Qualidà!

Ragazzi, ho fatto la foto della vita.

Lo so che non ci sarebbe bisogno di scrivere altro e che potrei anche chiudere qui il post.

Ma siamo su Steemit e inoltre faccio parte di @steempostitalia, quindi non si può fare.

Nella nostra comunità, non va bene mettere solo una foto con due righe sotto e buonanotte.

Nella nostra comunità, gli unici contenuti accettati, gli unici possibili, sono i contenuti di qualità.

Eccola che ritorna ancora questa parola, così inflazionata e discussa nelle ultime settimane. Pensavate di esservene liberati, ma c’è poco da fare, di fronte a cotanta mirabolante magnificenza, non ho potuto fare altro che tirarla in ballo.

Vi racconto come ho avuto la folgorazione.

Ero in pausa pranzo in un centro commerciale, in attesa di alcuni colleghi e così, per ingannare il tempo, entro in questa libreria.

Dò uno sguardo in giro, ci sono poche persone, mi intrattengo un po’.

All’improvviso, la mia attenzione viene catturata da una parete, sulla quale è affisso un cartello. Questo.

“Che bella iniziativa!”, penso e così mi avvicino incuriosito per leggere qualcuno di questi post-it attaccati sotto i libri.

Ce n'erano vari...alcuni li ho trovati carini, altri spiritosi, altri ancora molto tecnici nella valutazione.
Ero sinceramente soddisfatto.

Poi, proprio mentre avevo smesso di pensare a come sarebbe stato il nuovo Podium, mi imbatto in questa stupenda, conturbante poesia.

Sarà stata la vita a volermi mandare un messaggio?
Un’entità sovrannaturale a guidarmi fin lì?
Avevo la luce negli occhi e ancora ce l’ho.

Qualcuno di voi starà pensando: “Esagerato...ma che sarà mai? In fondo, Rosa ha sbagliato solamente una lettera, può capitare a tutti di sbagliare, no?”

Ma io allora vi chiedo: perché?

Voi pensate sia un caso?

C’è veramente qualcuno di voi che ritiene che quell’errore grossolano e ingenuo, che sottende una non-conoscenza profonda, atavica direi, della lingua italiana e il fatto che sia stato commesso da una lettrice di un libro di Federico Moccia, non siano due eventi correlati?
Per lo più, mentre scrive un giudizio su un libro di Federico Moccia!
Scusate, ma per me è come il Big Bang, l’apoteosi di tutte le prove provate.

Avete letto cosa c’è scritto sulla stringa?

DOPO 10 MILIONI DI COPIE VENDUTE NEL MONDO, tornano Babi, Step e Gin

Quindi sta roba ha consenso, piace.

E per questo viene premiata, dalle vendite, dalla pubblicità...e molto spesso da dei semi-analfabeti che giudicano cosa è meglio di qualcos’altro, senza nemmeno conoscere i più basilari principi della loro lingua.

Seguite il mio ragionamento, fatevi una domanda, rapportatevi un attimo a noi: secondo voi è giusto?

Vi sentite al sicuro o c’è pericolo di crollo?

Io non mi sento per niente tranquillo e, per questo, ho deciso che i miei due cent su Podium me li spenderò adesso.

L’ho detto già tante volte e lo ripeto: se sono in questa comunità e ho accettato di farne parte, allora ho pienamente fiducia in coloro i quali ricoprono un determinato ruolo.

Altrimenti, se pensassi che qualcosa o qualcuno non mi sta più bene, me ne andrei e basta.

Senza drammi, senza polemiche, solo con la certezza che ci abbiamo provato a stare insieme ma siamo troppo diversi, non può funzionare. Punto e basta.

Non c’è un contratto, non siamo mica obbligati a rimanere e a farci piacere tutto, siamo liberi di fare le nostre scelte.

Ma quando si è in un gruppo e si vuole che quel gruppo cresca, il collettivo viene prima di tutto e il bene comune pure.
Quindi, se si accetta di farne parte, si rispettano i membri e le decisioni di tutto il gruppo.

Dico questo perché ho paura.
Vedendo quell’immagine, l’ho interpretata come una premonizione.
Lo dico perché non voglio il ritorno di Babi e Step e manco mi ricordo come si chiama quell’altra.

Non voglio il televoto, che poi vincono quelli di Amici. Non ce lo meritiamo!

Diciamoci la verità, non tutti siamo in grado di giudicare, io in primis, probabilmente.
Se ci sono delle persone che hanno i titoli per farlo, che hanno dimostrato di saperlo fare egregiamente, continuiamo a farglielo fare.

Perché, mi dispiace, ma io non urlerò mai Viva la merda!

Continuerò a lottare, a resistere, a combattere, perché tutti quanti un giorno possiamo urlare insieme VIVA LA QUALITÀ!!!

Anzi, la qualidà.

GM