Letteratura e Scacchi

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Ogni scelta implica, di per sé, l'abbandono di tutte le alternative. Se non fossimo costretti a scegliere, saremmo immortali.

Paolo Maurensig, La variante di Lüneburg

Ieri notte ho finito di leggere la mia seconda novella sugli scacchi (tralascio le liriche di Borges dove viene toccato il tema). Mi riferisco a "La Novella degli scacchi" di Stefan Zweig. Una storia bellissima, una storia di Scacchi. Ma dove questi sono forse una scusa per raccontarci il mondo interiore dell'uomo costretto, dell'uomo prigioniero. Ma anche il dolore dell'uomo libero che ritrova la sua prigionia in un qualcosa che la simboleggia: nel caso specifico del racconto, in una fortuita partita su un transatlantico con il campione del mondo di scacchi.

Zweig riesce ad immergerci in queste sottigliezze psicologiche in maniera sopraffina e non c'è di che stupirsene visto che aveva una bella amicizia con Sigmund Freud. Un romanzo meraviglioso che mi fa venire alla mente un altro grande viennese: quell' Arthur Schnitzler contemporaneo di Zweig, suo concittadino e sempre "amico" di Freud. In questo caso mettere la parola amico tra virgolette è dovuto, ma non vi racconto il perché nella speranza di destare la vostra curiosità e costringervi a tuffarvi nello splendore della Vienna di inizio secolo XIX, dove ci si poteva imbattere in Schnitzler, Zweig, Freud e addirittura lo Schumpeter. Poi ti domandi perché economisti come Joseph non ne nascano più. E' il contesto culturale che manca. E' il fermento.

La Novella degli scacchi è romanzo bellissimo nel quale mi sono imbattuto "studiando" quell'altra meraviglia di "La Variante di Luneburg" del friulano Paolo Maurensig. Un romanzo che narra più che la psicologia dell'uomo costretto, quella del giocatore degli scacchi. Psicologia che più in generale nel romanzo affresca i percorsi labirintici della mente di chi gioca con la vita alla ricerca di una vendetta che comunque mai gli ridarà indietro quanto perduto.

Due romanzi brevi, due veri gioielli della letteratura che secondo me andrebbero letti cronologicamente (come il destino non ha voluto nel mio caso): prima Zweig e poi Maurensig. A chi deciderà di farlo non posso che augurare una buona partita: nella scacchiera della propria anima.

Bibliografia

Stefan Zweig, Novella degli scacchi
Paolo Maurensig, La variante di Lüneburg