I bari del Caravaggio

in #ita6 years ago (edited)

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L'immagine è tratta da wikimedia commons ed è liberamente utilizzabile

"La scena di Apocalypse Now, quando Brando-Kurtz emerge dalle tenebre, l’ho girata pensando a Caravaggio, rimandando il più possibile lo svelamento del volto."

Vittorio Storaro

In questi giorni nei quali impazzano le indiscrezioni politiche a causa delle trattative tra i partiti per la formazione del nuovo governo è assurto a protagonista delle cronache un capolavoro immortale della pittura italiana. Mi riferisco ai bari del Caravaggio; una delle maggiori e più belle opere del pittore lombardo.
La causa di questa attenzione delle cronache è dovuta ad un simpatico murale apparso a Roma dove i tre protagonisti principali della politica italiana (Berlusconi, Di Maio e Salvini) fanno le veci dei protagonisti di quest'opera del Caravaggio che è una delle più significative per tutta una serie di ragioni che meritano di essere indagate.

Innanzitutto va detto che il quadro è esposto negli USA al Kimbell Art Museum di Fort Worth che lo acquistò nel 1987 da un collezionista privato. Esso rappresenta una scena di vita quotidina che probabilmente avremmo potuto vedere facilmente nella Roma cinquecentesca. Tre uomini che giocano a carte dove due dei quali - chiaramente in combutta tra loro - tentano di truffare il terzo malcapitato. Per l'epoca già questo soggetto è una vera e propria rivoluzione; quando la maggior parte degli artisti era impegnata a rappresentare scene tratte dal Mito greco o romano o potenti dell'epoca in posa o, ancora, temi religiosi, Caravaggio si immergeva nella realtà del tempo e la rappresentava.
Anche la composizione dell'Opera è rivoluzionaria, i tre soggetti sono rappresentati a tre quarti e non per intero, e soprattutto non sono di fronte a chi osserva ma sono posti in circolo tra loro. Dunque una scena assolutamente naturale che dà anche un senso di dinamismo che aiuta l'osservatore a vivere la scena come se si svolgesse di fronte a lui.

Nel suo realismo, il Caravaggio, non si limita però a dare una visione naturale e per certi versi neutra della vicenda rappresentata. Dà infatti anche un'interpretazione - secondo me - psicologica e sociale di ciò che dipinge e forse lancia anche un ammonimento a chi osserva.

Se guardiamo con attenzione i due bari (che sono posti rispettivamente al centro e alla destra dal punto di vista dell'osservatore) sono vestiti con degli abiti sgargianti quasi volessero far vedere una condizione economica e sociale di agiatezza. In realtà però il Caravaggio ci dice che si tratta di millanteria, probabilmente per attrarre gli sprovveduti; infatti il baro al centro della composizione ha il guanto bucato mentre quello che sta sulla destra ha le piume del cappello lise e mal ridotte. Dunque sono due persone che non navigano certamente nell'oro. Al contrario la loro vittima porta un abito non appariscente ma nuovo e pulito. Segno di una persona che non ha impellenti necessità economiche e che, soprattutto, non tenta di millantare una posizione sociale che non gli appartiene. Insomma, sembra quasi che il Caravaggio voglia dire all'osservatore di stare attento alle apperenze perchè dietro queste può sempre nascondersi l'inganno.

Anche la postura dei personaggi scelta dall'artista sembra essere rivelatrice. Mentre la vittima è concentrata sulle proprie carte e su se stesso i due bari hanno un atteggiamento dinamico. Quello a destra - che Caravaggio ci fa vedere mentre porta la mano destra sulle sue spalle nel tentativo di prendere una carta - ha il corpo riverso verso verso la vittima. Il baro al centro è rappresentato con il corpo sempre rivolto verso la vittima e mentre - allo stesso tempo - tenta di vedere le sue carte per suggerirle al complice. Sembra quasi che i due malfattori siano rappresentati come due faine pronte ad azzannare la preda. E' dunque davvero stupefacente la capacità del Caravaggio di riuscire a svelare anche la condizione psicologica e sociale dei tre protagonisti.

Non solo, con degli elementi - come dire - di rifinitura l'Artista riesce anche a darci altre indicazioni. Innanzitutto, la luce del Sole filtra dalla sinistra verso destra (dal punto di vista di chi osserva il quadro) perchè il viso dei personaggi è illuminato, sia perchè la luce riflette sul muro nella parte destra. Inoltre, se si osserva il tavolo, si nota la presenza di una Tavola Reale; possiamo dunque intuire che i tre protagonisti si trovino in un luogo adibito al gioco, una specie di bisca dell'epoca e non in un luogo dove estemporaneamente si svolge la partita.

Come si può capire siamo di fronte ad un capolavoro assoluto ed inarrivabile sia per il realismo del soggetto sia per l'impostazione del quadro che ci dà anche importanti indicazioni di ordine sociale e addirittura di ordine psicologico.

Su quello che invece ci ha voluto comunicare il simpatico autore del murale romano preferisco non indagare. Lascio a chi è interessato l'impellenza di trarre le conclusioni che crede.

Bibliografia

Martina Patrizi, Caravaggio docet: quando tirare fuori l’asso dalla manica non è una metafora
Dario Mastromattei, I bari di Michelangelo Merisi da Caravaggio: analisi completa del quadro

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Embè Caravaggio... Ogni centimetro quadro può raccontare una storia. Artista che si distingue fra gli artisti di tutti i tempi. Ottimo post!
Un saluto, nicola

Mi piace il tuo stile di esposizione. Spero "racconterai" altre opere.

Grazie @steemotion....sicuramente ne "racconterò" altre....

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