Gastone e un brutto sogno

in #ita6 years ago (edited)

Chi mi conosce sa che non sono sicuramente una persona molto dedita a smancerie e gentilezze, e se si dice che i cani assomigliano ai padroni Gastone coltiva molte similitudini con il sottoscritto.
Sto scrivendo queste parole di getto, un po' come futura memoria di questo momento per lo stesso motivo per il quale, tra tutte le foto e video che mi capita di fare con il telefono, sto sempre attento a non cancellare mai nessuna foto o video che lo ritrae. Continuamente mi trovo costretto a svuotare e liberare memoria dal telefono, ma scorrendo su e giù nella galleria gli unici contenuti che sto particolarmente attento a non rimuovere prima di averli salvati sul portatile sono sue foto, anche foto a caso, o video mentre fa la pipì o che ho fatto sul momento per mandarli a mia sorella o a mia madre mentre russa o mi scorreggia accanto quando è sdraiato sul mio letto.
E' una reazione istintiva, questa particolare cura verso questo materiale, che si è palesata col tempo, probabilmente con la sempre maggiore consapevolezza che stia invecchiando e che non ci rimanga poi molto tempo da passare insieme.
Tra tutte le foto che ho fatto, in generale, nel corso degli anni, le sue foto che mi piacciono di più sono poi non le "belle foto" ma proprio quelle fatte così, brutte, per conservare un preciso momento.
Stanotte ho fatto un brutto sogno in cui io e lui eravamo protagonisti.
Stavamo camminando in pineta, dove sono solito portarlo durante i week end. La mattina e il pomeriggio vado in cucina, prendo il guinzaglio, lo agito sbattendolo in terra per fare rumore, lui si alza, piuttosto rigidamente ormai. Viene verso di me, gli metto il guinzaglio, lo faccio salire in macchina. Lui subito sale sopra il sedile anteriore del passeggero, ci avviamo e lui guarda fuori.
Fino a un anno fa cominciava dopo poco ad abbaiare per scendere ed iniziare la sua passeggiata. Da un po' di tempo abbaia sempre meno, rimane sempre più tranquillo, come se fosse meno interessato a fare la sua girata in mezzo ai boschi. E' un segno del tempo anche questo, come i suoi movimenti più rigidi quando deve scendere dal divano o fare le scale, come il suo dormire sempre di più prolungato, come la sua sempre minore enfasi quando arriva il momento di uscire.
Eravamo in pineta e ad un certo punto siamo stati attaccati da un enorme cinghiale. Il cinghiale è corso verso di noi e io ho cominciato a gridare a Gastone di scappare. Ha provato a correre, lo ricordo bene. Ha tentato di fare uno scatto per stare al mio passo, ma non ci riusciva. Correndo e guardando dietro di me ho visto il cinghiale attaccarlo, ho visto Gastone fare una capriola per aria e ricadere a peso morto. Il cinghiale non era soddisfatto, e ho visto iniziare la sua carica verso di lui. Sono subito corso verso di lui per cercare di fermare in qualche modo il cinghiale, avevo la chiara percezione di essere esausto e senza fiato e chiedevo a me stesso di farmi trovare quell'energia, da qualche parte, in qualche modo, per riuscire a raggiungere il cinghiale in carica prima che lui riuscisse a caricare Gastone.
Ricordo delle grida ma non ricordo di essere stato io a gridare, era qualcosa che proveniva più dalla mia testa. Sono riuscito a raggiungere il cinghiale, l'ho afferrato per le zampe posteriori un attimo prima che raggiungesse quel sacco inerme di pelo che era ormai Gastone, gli sono salito con le gambe sopra la schiena e gli ho tirato con quanta forza avessi in corpo le zampe verso l'alto per spezzargli il bacino e renderlo inoffensivo. Ricordo di esserci riuscito, avevo Gastone accasciato davanti a me, forse stavo piangendo, l'ho preso in braccio e sono corso via. L'ultima cosa che ricordo è l'immagine di me con lui in braccio, con il ventre rivolto verso il cielo, aveva un occhio spalancato, pietrificato, e la mascella semi aperta. Ero senza fiato ma ho continuato a correre con lui in braccio per portarlo via da li e cercare un modo per salvarlo. Mi sono svegliato.
Ormai ha superato i 10 anni, sono tanti per un Bull Dog. Quest'inverno, durante le settimane più rigide, l'ho visto più volte muoversi e camminare, appena svegliato, come un anziano, per la prima volta.
Vorrei passare più tempo con lui, vorrei averlo qua anche ora, anche se non è un cane che fa le feste o ti da attenzioni.
Se lo abbracci si scansa, se lo copri per il freddo se ne va, ma se cambi stanza lui ti segue, si accuccia li, ad un metro di distanza, per i fatti suoi.
Quando passeggiamo fuori ti ignora e fa quel che vuole lui, ma non sta più distante di dieci metri. Se vuoi cambiare percorso non ti segue, ma rimane fermo li a guardarti. Se ti fermi mentre lo stai seguendo si ferma anche lui, gira un po' la testa verso di te e con la coda dell'occhio controlla che tu sia li.
E' una presenza e non richiede altro che presenza a sua volta.
Abbiamo passato dieci anni insieme ormai, e dieci anni sono un lasso di tempo ragionevole per vedere che insieme a lui sono cambiato tanto anche io, che sono passato attraverso tante situazioni ed eventi, e lui è sempre stato una presenza silenziosa nella mia stanza quando ero triste. Una presenza silenziosa quando andavo a camminare d'inverno nei boschi o in spiaggia per cercare quiete.
E' buffo dire che l'ho sempre considerato effettivamente come un fratello minore?
In dieci anni sono cresciuto e sono invecchiato tremendamente anche io.
Ma quando ripenserò a questi dieci anni e alle cose che ci sono state lui sarà li in qualche angolo ad osservare o ascoltare. E quando penserò a lui ci saranno tutte le altre cose di cui lui è stato un quieto spettatore.
E con lui, per la prima volta, sto imparando ad assumere consapevolezza del reale scorrere, inesorabile, del tempo, e della vita che si corrode e si sfalda come il ferro.

20638132_10214343379126778_3916029414992016700_n.jpg

la calma della domenica pomeriggio e di qualunque altro giorno

13173869_10209871970024345_978991574014999638_n.jpg

scatti di gioventù

14570496_10211256755243110_7263725609946608814_n.jpg

una delle rare volte in cui ha deciso di camminare in spiaggia

601198_10202787519997522_2124116147_n.jpg

pullover natalizio

18882190_10213674709650459_181657067422550351_n.jpg

considerazioni sull'amore

10320581_10203842320326871_3408493377268182389_n.jpg

e fammi scendere!

10307370_10203893055315214_8008670813682125159_n.jpg

mai capito cosa ci trovi di comodo in quella posizione

12924510_10209491884042433_8757816127484631450_n.jpg

la sua espressione tipica

11109672_10207069691809141_2945111226432649257_n.jpg

la posizione quando inizia la calura primaverile ed estiva

380710_10200244972675428_1560404126_n.jpg
e questa è, in assoluto, la mia foto più preziosa

Sort:  

Great picture! I like it :)
You got an upvote, so it would be a nice gesture to follow this account for more upvotes in the future :)

la frase iniziale la capisco perfettamente, io sono identico al mio cane, sono introverso e non sono uno da molte parole e idem il mio cane, è piuttosto schivo come me.
bel post comunque,piacevole :)!

Sono contento ti sia piaciuto @blockchain360 poi chissà in che modo e per quale motivo si manifesti questa somiglianza.

Ciao @iamunframed! Meraviglia Gastone :) Capisco tantissimo quello che provi, ho avuto la fortuna di condividere 13 anni e mezzo della mia vita con Dharma, e anche solo a nominarla ora mi vengono gli occhi lucidi. E come dici tu, sono presenze silenziose sempre al nostro fianco che riempiono uno spazio nel cuore che rimane lì, indelebile.

Assolutamente, in passato se ne sono andati due gatti che sono stati con me 13 anni entrambi ed è stata una sofferenza anche per via della patologia insorta in vecchiaia, ma ogni tanto riguardo le loro foto e mi fanno comunque sorridere.
Grazie per il commento @isakost

Coin Marketplace

STEEM 0.19
TRX 0.13
JST 0.028
BTC 64385.10
ETH 3209.83
USDT 1.00
SBD 2.49