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RE: Che mondo sarebbe senza SteemPostItalia?
Grazie per l'apprezzamento.
Ognuno vive il network come vuole, abbiamo due punti di vista differenti e a me va bene così.
La mia strada la conosco e l'ho tracciata anche grazie all'aiuto di chi l'aveva percorsa prima di me. E non mi vergogno di dirlo, perché dovrei? Credo sia una questione di onestà intellettuale.
Ma pastori non ne ho, non ti permetto allusioni del genere. Sono indipendente, tranquillo e libero. Semplicemente, sto bene dove sto. E ho un sacco di amici che seguo, voto, con cui mi scambio idee e considerazioni.
Forse faresti meglio a giudicare te stesso, le tue azioni e la tua coerenza (non pervenuta), prima di guardare cosa fanno gli altri, deridendo e offendendo gratuitamente.
Sai perché in molti preferiscono la matematica alle lettere? Perché i numeri non si prestano alle opinioni, mentre le parole sì. Il sentirti giudicato, offeso o quel che preferisci, fa parte del tuo modo di percepire il mio messaggio, che sicuramente esprime una visione diversa dalla tua ma non per questo vuole essere un insulto.
Potrei spendere due parole sulla pastorale cristiana a cui ho fatto riferimento, dato che è un tema a me caro dai tempi dell'università, ma la scelta di non fare l'insegnante l'ho presa da tempo. E poi sarebbero probabilmente parole gettate al vento.
Dovresti essere contento che il tuo post susciti interazione, il vero obiettivo di un social network, invece di ringhiare contro la prima opinione che si discosta dal tuo credo. Fortunatamente la natura del social non prevede che debba chiederti il permesso per esprimere il mio parere, quello accade a scuola quando si alza la mano mentre parla il professore.
Aggiungerei che anche il Duce, ai suoi tempi, trovava tanto consenso. Non per questo viene ricordato come un buon governante. Ti chiederei lumi sulla mia coerenza non pervenuta, ma vorrei evitare di trovarmi un papiro trabordante di qualunquismo. Infine, ti ricordo che hai espresso un giudizio più netto usando l'espressione "detto da questo qua", che il sottoscritto in sei paragrafi di commento. Buona proseguimento ;)
Papiri non ne faccio, quello che dovevo dirti te l'ho già detto.
In una risposta che non è rabbiosa, ma perentoria sì, perché il concetto andava sottolineato con forza.
Sei tu che non hai compreso toni e contenuti del messaggio e, se devo essere sincero, la cosa non mi sorprende affatto.
Senti, mi dispiace a livello umano che ti sia sentito offeso. Ma non siamo in una chat privata, siamo su un social dove quello che affermi pubblicamente diventa espressione di qualcosa che non si limita solo a una questione di gusto personale, del tipo a me piace il gelato alla fragola e a me no. Quando esprimi un'opinione netta su un qualcosa che riguarda una visione etica ricercando del consenso (sì, perche se ti fosse piaciuto solo scrivere lo avresti fatto su un diario, e' questa la differenza tra uscire in pubblico e non) specie su temi abbastanza caldi ultimamente, devi aspettarti delle reazioni tarate sulla stessa lunghezza d'onda. Steemit non e' un giochino e se lo e' per te mi auguro sia cosciente che per tanti altri non e' così. E questi altri convivono nel tuo stesso ecosistema e ci devi fare I conti. Spero che capisca il senso del mio messaggio, a me non piace attaccare a caso le persone, specie quelle che non conosco. Attacco invece le azioni, le opinioni e gli intenti, laddove penso non vi sia punto di contatto coi miei, ma sempre con la speranza di fare un passo avanti.
Tranquillo, quando la si pensa diversamente, in qualche modo bisognerà pur esprimerlo.
Poi quello che si legge tra le righe può anche essere opinabile, ma se la tua intenzione non era quella di offendere, accolgo la rettifica (se così possiamo chiamarla).
Steemit per me non è un giochino, è un mondo in cui sto mettendo molta passione ed impegno e penso che alcuni amici come Carlo @miti potranno confermarlo.
Ti assicuro che non sono un uccellino che aspetta la mamma nel nido con il becco aperto.
Sono attivo, seguo, scrivo, commento, discuto, ho idee, le metto in pratica...
Ma mi sembra il minimo, perché altrimenti, come hai giustamente detto tu, avrei scritto un diario e sarei andato a rileggermelo ogni tanto per diletto.