suo: lui avrebbe trovato il suo posto e la sua casa, ne era sicuro!
Preparò in fretta, come stabilito, una valigia minimalista: prese un paio di ricambi, un caricabatteria, qualche foglio, una penna, un libro e un paio di auricolari, niente di più. Indossò una giacca invernale, perché il natale era ormai alle porte, osservò la stanza un ultimo momento, prima di chiudere la porta e scendere le scale di casa lentamente, in modo da non farsi sentire. Attraversò il salone in punta di piedi, aprì la porta e…
Fuori casa trovò sua madre, suo padre e i suoi due fratelli, tutti in piedi vicino all’auto, con le valigie pronte. Sorpreso chiese cosa stesse succedendo e fu la madre a rispondergli:
“Anche noi non abbiamo voglia di discutere ma solo voglia di imparare, per questo vorremmo venire con te, perché non vogliamo stare in questa casa fin quando anche tu non te ne senta parte. Dacci ancora una possibilità! Le cose si imparano sbagliando!

E fu così che partirono tutti insieme alla ricerca dell’amore.

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