Fine della Globalizzazione: una lettura strategica e militare

in #ita6 years ago

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L'immagine è tratta da Pixabay ed è liberamente utilizzabile

"Chi controlla la World-Island comanda il mondo"
Halford John Mackinder

La prima globalizzazione fu quella imposta dall'Impero Britannico ed era perfettamente coincidente nella strategia a quella attuale: Sterlina moneta di conto del commercio internazionale sommata alla potenza militare dell'Impero Britannico. L'assunto di base della globalizzazione, nell'ottica della nazione egemone che l'aveva imposta, era la seguente: il controllo assoluto dal punto di vista militare delle rotte commerciali.
La regola aurea dell'Impero Britannico a tale proposito era il seguente: la marina britannica doveva avere una nave in più della somma delle nazioni che disponevano della seconda e della terza marina ed era comunque compito della diplomazia britannica evitare a tutti i costi che si creasse un'alleanza tra le nazioni con la seconda e la terza marina militare.
Anche la globalizzazione americana si fonda su un non detto: il controllo assoluto deli mari e dunque delle rotte commerciali da parte della Us'Navy.
Ora questa egemonia - apparentemente - a tutt'oggi incontrastata è messa in discussione da due eventi:

  1. La Cina implementa la Via della Seta ovvero un corridoio oriente-occidente in grado di far passare le merci via terra e dunque fuori dal controllo militare americano;
  2. La Russia ha implementato e messo in linea un missile ipersonico, il Kinzhal in grado di arrivare sull'obbiettivo a 10 mach di velocità e dunque non intercettabile da nessuno scudo antimissile attualmente esistente.

Questo nuovo sistema d'arma pone in discussione la supremazia militare della ciclopica marina USA: composta addirittura da 12 BSG (Battle Strike Group) ognuno dei quali dotato di una superportaerei in grado di trasportare 100 aerei da combattimento ciascuna.

Non troppo a caso secondo me gli USA decidono di rimpatriare tutte le produzioni strategiche e dall'anno prossimo saranno indipendenti energeticamente. Non è un caso secondo me. La globalizzazione si fonda sull'assoluto dominio delle rotte commerciali da parte della nazione che l'ha imposta. Nessuno rischierebbe di tener fuori le produzioni se non ha la certezza assoluta di dominare le rotte commerciali.

Fonte

Diego Angelo Bertozzi, La Belt and road initiative. La nuova via della seta e la Cina globale, (Imprimatur)

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Interessante lettura, troppo spesso sottovalutata. Gli USA non sono più la superpotenza incontrastata di un tempo, a proclami sono ancora i padroni del Mondo, ma nei fatti la loro potenza economica è superata dalla Cina e quella militare, stando a quanto affermi, se non superata almeno eguagliata dalla Russia.

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