Ghi occhi sbarrati di Stanley Kubrick

in #ita7 years ago (edited)

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Sa qual è il vero fascino del matrimonio? È che rende l'inganno una necessità per le due parti.

Stanley Kubrick, Eyes wide shut

Senza dubbio Eyes Wide Shut, l'ultima opera di Stanley Kubrick, può essere considerato come uno dei film più misteriosi, allusivi, magmatici della storia del cinema. Indaga infatti nel profondo le infinite sfaccettature del rapporto di coppia e delle pulsioni dei due componenti in perenne ed incerto equilibrio tra voglia di libertà ed obblighi personali e familiari. Un film che trae spunto dalla bellissima novella Doppio Sogno di Arthur Schnitzler che non a caso oltre ad essere un drammaturgo ed uno scrittore sublime era anche un medico psichiatra. Professione che influenzò profondamente la sua poetica tanto che lo stesso Freud rimase così colpito dalle sue novelle che fu spinto a considerare Schnitzler il suo doppio e a chiedergli un incontro che peraltro lo scrittore-psichiatra rifiutò rispondendo che era meglio che i due doppi non si incontrino mai di persona perchè - la leggenda narra - che uno dei due sarebbe morto a breve.
Le opere del medico-scrittore viennese ebbero un grande successo di pubblico e di critica grazie all'intuizione di utilizzare il monologo interiore come mezzo di narrazione: una tecnica che senz'altro facilita l'indagine e la rappresentazione minuziosa dei sentimenti e delle pulsioni dei personaggi. Monologo interiore. come si può capire, impossibili da trasformare in immagini. Impossibili per quasi tutti, ma non certamente per Stanley Kubrick che con una serie di intuizioni geniali nella messa in scena e grazie all'utilizzo di elementi simbolici, che non possono non colpirci, riesce in questa impresa realizzando il suo splendido ultimo film.

Il Film racconta la crisi coniugale tra Bill, medico newyorkese di successo, e sua moglie Alice sfociata in una lite coniugale nella quale la donna confessa che già l'anno precedente aveva pensato di lasciarlo, invaghita da un Ufficiale di Marina. Una rivelazione che sconvolge profondamente Bill e che lo porterà a vagare nella notte newyorkese (o forse nella sua anima?) incontrando prima una prostituta con la quale non ha alcun rapporto sessuale e poi un suo vecchio compagno d'Università che sbarca il lunario suonando in un night club non essendo riuscito a concludere gli studi. Il vecchio amico lo invita ad introdursi in una villa nella quale si svolge uno strano rito esoterico che sfocia in un'orgia. Irresponsabilmente Bill accetta e si introduce nella villa, senza invito ma provvisto del costume da carnevale necessario per partecipare. Sfortunatamente viene scoperto dagli organizzatori rischiando la propria vita.

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Il Film è girato sul filo dell'allusione, appunto, come un doppio sogno o un sogno ad occhi aperti dove lo spettatore è costretto ad interrogarsi sul rapporto di coppia ma anche su se stessi e sui rapporti interpersonali, dove tutti recitano una parte socialmente prestabilita. Senza voler svelare la trama un altro tema è senz'altro quello dell'agnello sacrificale: il fenomeno sociale per il quale una persona paga per gli errori di tutti, e nello specifico per quelli di Bill.

Molto bella e controversa la scena del rito esoterico e della successiva orgia: parte della critica vede in queste scene un rimando a riti massonici o paramassonici mentre altri vedono un rimando ai riti dionisiaci dove le donne partecipanti assumono le vesti di Baccanti mentre gli uomini quello di Satiri. Si tratta della scena chiave di tutto il film giocata sull'equivoco, sul dubbio e sul mistero: a quell'orgia ha partecipato anche Alice la giovane moglie del temerario medico? Un dubbio che Kubrick lascia l'incombenza di risolvere allo stesso spettatore.

Un film davvero ad interpretazione aperta. Ma attenti a quella che sceglierete perchè essa sarà la proiezione di voi stessi e potreste rimanerne particolarmente stupiti.

Bibliografia

Stuart Y. McDougal, Eyes wide shut, the dream-odissey of Stanley Kubrick
Giuseppe Fornari, Sacrificio ad occhi sbarrati
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Il Film è girato sul filo dell'allusione, appunto, come un doppio sogno o un sogno ad occhi aperti dove lo spettatore è costretto ad interrogarsi sul rapporto di coppia ma anche su se stessi e sui rapporti interpersonali, dove tutti recitano una parte socialmente prestabilita.

Questo è l'aspetto che mi è piaciuto di più, un guardarsi allo specchio (il doppio appunto)... col rischio di trovarsi di fronte la verità su se stessi... un grande kubrick, come sempre...

...mi ricorda una battuta dell'opera teatrale di eduardo de filippo (Il sindaco del rione Sanità) dove eduardo chiama lo specchio 'o scustumatu (lo scostumato), l'unico che ti dice la verità in faccia.

Grazie del bellissimo intervento. @anedo

Ho visto una volta questo film, molto particolare ed enigmatico, che lascia effettivamente allo spettatore diversi dubbi, con la possibilità, come giustamente hai detto tu, di poter essere interpretato in diversi modi.
Complimenti per il tuo post ben strutturato e realizzato

Ennesima menzione nel postIT meritatissima.
Eh che film che sei andato a pescare...che autore!

Adoro Kubrick...e ovviamente anche questo film

Ho amato questo film, ma ha mosso qualcosa di inquietante in me e quella notte ricordo di non aver potuto dormire...

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