In attesa del Sol Invictus - Waiting for the solstice [ITA-ENG]

Accidenti se mi manca l'estate...
Io sono nata in luglio: forse è per questo che, istintivamente, cadrei volentieri in letargo non appena le giornate iniziano ad accorciarsi...
Amo il caldo, stare all'aperto tutto il giorno e tutta la sera. Amo le sagre di paese, quelle che ogni giorno della settimana sono in ogni minuscolo borgo della provincia, intitolate a qualsiasi cosa più o meno commestibile: perché limitarsi ad una banale festa della birra o ad una sagra dello spiedino, quando è possibile inventarsi una festa del pinolo (giuro, esiste!), una della galeina grisa (gallina grigia), una dell'asino... In questo periodo, ahimè, è già molto se si trova una castagnata nella nebbia, o una festa del vin brulé al centro commerciale.
Mi mancano le maniche corte, le gambe scoperte, il sole sulla pelle, i colori, i fiori, la luce... soprattutto la LUCE.
Mi rendo conto di aspettare con ansia il Natale non per la sua presunta magia (che non sento da anni), ma perché non vedo l'ora che le giornate inizino di nuovo ad allungarsi.
Probabilmente sono un po' pagana: sento fortemente l'antica festa del Dies Natalis Solis Invicti, cioè la celebrazione del sole che, dopo il solstizio invernale, rinasce a nuova vita.
E' strano, ma comprensibile, come tutte le culture antiche abbiano sempre identificato nei giorni intorno al 25 dicembre una festa importante: egizi, babilonesi, persiani, celti... gli inca invece avevano una solennità analoga intorno al 24 giugno ma, essendo nell'altro emisfero, si tratta comunque dei giorni del solstizio d'inverno. E' noto che la religione cristiana è stata assai lungimirante, nell'inserirsi e sovrapporsi ad usanze già consolidate.
Ma bando alle ciance: mi mancano i temporali estivi con tuoni e fulmini, le finestre perennemente aperte, la conta dei giorni che separano dalle ferie, quasi mi mancano il sudore e le zanzare...
Così, non mi resta che consolarmi rovistando tra le foto dell'estate...

[ENG]
Damn, I miss the summer ...
I was born in July: maybe this is the reason why, instinctively, I'd like to fall into hibernation as soon as the days begin to shorten ...
I love the heat, being outdoors all day and all evening. I love the village festivals, those that every day of the week are in every tiny village in the province, dedicated to anything more or less edible: why limit yourself to a banal beer party or to a skewer festival? remember, you can be much more creative and invent a party of pine nuts (I swear, it exists!), one of the gray hen, one of the donkey ... In winter maybe you can just find a chestnut picnic in the fog, or a mulled wine festival at the mall.
I miss short sleeves, bare legs, warm sun on my skin, colors, flowers, light: yes, especially the LIGHT.
I realize that I am looking forward to Christmas not because of its magic (which I'm not feeling at all), but because I cannot wait for the days to start getting longer.
I'm probably a bit pagan: I'm feeling close to the ancient festivity of Dies Natalis Solis Invicti, that is the celebration of the sun that, after the winter solstice, is reborn to new life.
It is strange, but understandable, as all the ancient cultures have always identified an important festivity around December 25th. Egyptians, Babylonians, Persians, Celts ... the Incas instead had a similar solemnity around June 24 but, being in the other hemisphere, it is still the days of the winter solstice.
It is well known that the Christian religion was very far-sighted, inserting and overlapping with already established customs.
I miss the summer storms with thunder and lightning, the windows always open, the count of the days that separate us from holidays, I almost miss the sweat and the mosquitoes ...
So, I just have to console myself watching old pictures of my summer ...

Tutte le foto sono dell'autrice