LA GIOIA DI LEGGERE 📖 📚

in #ita7 years ago (edited)

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Qualche giorno fa mi è successa una cosa meravigliosa.

Ho ritrovato la gioia di leggere.

Potrebbe sembrare poca cosa, ma così non è.

Per cominciare, è stato solo nel vivere questo splendido momento di rinnovato entusiasmo che ho preso completa coscienza di come la voglia di leggere mi avesse piano piano abbandonata, col passare delle settimane e dei mesi. O se non propriamente abbandonata si fosse quantomeno assopita. Era dalla scorsa estate che non avevo occasione di leggere qualcosa che mi coinvolgesse a dovere e, non avendo nulla di interessante per le mani, ma avendo invece molte altre distrazioni ed impegni, il mio Kindle era rimasto per lo più indisturbato nella borsa, fisso su un romanzetto sciocco qualsiasi.

Eppure la voglia di leggere c’era. Sono sempre stata una lettrice appassionata. Non ho mai sviluppato alcun particolare interesse per la saggistica, ma quanto a romanzi ho spaziato sempre molto in generi ed autori, per quanto la mia predilezione tenda a cadere sul fantasy e sul romanzo storico. Sono anche una discreta ri-lettrice, cosa che lascia costantemente perplessa ‪mia madre‬. Un po’ come a tutti piace rivedere un bel film, di tanto in tanto amo rileggere i miei libri preferiti, per tornare a trovare quei meravigliosi mondi, personaggi e storie che già una (o più) volte mi hanno saputo incantare. In particolare, negli ultimi mesi, ho ripensato spesso ad una o due serie tra le mie favorite, che mi piacerebbe riprendere in mano.
Col tempo ho imparato, però, che in periodi di fitti impegni o di studio intenso è sconsigliabile immergersi in letture troppo appassionanti, perché finirei per non pensare ad altro che alla trama ed a cercare il più possibile di isolarmi dal mondo in modo da poter proseguire con la lettura. Quindi, nonostante la pressante voglia di ripercorrere vecchie storie, ho fino ad ora resistito. Per lo stesso motivo, pur avendo da parte e già iniziati sia A Dance with Dragons (il quinto volume di A Song of Ice and Fire di George R.R. Martin) e Storia del Nuovo Cognome (il secondo libro de L’Amica Geniale di Elena Ferrante), mi sono per mesi ostinata a mantenermi su letture più leggere.

Avevo però sottovalutato il fatto che letture troppo leggere potessero sortire l’effetto contrario e disincentivarmi nel prediligere la lettura ad altri passatempi. Com’è in effetti stato.

Finalmente, però, complici alcune serate da sola e il frigo vuoto. Mi sono di nuovo ritrovata con il Kindle in mano. O, meglio, mi sono ritrovata a dover mettere da parte il cellulare e lasciarmi intrattenere dal Kindle, mentre le mani erano impegnate ad attaccare con precisione l’ottimo galletto del BEFeD dietro casa (sono una ragazza dai gusti semplici). Così ho finalmente finito il libretto da niente che avevo in sospeso e mi sono ritrovata a dover scegliere cos’altro iniziare con poco entusiasmo e ancor meno iniziativa. Dopo un breve deliberare e la lettura di qualche pagina di un altro libro che prometteva di essere ancor peggio del precedente, ho scelto una commedia romantica ambientata nell’Inghilterra della Reggenza che, Amazon mi informa, avevo in prestito tramite Kindle Unlimited dallo scorso agosto.
Ancora non lo sapevo, ma si trattava di una scelta fondamentale. Se anche questo romanzo si fosse rivelato poco accattivante, infatti, probabilmente il Kindle sarebbe presto tornato da dove era venuto senza che io mi rendessi conto di aver mosso un ulteriore passo verso la non lettura.

Improvvisamente, invece, la svolta.

A galletto finito non solo ero estremamente divertita dalla trama, dallo stile e dai personaggi del nuovo romanzo, ma era come avessi camminato per settimane in un fitto bosco senza che la penombra mi turbasse più di tanto e mi ritrovassi invece ora in una radura inondata di luce. La penombra era scomparsa, apparteneva al passato, ed io mi beavo finalmente nel caldo abbraccio del sole, circondata di una bellezza che solo ora riuscivo a comprendere appieno, chiedendomi come avessi fatto ad abituarmi così facilmente all’oscurità e a non desiderare per tanto tempo la luce. Avevo avuto una vera e propria epifania. Un fulmine mi aveva attraversato il cervello (cit.).

Ora, non vorrei illudervi, il libro che avevo appena iniziato e che sto tutt’ora leggendo non è un grande classico o il nuovo romanzo del secolo. È semplicemente un bel libro, per chi ama il genere, ben scritto, ben caratterizzato e divertente. Ed io mi ritrovo finalmente non tanto a voler abbandonare tutto per leggerlo ininterrottamente quanto ad attendere con trepidazione il momento in cui riuscirò a dedicargli almeno una mezz’ora. A leggere almeno un altro capitolo. Un ulteriore vantaggio, peraltro, è che, ritornando ora con la mente al piacere di rintanarmi sul divano, tra i cuscini e la coperta, con un buon libro tra le mani, i gatti e il fuoco acceso, mi rendo conto che la ritrovata possibilità di visitare in qualsiasi momento i mondi più intriganti e disparati rende anche meno triste l’abitare in un paesino.
Non vorrei mi fraintendeste: non sono affatto portata per l’ennui o la tristezza e, tutto sommato, Malcontenta ha molti lati positivi, pur essendo un paesino relativamente sperduto. In ogni caso la mia priorità è vivere con mio moroso, mentre il dove è secondario. Però sono e sono sempre stata una ragazza di città, cresciuta in centro storico, con la famiglia ed il mio giro di amici accanto, che andava a piedi in aula studio e poteva scegliere di uscire un’oretta a bere qualcosa, perché tanto in dieci minuti arrivava ovunque fosse interessante andare. E invece adesso ovunque sia interessante andare è almeno a dieci minuti di macchina di distanza, ma più spesso mezz’ora. Quindi poter ampliare l’orizzonte, quantomeno con la fantasia, non è attività da disprezzare.

Insomma, questo libro è stato sotto ogni aspetto una scelta fortunata ed assolutamente azzeccata, che se non altro ricorderò a lungo più per il suo felice effetto di risveglio del mio senso di lettrice, più che per il romanzo in sé.
Tale risveglio è, tra l’altro, alla base del mio ultimo proposito per l’anno nuovo di cui al mio post del 1° gennaio, che mi ha spinto anche ad impostare dopo qualche anno di assenza la Reading Challenge 2018 su Goodreads. In via precauzionale, mi sono comunque tenuta bassa, contando su una media di un libro a settimana per ciascuna settimana da fine gennaio in poi. Perciò 48 libri. Vi terrò aggiornati.

In ogni caso, per chi fosse interessato il libro in questione è Ridiculous di D.L. Carter, pubblicato in formato ebook nel 2012 da Corvallis Press. La cattiva notizia è che non credo sia disponibile in italiano. La buona notizia è che tutti i libri della stessa autrice sono disponibili gratuitamente su Kindle Unlimited, quindi posso sicuramente sperare di esserne intrattenuta ancora per un po’.
Lo trovate su Goodreads e, per l’acquisto, su Amazon. Vi lascio un’immagine evocativa e la sinossi, come riportata su Amazon.

WIKIMEDIA COMMONS: IMMAGINE CONTRASSEGNATA PER IL RIUTILIZZO

Identity theft regency style.
After the death of her miserly cousin Antony North, Millicent Boarder is determined her family should never be poor or vulnerable again. To protect them she conceals her cousin's death and assumes his identity. Now she must face the Ton and the world as Mr. North and accept the price she must pay for her family's safety -- she will never be loved.
Which means now is the perfect time for her to meet a duke!

Maggiori dettagli sul libro nel mio post del prossimo sabato.

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Bravissima!!! Leggi, leggi e leggi, non perdere mai questa passione.

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uno a settimana? beh complimenti... anche a me succede che il kindle prende polvere (anzi si scarica) ma tra un libro e l'altro passa un sacco di tempo. Io leggo roba un po' strana (La strada di Mccarthy mi aveva preso un sacco, ma anche i romanzi di Glenn Cooper) e spesso significa beccarsi libri a capitoli, a volte senza saperlo prima, e quindi mi passa la voglia.

Il libro a settimana è un obiettivo. Probabilmente la maggior parte del tempo andrò più a rilento e recupererò terreno in ferie.
Comunque dipende sempre dal tipo di libri che si sceglie di leggere e quanto impegno richiedono. Non ho intenzione di leggere tomi alla Guerra e Pace, il che potrebbe aiutare 😜

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