Allattamento e microbiota
Allattamento e microbiota
Il nostro corpo è un sistema complesso che vede la presenza simbiotica di una enorme quantità di virus, batteri e funghi.
Tutti questi simbionti costituiscono il cosidetto microbiota umano.
Ogni parte del nostro corpo ha un suo particolare sottosistema di "ospiti": fronte e ascelle hanno il microbiota più numeroso, ma meno variegato; le mani invece solitamente vedono la presenza di molti batteri differenti, ma il loro numero totale è minore.
Mentre il microbiota presente sulla pelle e sul cuoio capelluto sembra essere fondamentale per la cute, altre aree del nostro corpo hanno una importanza fondamentale per la salute generale del nostro organismo.
In particolare, quello che ha una importanza centrale è il microbiota intestinale.
Secondo recenti stime ogni essere umano è in simbiosi con alcuni miliardi (c'è chi azzarda 100 miliardi!) di ospiti che lo accompagnano durante tutta la vita.
Ma come nasce questa complessa simbiosi, da dove ha origine?
Il microbiota, soprattutto quello intestinale, dai primi giorni di vita, come è ovvio, dipende in massima parte dall'alimentazione, in poche parole dal fatto che il bambino venga o meno allattato in modo naturale1.
Il latte materno, infatti, rappresenta il vettore per il bambino della prima fonte batterica per la colonizzazione dell'intestino, cioè crea le fondamenta del suo futuro microbiota intestinale2.
Il latte materno contiene, tra le molte altre sostanze, dei particolari pre-biotici che sembrano avere come unica funzione specifica quella di mantenere la flora batterica fino all'insediamento nell'intestino del bambino3.
Il latte materno, fin da subito, rende i bambini più raramente colpiti da colite, proprio perché favorisce dai primi giorni di vita un primo apporto di flora batterica intestinale.
Già dopo un mese le differenze, a livello di microbiota intestinale, tra un bambino allattato esclusivamente al seno e un bambino che viene nutrito esclusivamente con latte artificiale sono molto significative.
La flora batterica del primo è già piuttosto stabilizzata e dominata da batteri di tipo bifidus, mentre enterococchi e clostridi, responsabili di varie patologie intestinali, sono assenti o quasi4.
Al contrario il bambino che ha assunto esclusivamente latte artificiale ha una flora batterica più complessa, nella quale quindi i bifidus non sono riusciti a prevalere sul resto del microbiota, composta spesso anche da staffilococchi, escherichia coli, clostridi e molti altri ancora.
Il rapporto del bifidus tra bambini allattati al seno e non può arrivare a 10/1!
Queste differenze non influenzano solo i primi mesi di vita, ma sono un fattore determinante, anche se certamente non l'unico, per patologie quali:
infiammazione intestinale, obesità, gastroenterite, infezioni in genere, diabete, allergia, dermatite e perfino asma e celiachia.
Purtroppo, malgrado la pratica dell'allattamento al seno sia caldamente consigliata dall'OMS5, sono sempre meno le madri che investono tempo, fatica, dolore fisico, etc. in questa naturale cura del proprio bambino; credo che sapere esattamente quanto possa essere fondamentale per la salute del proprio figlio sia basilare per fare una scelta consapevole su questo tema.
Riferimenti:
1Initial intestinal colonization in the human infant
2Human milk is a source of lactic acid bacteria for the infant gut
3The Origin of Human Milk Bacteria
4Analysis of intestinal flora development in breast-fed and formula-fed infants
Ovviamente parlo per esperienza e non per scienza....
Non sempre è facile iniziare l'allattamento e spesso le madri che non lo fanno sono in parte obbligate e non è scelta.
Ti assicuro che combattere contro ragadi e mastiti spesso è un tale dolore che sei obbligato ad interrompere l'allattamento per non urlare di dolore ogni volta che il piccolo si attacca al seno.
Stesso discorso vale se il bimbo non riesce ad attaccarsi immediatamente...
La produzione di latte materno si stimola in molti modi, ma non sempre danno il risultato sperato.
OMS da linee guida, verissimo, ma purtroppo sono uguali per tutto il mondo e non tutti sono in grado o hanno la cultura necessaria per assecondarle.
So che è molto dura, però lo era anche 10, 20, 30 anni fa.
Oggi manca un minimo di cultura del sacrificio, perché allattare è un grosso sacrificio, senza ombra di dubbio.
Oggi, in Italia, solo il 4,7% (quattro virgola sette per cento!!!) delle mamme arriva al sesto mese di vita del bambino con l'allattamento esclusivo al seno, come raccomandato dall'OMS.
Io per esempio non sono stata allattata e se non era per la mia testa dura nemmeno avrei allattato. Per una madre che al quinto mese deve rientrare a lavoro l'allattamento esclusivo è impossibile. Per tirarsi un biberon di latte ci vuole un'ora ed è una tortura infinita.
Io non ho mai allattato in maniera esclusiva, ma ho allattato fino al 15 mese, ma non per questo sono una madre migliore di chi non ha potuto iniziare ad allattare subito o ha dovuto smettere perchè ogni volta che la figlia si attaccava il seno sanguinava.
Qui c'è una grossa cultura dell'allattamento, addirittura banche del latte, ma purtroppo conosco mamme che non ce l'hanno fatta, e ti ripeto, se io avessi dato retta agli esperti non avrei allattato mai.
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