C’é una piccola capitale europea in cui la birra è un vanto e scorre a fiumi, sia chiara che scura, buona, economica e leggera. Tempo addietro, trovandoci in questa città per circa una settimana, abbiamo avuto tempo di dividerci tra turismo classico ed intrattenimenti più edonistici.
Tra un locale di rivista femminile, il club del sigaro ed un negozio della Lego sorprendentemente esteso, abbiamo prenotato anche un turno in una intrigante spa, che si è rivelata una delle soste più soddisfacenti dell’intera vacanza.
La prenotazione era necessaria in quanto la spa è organizzata esclusivamente in locali privati: si prenota il proprio turno e per un’ora si ha a disposizione la propria stanza con idromassaggio, sauna, doccia ed area relax.

Con una particolarità. Questa spa, infatti, è una…

SPA ALLA BIRRA

Arrivati all’ingresso della spa nell’aria frizzantina della sera, siamo stati accolti dal tepore della reception e dal sorriso di due gentili hostess. Confermata la prenotazione ed armati dei primi due boccali di birra, una di loro ci ha prontamente accompagnati al piano inferiore indicandoci quella che sarebbe stata la nostra spa privata per l’ora successiva, spiegandoci percorso, tempistiche e, soprattutto, ricordandoci che la birra era inclusa in quantità illimitata. Ci ha poi lasciati soli nel vestibolo, dove avremmo avuto qualche minuto per spogliarci, prima che iniziasse a scorrere il nostro tempo.

Ci siamo, dunque, prontamente svestiti e preparati per questo percorso benessere al doppio malto.

Idromassaggio alla birra (20 minuti)

Immaginate di immergervi assieme al vostro partner in un’ampia tinozza di legno di quercia reale realizzata artigianalmente. Il calore vi avvolge mentre i getti d’acqua interni iniziano a massaggiarvi tutto il corpo e un appetitoso aroma vi avvolge.

È essenza di luppolo, che vi dona nuova energia, leviga ed apre i pori.
È lievito di birra, ricco di vitamina B, che dona nuova vita all’epitelio.
È malto, che nutre il corpo e lo spirito. Un po’ dalla vasca, ma soprattutto dalle due spine di birra a vostra completa ed illimitata disposizione, per raggiungere le quali basta solo allungare un braccio fuori dall’acqua. Io mi sono limitata a berla, non volendomi bagnare i capelli, ma Andrea ne ha approfittato appieno versandosene anche ampi boccali in testa. Rimango dubbiosa sugli effetti benefici di questa specifica operazione, ma è stato in ogni caso molto divertente vederglielo fare.
Non dimentichiamoci, poi, dell’ottimo pane alla birra, prodotto quotidianamente ed artigianalmente per accompagnare al meglio le bevute. Lasciato a fianco della tinozza dalla hostess che vi ha accompagnati.

Così addizionato, l’idromassaggio stimolerà il metabolismo, contribuirà al rilascio delle tossine nocive ed incoraggerà un rilassamento generalizzato dei tessuti e della mente.

Sauna al luppolo (10/15 minuti)

L’idromassaggio si spegne da sé dopo 20 minuti, aiutando a scandire il tempo. Pochi minuti per sciacquarci la birra di dosso ed asciugarci per bene ed eravamo già dentro la sauna, che ci attendeva poco distante e già in temperatura. Anche qui prosegue il tema portante della birra: l’esterno ha, infatti, forma di botte ed all’interno promana sempre l’aroma di luppolo, che accompagna anche questo passaggio.

La temperatura era perfetta, né scarsa né troppo calda, ma quanto basta per un classico ciclo di 10/15 minuti, calcolati grazie alla classica clessidra accanto alla porta d’ingresso. Qui niente birra, purtroppo, quantomeno per l’inopportunità di portarci dietro i boccali... che, peraltro, ci attendevamo fedeli appena oltre la vetrata che ci separava dal resto della stanza.

Secchiata rinvigorente

Come ogni sauna che si rispetti, ad attenderci all’uscita, belli sudati e fumanti, c’era lui: il figlio demoniaco di Elsa e Mr. Freeze... la secchiata di acqua gelida di nordica tradizione.

Da una parte, le istruzioni della spa suggerivano di non farsi una vera e propria doccia nelle ore seguenti i trattamenti, per mantenere attivi i benefici effetti dei diversi componenti. Dall’altra, mio moroso è un sadico bastardo col ghiaccio nelle vene, quindi non solo si innonda con grande scioltezza di acqua gelida, ma gode in maniera del tutto inappropriato nel sottoporre anche me a questa tortura crudele ed inusuale.

Fatto sta che, nel caso specifico, le circostanze erano talmente piacevoli e rilassanti da indurmi a sottomettermi quasi con entusiasmo e devo dire che, accettando in anticipo il mio gelido destino, ho trovato tutto sommato piacevole finanche questa parte del percorso benessere.

Relax su un vero letto di fieno

D’altra parte, ad attendermi al di là del gelo della bomba d’acqua, c’era il relax finale su di un ampio letto di fieno (lenzuola di cotone incluse). Letto strategicamente posizionato accanto al caminetto, le cui fiamme crepitanti avevano discretamente accompagnato tutto il nostro percorso.

Una libidine.

Scaduta la nostra ora eravamo rilassati, coccolati, appagati e soprattutto un po’ brilli (non troppo perché siamo comunque una veneta ed un adottato triestino). Insomma, in una parola felici.

Perciò se vi trovate in luoghi articolatamente seduti alla birra, fidatevi: cercate la spa tematica e non ve ne pentirete.

_{TUTTE LE IMMAGINI PROVENGONO DA PIXABAY}