Siamo uomini o statue? Artista Rubato, Artista Sognato - [Contest]

in #ita6 years ago (edited)

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Foto di mia proprietà.

Siamo uomini o statue?

Con questo post intendo partecipare al contest https://steemit.com/ita/@serialfiller/artista-rubato-artista-sognato-contest di @serialfiller

L'opera d'arte di cui voglio parlare mi ha colpito tantissimo, ma la cosa più divertente è che non l'ho mai vista...
Sono molti anni che vorrei vederla dal vivo, non solo l'opera di cui voglio parlare, ma una serie di opere tutte conservate presso il Museo Cappella di San Severo Via Francesco De Sanctis, 19/21 80134 – Napoli

Come mai, se mi ha colpito così tanto, non ho mai visitato questo Museo?
Perché si trova a Napoli, non proprio dietro l'angolo per me, prima o poi però ci andrò e sono sicuro che resterò ancora più colpito.
La principale opera di cui vi parlo è Il Cristo velato di Giuseppe Sanmartino, si trova al centro della cappella ed è qualcosa di veramente sconvolgente.
Si tratta di un Cristo a grandezza naturale (tenetelo a mente), completamente coperto da un velo che lascia però trasparire il corpo posto al di sotto del velo stesso.
Ora non vi posso mettere le immagini ma potete trovarne ovunque ed, in primis, qui.

I particolari del corpo sono talmente perfetti e talmente realistici da risultare inquietanti.
A questo aggiungete che nella cappella esistono altre due statue assolutamente incredibili:
Il Disinganno di Francesco Queirolo che potete vedere qui
La Pudicizia di Antonio Corradini che potete trovare qui

Nel disinganno abbiamo una riproduzione di una rete da pesca a dir poco perfetta, nella seconda abbiamo una figura femminile velata come nel Cristo velato, anche in questo caso la statua è a grandezza naturale e i particolari di una precisione incredibile.

Cosa c'è di strano?
Per prima cosa l'autore del Cristo velato non era, al momento della realizzazione di questa statua, particolarmente esperto o conosciuto, ma ha prodotto qualcosa di assolutamente incredibile.
Seconda cosa abbiamo 3 statue di una perfezione inarrivabile fatte però da tre artisti differenti, come è possibile che abbiano prodotto simili risultati tutti e tre indipendentemente, tutti per lo stesso committente e nello stesso periodo storico?

Non stiamo parlando di Michelangelo, ma di tre artisti famosi quasi esclusivamente per queste 3 statue.

Se la cosa vi ha intrigato fino a qui, ora viene la parte più inquietante.

Nei sotterranei di questa cappella ci sono altre "opere" se possibile ancora più incredibili, le cosiddette Macchine anatomiche di Giuseppe Salerno che potete vedere qui

Faccio notare che siamo al quarto "autore".

In questo caso non si tratta di opere d'arte ma di due scheletri umani, uno maschile e uno femminile, che però conservano non solo le ossa, cosa appunto usuale, ma l'intero sistema sanguigno, cioè tutte le vene e le arterie fino ai vasi capillari; in origine, ai piedi della donna si trovava anche un feto e la sua placenta perfettamente conservata con tanto di cordone ombelicale.
Nei documenti dell'epoca, tutte queste opere sono intorno alla metà del settecento, si fa vagamente riferimento ad una iniezione di una sostanza che avrebbe "metallizzato" il sistema sanguigno dei due esseri umani.
La domanda che sorge spontanea è che per far sì che questa sostanza, di cui non si sa nulla, sia arrivata fino ai capillari deve essere stata iniettata ai malcapitati da vivi e dovrebbe necessariamente averne provocato la morte.

Veniamo quindi al committente di tutte queste opere: Raimondo di Sangro principe di Sansevero (Torremaggiore 1710 – Napoli 1771) è in effetti lui il comune denominatore di tutte queste opere, sia le statue che le macchine anatomiche.
Trovate molte interessanti informazioni qui

Un tizio a dir poco originale.

Per non parlare di questa sua pubblicazione qui che stampò con una copertina a 4 colori creata con un'unica pressione al torchio, con una tecnica inventata da lui stesso e che risulta anch'essa inspiegabile con le conoscenze dell'epoca.

Detto tutto ciò capite come mai le leggende legate al Cristo velato e alle statue del Disinganno e della Pudicizia ipotizzino che queste non siano vere e proprie statue ma esseri umani trasformati in statue con un metodo sconosciuto e inventato da Raimondo di Sangro.

Trasformate in statue da vive, per capirci...

Incredibile?

Forse non tanto quanto il fatto che i tre autori siano stati in grado di realizzarle a martellate nel marmo.

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