L'Impuro Folle
Ieri sera ho finito quest'opera straordinaria di Roberto Calasso. Un libro che è un affresco sulle regole dell'universo. La foto mi è uscita sfocata, e non l'ho rifatta. Perchè in fondo anche questo ha un senso: il libro è difficilissimo e per Iniziati e non ho la pretesa di raccontarvi cosa ne ho tratto perchè debbo ancora rifletterci (e chissà probabilmente dovrò rifletterci fino all'ultimo giorno della mia vita): il testo è per certi versi oscuro (sebbene scritto divinamente) e dunque la foto sfocata della copertina lo rappresenta al meglio.
In termini generali - dicevo - racconta dell'Ordine del Mondo per come l'autore lo vede, certamente un ordine gnostico. Racconta anche della Hybris di chi sfida gli dei e vuole sovvertirlo. Naturalmente racconta anche del terribile castigo che ne consegue. La Cosmogonia calassiana è una ben strana cosmogonia gnostica, dove c'è un Dio che è sostanzialmente un archivio di nomi, un Dio che non può e non deve venire in contatto con gli umani in vita (ma solo con il loro nome da morti). Sotto di lui due Dei (o se preferite un angelo e un demone): Armuzd, angelo dell'Ordine e Ariman (vi ricordate la poesia incompiuta di Leopardi "ad Arimane"?) demone del Caos in costante lotta tra loro. Un'opera che alla fine svela una grande verità, l'importanza dell'equilibrio tra Ordine e Caos, forse proprio qui sta l'Ordine del Dio superiore.
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Vi lascio questa grande verità finale che ho tratto: <<gli dèi siedono sempre su altri dèi e ciò in cui siedono sono cadaveri, e molta della loro forza viene proprio da questi sedili di pelle scorticata>>. Ma mai, dimenticare la sorte amara dell'oscuro protagonista, il Presidente Flechsig. dio seduto sugli dei a loro volta seduti sui suoi sfortunati pazienti.
Non è una recensione questa, e del resto come potrebbe essere tale? Ma spero che a qualcuno verrà voglia di leggere quest'opera meravigliosa e misteriosissima di appena centoventitre densissime pagine.
Roberto Calasso, L'impuro folle, Adelphi