Di topi vivi e altre strane creature

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"Le fedi sono state sostituite, nelle società moderne, da opinioni, credenze, pregiudizi, intorno a cui le divergenze sono accanite quanto una volta le lotte di religione."

Corrado Alvaro

Ha procurato quasi un incidente diplomatico internazionale l'affermazione del Governatore della Regione Veneto Zaia secondo cui l'epidemia di coronavirus sarebbe attribuibile alla scarsa igiene personale dei cinesi e alle loro abitudini alimentari che prevederebbero anche piatti a base di topi vivi. Certamente l'affermazione incriminata di Zaia non è sbagliata; il piatto dei topolini "dei tre squittii" è tipico della tradizione cantonese (e dunque del Sud della Cina) e anche se è stata comunque vietato dalla Legge non si può escludere che il consumo avvenga ancora in ristretti ambiti locali. In generale conunque la tradizione dei piatti a base di animali vivi è abbastanza tipica dell'Asia anche se in via di superamento grazie alle norme igieniche imposte dagli stati.

Il lato buffo della situazione dal quale può essere tratta - se vogliamo - una morale è che se si va a scorrere all'indietro la bacheca facebook dello stesso Zaia ci si imbatte in un suo vecchio post nel quale racconta che anche nella veneta Belluno avevano una certa di mestichezza con piatti a base di topi. Se noi ci dimentichiamo di ciò che diciamo e scriviamo sui social network questi tengono invece una memoria eterna delle nostre parole. Un po' di prudenza non farebbe male a Zaia (e penso a nessuno di noi).

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Invece trovo inaccettabile che presunti intellettuali difendano Zaia a spada tratta non tenendo conto che il popolo cinese non esiste. Esiste la Cina come stato-nazione che è composta da ben 56 etnie riconosciute ufficialmente dallo stato, con ben distinte religioni, lingue, culture e tradizioni anche gastronomiche. Che una di queste culture abbia trai suoi piatti tradizionali anche quello di mangiare topini vivi intinti in qualche salsa (come ho rilevato da alcune immagini) è del tutto irrilevante nell'immensità di uno stato che ha 1,4 miliardi di abitanti. E soprattutto indispone che nessuno si informi su quelle che sono le leggi del paese e che ovviamente recepiscono i più alti standard in materia di sicurezza alimentare e che dunque vietano queste pratiche tradizionali che affondano nella notte dei tempi.

Più in generale non possiamo non notare stiamo che dall'epoca della Colonna Infame non è cambiato assolutamente nulla. E' un tratto distintivo dell'Umanità quello di voler a tutti i costi trovare un colpevole (sia essa una singola persona, o un intero popolo) al quale attribuire un malanno, una pestilenza, una carestia o la sconfitta in una guerra. Causa della sconfitta nella prima guerra mondiale per i tedeschi furono gli ebrei, causa del propagarsi dell'epidemia di coronavirus sono i cinesi per la loro scarsa igiene e per le cattive abitudini alimentari. Per gli europei invece causa del propagarsi dell'epidemia in Europa sono gli italiani probabilmente colpevoli solo di averlo cercato il virus anzichè fatto finta di nulla come altri più furbi di loro. Invece la causa della crisi sistemica economica dovuta al congelamento dell'attività economica invece sarà quasi sicuramente l'Italia mica le politiche scriteriate che hanno distrutto in tutto il mondo i sistemi di welfare compresi quelli sanitari e che hanno costruito assurde Global Chain Value e Supply Chain fragilissime alla ricerca del massimo profitto a discapito della ridondanza e della resilienza. Ma presto o tardi verrà una Maria Teresa d'Austria ad abbattere le colonne infami dei nostri pregiudizi.